Comunali Napoli: intervista a Roberto Fico, candidato sindaco per il MoVimento 5 stelle
Cominciamo questa nuova competizione elettorale, intervistando per voi Roberto Fico, candidato sindaco di Napoli per il MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo.
Roberto, quasi quarantenne, ha già tentato di candidarsi alle elezioni regionali, raccogliendo poco più dell’1% avendo comunque un ottimo programma sotto tutti i punti di vista. Laureato in Scienze della comunicazione (comunicazione di massa) nel 2001, attualmente – oltre che all’attivismo politico – si dedica all’import di tessuti di alta qualità dal Marocco.
L’intervista:
GLI ALTRI CANDIDATI SINDACI, INTERVISTATI PER VOI:
Raffaele Di Monda, Pin – Programma Innovazione Nazionale.
Caro Beppe Grillo,
non fare liste elettorali, almeno a Napoli.
Chiunque verrà eletto sindaco, avrà a che fare con i Laqualunque della città. Poveri uomini ricchi di schifezze, dentro e fuori i palazzi. Questa “politica” sarebbe capace di corrompere pure Gesù: lo costringerebbero a venire a patti con i mercanti del Tempio e pure con la propria coscienza. E gli eventuali “eroismi” di eventuali consiglieri sarebbero solo scintille nella melma.
Però, ti chiedo: partecipa alle elezioni !
Fai una campagna elettorale mettendo a nudo quelli che non avreste voluto né nelle vostre liste, né come “colleghi” di poltrone. Mettetevi nei poveri panni degli elettori: si è visto che chiunque vinca, sono sempre loro che perdono. E fateli i tavoli e i tavolini. Fatevi vedere e sentire come società civile che si ribella a questa Dittatura dei Marpioni. E promettete di farlo anche dopo le elezioni – e dopo ancora.
Se il Sindaco sarà uno più per bene che per male, avrà un grande e continuo bisogno di voi e della Città per poter essere per il bene necessario e “vincere” davvero, finalmente.
Se “l’eletto dalle circostanze” sarà più per male che per bene, voi e quel che resta di questa città dovranno darsi molto da fare per evidenziare alle coscienze dormienti le varie “monnezze”, prima che invadano le strade e la gente – prima che ci si abitui a sopportarne la puzza e a non voler vedere le cause che pur stanno davanti agli occhi.
Tutto molto interessante, peccato che il Simbolo del Movimento sia di proprietà di un privato (Grillo), che in assenza di statuto, quindi di regole, lo usa come scettro di comando. Qualcuno non vale uno…
Giovanni potresti spiegarti meglio? È ovvio che il simbolo è registrato a un nome. Per una questione legale. Sul serio, spiega meglio quello che intendi….
Io sono stato tagliato dal governo Berlusconi. Ero docente con contratto a tempo determinato nella scuola pubblica. Per dieci anni ho lavorato nella scuola primaria e Dell’Infanzia, dal 30/06/2008 non lavoro piu’ e sono sposato e ho due figli. Per chi dovrei votare? Io e mia moglie non andremo a votare!