E il settimo giorno Silvio creò l’Italia a sua immagine e somiglianza (purtroppo)

In principio era…….a dir la verità il principio è ancora un po’ oscuro, nessuno sa bene come sia cominciato tutto, a parte gli evangelisti Dell’Utri,  Gelli e Mangano.

Poi venne Lui e cominciò l’opera di creazione del suo mondo.

La Finanziaria Fininvest, l’origine di tutto…

Milano 2, la cittadella del futuro popolata oggi da famiglie che lo adorano nonostante siano sepolti dal cemento e dalle zanzare.

Cologno Monzese, sede del più grande centro di controllo di cervelli del suo futuro popolo italiano, dove hanno sede i suoi gioielli mediatici ( gli altri possedimenti televisivi si trovano invece a Roma).

L’impero Mediaset, la tana delle tigri della televisione italiana, dove si addestrano i tele rincoglionitori e i rivenditori di tette culi e materassi migliori del paese.

Il Milan più vincente della storia del calcio planetario, insieme all’episodio del miracolo della moltiplicazione dei trofei che ha permesso al Messia di autodichiararsi il condottiero della squadra più titolata del mondo..nonostante il record appartenga in realtà al Real Madrid.

L’acquisizione della più grande casa editrice italiana, La Mondadori, per la quale sono stati addirittura perseguitati e sacrificati sull’altare alcuni dei suoi più fidi discepoli (Previti).

La conquista, per ben quattro legislature del posto di primo Ministro dello Stato italiano, uno Stato con una tradizione storico culturale che tutto il mondo invidia(va)..

Come tutti i Messia che si rispettino, ha i suoi dodici apostoli: Fede, Belpietro, Feltri, Rossella, Minzolini, Bondi, Bonaiuti, Confalonieri, Vespa, Bossi, Capezzone e per finire Finiscariota, grazie ai quali, il settimo giorno, per completare la creazione, da uno sputo, Egli creò l’attuale cittadino italiano, un vero e proprio capolavoro generato a sua immagine e volontà (somiglianza fortunatamente..no..).

Un perfetto idiota lobotomizzato, che vive sperando un giorno di riuscire ad avere il suo momento di gloria, un cittadino che è convinto che il Messia sia un perseguitato, che sia sceso in politica per il bene del paese; un cittadino che si vanta con gli amici quando riesce in una conquista galante approfittando della propria posizione di potere o molto più semplicemente pagando….che si preoccupa più di cosa succede nei reality in tv di quanto ha sul conto in banca, che pur di ostentare un apparente benessere, sottoscrive maree di finanziamenti che non lo fanno dormire per il resto dell’esistenza, che crede che la furbizia, il compromesso, il fottere il prossimo e le amicizie importanti siano la base dell’onestà, che davanti a un culo sodo o a un paio di tette, si lascia persuadere su qualsiasi cosa; in pratica, il nuovo Messia, con la sua opera di plagio, ha trasformato un paese popolato da poeti santi e navigatori, in un paese di papponi puttanieri ladri e inetti. La prova inconfutabile di tale idiozia nazionale sta nel fatto che, nonostante lo stato di sfacelo nel quale ci ritroviamo a vivere grazie soprattutto all’attuale classe dirigente da lui capitanata, nonostante un grado di informazione un po’ più elevato grazie alla rete e ai numerosi movimenti giovanili, se domattina si andasse a votare, il Messia vincerebbe di nuovo le elezioni senza alcun dubbio.

Attualmente il Messia è assorto nella sua ultima opera della creazione (ultima..fino alla successiva, non poniamo limiti alla provvidenza..divina) e cioè convincere l’italico, impegnato attualmente a tempo pieno nella campagna sud africana, che siamo tutti sotto stretto controllo di qualche entità di rosso vestita e senza alcuna possibilità di privacy, tutti sorvegliati dal buco della serratura o dall’orecchio indiscreto di cattivi spioni; come se il problema principale dei cittadini che non arrivano a fine mese, sia qualcuno che ascolta le proprie telefonate….vorrei sapere quanto pesano le intercettazioni telefoniche nella vita degli operai della Fiat o in quella dei lavoratori delle numerose fabbriche in chiusura o quanto incidono sull’esistenza dei piccoli imprenditori sul lastrico o ancora sulla mediocre esistenza dei lavoratori dipendenti sui quali grava quasi tutto il peso fiscale della nazione….Ma la maggior parte di queste categorie di persone, per fortuna o purtroppo…vive nella realtà immaginaria del paese del Sire e dei suoi apostoli, quindi..tranquilli riuscirà anche in questa missione…..

Il più grande inganno del diavolo, è stato fare credere all’umanità che lui non esiste…ma era un principiante…

VINCENZO PACILE`

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