Alto tradimento?!?
Non parlerò di quei festini.
Delle colonne di ragazze col biglietto in mano come dal panificio davanti ai cancelli di Arcore o di Villa Certosa.
No.
Voglio parlare di monetine.
Monetine lanciate davanti all’Hotel Raphael ad un uomo che in quel momento rappresentava lo schifo di un paese.
Monetine che erano piene di rabbia e indignazione per una democrazia rubata e accantonata per far parte al malcostume entrato dentro anche gli articoli della costituzione.
Voglio parlare del silenzio di fronte a dichiarazioni pesanti come macigni, dichiarazioni che sembrano scritte su un pizzino, su un ordine…
“punire i magistrati”
…dichiarazioni che dovrebbero rimanere lontane dai confini del nostro paese quando invece ormai si sono impossessate di tutto.
Altri popoli non accetterebbero tutto ciò a prescindere dalla parte politica che si sostiene. Perchè è proprio questo ormai il punto da anni, troppi anni, lui contro il resto. Avvenimenti che dovrebbero far capire a chi vuol far e politica che frasi del genere mettono in pericolo davvero, e ricordo che il ventennio fascista non è così lontano, la libertà stessa anche di coloro che ancora sostengono il premier.
Dopo queste dichiarazioni non si torna più indietro.
Se si sostengono queste parole e si difendono si è fuori dalla legge e scrutando bene negli articoli del nostro ordinamento troviamo sicuramente norme che dovrebbero portare all’impeachment o all’accusa di alto tradimento di un presidente del consiglio che chiaramente non riconosce più la divisione dei poteri della nazione. I colpi di stato a volte possono assumere diverse forme, avere tempi lunghi come in questo caso, preparati, programmati (vedere alla voce P2) e messi in atto (vedere alla voce scesa in campo).
Quelle monetine… già… la maggiorparte cadute a terra, e subito dopo finite nelle tasche dell’alter ego di colui che qualche istante prima volevano colpire.
Forse ce n’è ancora qualcuna in volo… fiduciosa, forse.
“La paura segue il crimine, ed è la sua punizione.”
(Voltaire)
LUCA PUGLISI