Creme solari, Cosmetica Italia: “Gli italiani ne consumano sempre meno”
Estate, voglia di sole e di mare. Voglia anche di proteggersi dai raggi solari ed evitare scottature. O forse no. Secondo Cosmetica Italia, associazione di imprese che operano nella cosmetica associata a Confindustria, nel 2018 la spesa degli italiani per le creme solari è calata rispetto agli anni precedenti.
I CONSUMI IN CALO
“Nel 2018 – scrive Cosmeticaitalia – il segmento dedicato alla cura del corpo è la seconda famiglia di consumo nelle abitudini degli italiani, coprendo il 16,3% sul totale delle vendite, per un valore pari a 1.378 milioni di euro, segnando una contrazione rispetto al 2017 di poco più di un punto percentuale. Tale variazione negativa, rispetto alla crescita registrata nel corso del 2017, si caratterizza all’interno delle varie sottocategorie di prodotto, prima fra tutte quella dei solari e pigmentanti, 360 milioni di euro, con una diminuzione del 3,1% nonostante la stagionalità sia stata favorevole”.
Nelle farmacie e nelle profumerie i dati sono ancora più negativi con, rispettivamente, un -3% e un -5,4% di vendite dei prodotti. Discorso leggermente diverso per altri canali come ipermercati e grandi magazzini, dove il calo è stato del 2,3%. In negativo anche le percentuali di consumi per i rimedi per la cellulite (-0,8% con 68 milioni di euro) e rassodanti, zone specifiche e anti-età corpo (-4,8% con 64,2 milioni di euro). “La grande distribuzione – si legge ancora nel report -, che concentra quasi il 58% dei consumi di questa categoria, registra una contrazione di oltre 3 punti percentuali”.
Creme solari: ricerca e innovazione
Nonostante uno scenario economico che non sembra tra i più rosei, la ricerca e l’innovazione quando si parla di creme solari risulta significativa. Gennaro Ottaviano, dalle colonne di Money.it, infatti scrive: “In Italia ogni anno vengono spesi più del 7% del fatturato in ricerca e innovazione. Ma il mercato non si ferma al nostro paese. In tutta Europa in cinque anni vi sono stati più di 5 mila brevetti presentati, con oltre 26 mila ricercatori, biologi, chimici, fisici, medici e tossicologi. I centri che vi lavorano sono più di 33 producendo ogni anno realtà innovative tendenti a creare prodotti che rispettino la naturale capacità della pelle di rigenerarsi”.
POSITIVI DEODORANTI E OLII PER CORPO
Unica nota positiva nel bilancio dei prodotti per il corpo è la crescita registrata solo per i deodoranti e gli olii per il corpo: +0,9%, per un valore complessivo delle vendite in Italia di 473,8 milioni di euro, e i secondi dell’1,6% per 31,3 milioni.
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