Del Potro e la vittoria di Indian Wells 2018: dall’inferno al paradiso per un nuovo inizio
Indian Wells ha riconsegnato al tennis un nuovo protagonista da aggiungere al tavolo dei grandi, quel Juan Martin Del Potro tornato a splendere in questo 2018, dopo un’infinità di problemi fisici che lo hanno attanagliato negli ultimi anni. La vittoria contro Federer nella bellissima e combattuta finale californiana potrebbe rappresentare un nuovo punto di svolta da cui ripartire per l’immediato futuro.

eurosport.com
DEL POTRO-CEMENTO, UN BINOMIO VINCENTE
L’inizio di stagione a Melbourne non era stato dei migliori, con la sconfitta contro Thomas Berdych ai sedicesimi di finale, eppure il “gigante buono” non ha mollato; i successivi tornei ci hanno riconsegnato un Del Potro al top della condizione fisica, e sul cemento, neanche a dirlo, prima di Acapulco e poi di Indian Wells, ha ottenuto due fantastiche vittorie che lo hanno proiettato nuovamente nella Top Ten della classifica ATP, per la precisione al 6°posto, non distante dal suo best ranking (4°).
Come un’araba fenice, l’argentino è stato in grado di risorgere dalle sue ceneri: proprio sulla sua superficie preferita, quel cemento che lo consacrò tra i grandi a soli 20 anni, con la vittoria a Flushing Meadows, Del Potro conquista all’alba dei 30 anni, il suo primo Master 1000 della carriera.
QUALI PROGRAMMI PER IL FUTURO?
Come detto in precedenza, all’alba dei 30 anni, Del Potro deve decidere cosa fare da grande: se puntare la classifica ATP e provare a mettere il mirino sul n°1, tra un Federer che si avvicina sempre più verso il nefasto giorno del ritiro, e gli altri Fab Three, in palese difficoltà fisica, Nadal e Murray, e tecnica, Djokovic, o mettere il circoletto rosso sui grandi eventi, e concentrarsi esclusivamente su quelli.
Gli infortuni patiti in passato, e un fisico comunque logorato, suggerirebbero di abbracciare la seconda ipotesi: d’altronde il gigante di Tandil sembra essere più incline a picchi di forma di breve durata, che per un’intera stagione.

Gli stessi numeri parlano per lui: ben nove vittorie nei confronti contro i numeri 1 del mondo ne fanno una mina vagante in ogni torneo, a patto che mantenga una freschezza fisica da permettergli di esprimere il suo miglior tennis.
A MIAMI PER IL BIS?
A questo punto, dopo il successo californiano, Del Potro si presenta in Florida con i galloni del favorito, insieme a Federer, per la vittoria finale. La superficie, il cemento, si sposa alla perfezione con la potenza sprigionata dal suo servizio e dal suo dritto, ed è da sempre garanzia di ottimi risultati.
Una clamorosa doppietta Indian Wells-Miami, riuscita a Federer lo scorso anno, sognando di bissare lo Us Open 2009, ripagherebbe Del Potro di tutta la sfortuna accumulata negli anni, per quello che è stato e sarebbe potuto diventare, senza i maledetti infortuni. “Juan Martin ha meritato, sono felice per lui, a volte va così”: lo stesso Federer ha addolcito i toni della sconfitta, consapevole che Delpo meritasse questa grande soddisfazione.
Per questo, il gigante di Tandil è diventato un po’ il tennista di tutti, a cui non ci si può non affezionare. Ne abbiamo sentito tutti la mancanza, ma adesso che è tornato, l’obiettivo è quello di puntare sempre più in alto, per riprendersi tutto il tempo perduto.
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