Chiamami col tuo nome: un film che tutti i genitori dovrebbero vedere

Quattro candidature agli Oscar 2018 e una storia d’amore da brivido. Chiamami col tuo nome è l’ultimo film di Luca Guadagnino, tratto dall’omonimo romanzo. Prodotto negli Stati Uniti e ambientato in Italia, quell’Italia che oggi non è stata in grado di mantenere nei propri confini proprio il regista palermitano.

Due ragazzi che scoprono la propria omosessualità

La storia tra due ragazzi che scoprono, con differenti percorsi, la propria omosessualità. Il tutto nello splendido contesto di Crema, tra paesaggi e vicoli fermi ad un 1983 nel quale i riferimenti politici alla situazione italiana sono evidenti. Guadagnino parte da uno spaccato storico dove il pentapartito guidato da Craxi ci riporta ad un’epoca distante, ma non totalmente. La scena in cui si intravede un giovane Beppe Grillo comico, non è casuale e ci riporta al presente. Tra le radioline dell’epoca che trasmettevano miti del tempo, come Loredana Berté e Franco Battiato.

Chiamami col tuo Nome

Da un altro contesto, quello statunitense, invece arriva Oliver (Armie Hammer), un giovane dottorando in visita nella casa di vacanze estive della famiglia del suo professore. E con il trascorrere della pellicola Oliver ci mostra la storia di tanti: un’omosessualità di cui è conscio, la difficoltà di viverla in un mondo ostile, tanto negli anni ’80 quanto oggi. Un uomo costruito in parte. Forte, bello, colto, ma travolto dal mondo che lo circonda. Vive una storia con Elio (Timothée Chalamet), il giovane ragazzo figlio della famiglia che lo ospita.

Elio è alla prima esperienza con un ragazzo, ma è forse proprio la sua non consapevolezza dell’esterno che dona forza proprio ad Oliver. Elio è ancora immaturo, non sa quanto la società può rovinare un sentimento come l’amore. Ma è proprio attraverso Oliver che cresce, prende consapevolezza di sè. Capisce che l’amore può essere indirizzato anche verso un uomo.

Oliver ed Elio. Uno scambio continuo. Decidono di chiamarsi ognuno col nome dell’altro. E vivere un amore segreto. Fatto di baci nascosti tra quattro mura. Un addio alla stazione con un abbraccio che sa di bacio impossibile e una camicia lasciata come dono.

In tutto questo è centrale la figura del padre di Elio. Capisce e supporta il figlio, lo anticipa nel coming out. Si rende conto della sofferenza ed è vicino al figlio. Il padre di Elio è la figura chiave nel film. Lo solleva da quel processo che tanti ragazzi gay vivono: la difficoltà di accettazione in famiglia.

Un film per famiglie

Un film che tutti i genitori dovrebbero vedere. Genitori spesso senza figure di riferimento, lasciati soli ad un’educazione affettiva che non prende mai in considerazione che i nostri figli potrebbero innamorarsi di un ragazzo. E il padre di Elio diventa invece tutto quello che i genitori dovrebbero essere. Un aiuto ai propri figli, e non un ulteriore elemento di instabilità per un diciassettenne che, già stravolto dalla perdita di un amore, avrebbe potuto affrontare contemporaneamente un dramma familiare.

chiamami col tuo nome scenaGuadagnino afferma che Chiamami col tuo Nome è un film per le famiglie. Ed è vero. Perché dalle famiglie bisogna partire per amare i propri figli. E’ più difficile non comprendere la scelta di definirlo un film “non gay”. Essere un film per famiglie, non significa escludere che la tematica dell’omosessualità sia centrale in questo film, che ricorda il duro percorso di accettazione dei due protagonisti di Brokeback Mountain.

Capita che alcuni registi riescano a produrre il proprio “Mosé di Michelangelo. Non tutti i registi ci riescono, e probabilmente è impossibile programmare la realizzazione di un film che può andare oltre le aspettative, rasentando la perfezione descrittiva della realtà. Un’opera che è qualcosa di più.

Chiamami col tuo Nome va oltre. Un film che può essere indossato e rivissuto. Un ottimo prodotto cinematografico che ha già travolto gli errori di comunicazione della casa distributrice, che, ad esempio, in America, aveva incentrato la pubblicità del film su un’immagine con Elio e Marzia, ragazzetta protagonista di un acerbo amore adolescenziale. Chiamami col tuo Nome è la storia di tanti ragazzi omosessuali che vivono i primi amori, si schiantano contro un muro, e si ritrovano soli. Ma anche la storia di tanti amori vissuti celatamente. Con baci rubati all’oscurità e ai vicoli notturni.

Chiamami col tuo nome è al cinema dal 25 gennaio con Warner Bros

 

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Francesco Angeli

Originario di Campobasso, vive attualmente a Roma. Politologo, specializzato in Unione Europea, è cronista di Wild Italy sin dalla sua fondazione e da ottobre 2014 passa alla sezione blogger. Presidente Arcigay Roma. BLOGGER DI WILD ITALY

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