Il giovane e già brillante regista napoletano Marco Renda firma il suo esordio alla regia con la pellicola Edhel. Un commovente fantasy dramma che si impegna a sottolineare il tema della diversità nella gioventù di oggi. Il film, prodotto con un basso budget, è già sulla bocca di tutti. Raggiunge il secondo posto nella categoria Elements +6 alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival e si aggiudica ben quattro premi ai Los Angeles Film Awards: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Cast e Miglior Film Internazionale. Il cast dimostra di essere di grande livello – tra nomi più noti e meno – con qualche giovane e fresco volto, primeggiano: Gaia Forte, Nicolò Ernesto Alaimo, Roberta Mattei (Non essere cattivo, Omicidio all’Italiana), e Mariano Rigillo (Il corsaro nero, Andiamo a quel paese).
Sinossi
Edhel è una bambina intelligente, bella ma introversa. Ha una malformazione alle orecchie che le fanno somigliare a quelle di un elfo. Per questo motivo gira sempre con un cappuccio in testa. Neanche a dirlo, questa sua situazione la mette sotto i riflettori dei suoi compagni di scuola, trasformandola in una vittima di bullismo.
La madre, Ginevra, cerca in tutti i modi di tranquillizzarla e di creare un rapporto profondo con la figlia, ma lei non si apre mai del tutto. Edhel è legata a pochissime persone e l’unico con cui sente di avere una forte connessione è Caronte, il suo cavallo. Nelle giornate più tristi è infatti il suo unico svago per evadere dalla realtà.
La situazione cambia quando il bidello della scuola, Silvano, inizia a credere che Edhel sia veramente un elfo e che può attraversare portali magici che portano ad altri mondi. Con il tempo anche Edhel inizia a crederci e dovrà compiere una scelta. Si getterà in questa nuova e misteriosa avventura oppure abbandonerà tutto e cercherà di integrarsi in quella che è la normalità di tutti i giorni?
Un solido esordio
In Edhel, Marco Renda racconta un’avventura straordinaria. Il giovane regista dimostra di saperci fare con la macchina da presa e di avere uno stile puramente formalista e sperimentale. Un talento incredibile nel saper narrare, da dietro la macchina da presa, le storie. La forza, la passione e le emozioni di Edhel sono infatti tutte nella sua fluidità di narrazione. Una capacità che, per quanto possa sembrare scontata, non è da tutti i registi. Specialmente così giovani.
Con una sceneggiatura ben studiata e curata, Edhel, si dimostra una pellicola vincente sotto più aspetti. Un prodotto cinematografico adatto ad un pubblico vasto, con uno stile profondo e di grande impatto, tratta un argomento importante e doveroso come quello del bullismo in chiave non solo diversa ma anche più funzionale. Sotto l’aspetto tecnico Edhel , come detto, conquista e appassiona, convincendo non solo per la capacità filmica del regista ma anche per la tenacia e la passione che viene profusa. Questo è vero cinema.
Edhel, il coraggio di essere diversi
La pellicola analizza il sottile tema della diversità e di come questo sia non una debolezza, ma bensì, il punto forte e il carattere che ci distingue dalla massa. Per quanto schiacciata, umiliata e abbattuta Edhel non perde mai la forza e il coraggio di andare avanti e di essere la bambina speciale che tutti amano.
Edhel è un film potente che arriva al cuore, studiato, curato e realizzato con determinazione da un giovane regista che crede fortemente nel cinema. Non solo, sopratutto dimostra che non è necessario un grande budget per fare un grande film. Renda ci insegna quanto l’essere diversi non sia un male ma una piacevole e travolgente avventura. Una pellicola che scuote il cinema nostrano mostrando a tutti i grandi e piccoli cineasti che un cinema diverso e potente non solo è possibile, ma lo stiamo vivendo.
Edhel uscirà nelle sale cinematografiche il 25 gennaio distribuito da Vinians Production.
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