Boom?

Negli ultimi tempi il connubio tra politico e indagato è tornato di moda. L’impegno profuso dai nostri rappresentanti nel compiere atti illeciti è davvero notevole, non si può dire lo stesso sulla varietà dei reati ipotizzati che a quanto pare sono sempre gli stessi (tangentopoli docet).

È incredibile constatare la monotonia espressa nelle carte dei PM, le modalità sono sempre le solite: Tizio(politico) fa un favore a Caio (imprenditore) che a sua volta ricambia il favore. Una piacevole eccezione, si fa per dire, ci è offerta dal caso Lusi: ex tesoriere della Margherita, indagato per aver fatto sparire 13 milioni appartenenti alla fondazione del suddetto partito. In termini giuridici parliamo di “appropriazione indebita”. Ma le sorprese non finiscono qui.

Qualche giorno fa, infatti, si è scoperto che questi soldi sono stati in parte utilizzati per finanziare il nuovo partito di Rutelli, esattamente 865 mila euro versati alla fondazione dell’attuale leader dell’API. Le ultime dichiarazioni di Lusi non fanno presagire una conclusione rapida della vicenda, infatti ha minacciato i partiti dicendo:“Se parlo salta tutto il centrosinistra”.

Se però il centrosinistra non ride e non gode di ottima salute, anche il centrodestra non se la passa meglio. Basta sfogliare i quotidiani di stamattina per scoprire l’ennesimo indagato del Pirellone. Questa volta il cognome suona familiare. L’indagato è Romano La Russa, fratello dell’ex ministro della difesa “made in Pdl” e assessore formigoniano alla Protezione Civile. L’accusa è di finanziamento illecito ai partiti, il classico sistema di favori in cambio di favori. Secondo i PM Romano La Russa avrebbe favorito l’azienda edile Aler in una delle gare per gli appalti pubblici; in cambio avrebbe ricevuto 10mila euro per finanziare la propria campagna elettorale. Contando che gli indagati aumentano giorno dopo giorno, possiamo aspettarci nuovi sviluppi già da domani!

Aveva proprio ragione Prezzolini quando diceva: “Gli uomini politici italiani, in generale, sono mediocri”.

MATTEO ROSELLI

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