Francesco Sbraccia, la finezza e il carattere del suo Etimologia

 Etimologia, nuovo lavoro di Francesco Sbraccia, è un disco fine ed elegante che si ascolta con grande piacere.

 

Francesco Sbraccia

E timologia è il primo disco in italiano di Francesco Sbraccia, giovane cantautore di Teramo.

Nove brani, un sound delicato e lieve che partendo da una solida base cantautorale, spazia e si apre verso la word music, il sound del mondo dal quale Francesco Sbraccia attinge per arricchire e impreziosire questo Etimologia.

La prima cosa che salta all’orecchio dell’ascoltatore sono queste sonorità leggere, soffuse e delicate ma, allo stesso tempo, solidamente ancorate a un cantautorato di carattere e con una grande ricercatezza sonora e testuale, già il titolo del disco “Etimologia” ci fa capire che Francesco Sbraccia vuole indagare e sviscerare parole e suoni per dare la vita a un qualcosa di corposo e di non banale.

Etimologia, un disco elegante e ricercato

Ascoltando questo disco non possono che venire in mente i grandi nomi del nostro cantautorato moderno come Riccardo Sinigallia, Niccolò Fabi e via dicendo, il tutto unito a una grande finezza e a un carattere forte che contraddistingue chiaramente la produzione musicale di Francesco Sbraccia dal resto dei cantautori.

Il disco si apre con Parole Semplici, un brano piuttosto classico costruito su chitarra, voce e un pianoforte molto lieve. La ritmica viene affidata a delle percussioni leggere che delicatamente scandiscono il tempo. Una canzone dai toni soavi che ci accompagna verso quelli che saranno i punti cardine di questo disco.

Etimologia è un brano che si apre verso sonorità più ricercate, verso il sound del mondo come dicevamo prima. Un gran bel sound. Un pezzo carico eppure lieve, che riesce a costruire un quadro più ampio partendo da piccoli segmenti sonori e concettuali che, presi nel complesso, danno vita a un qualcosa di intenso e affascinante.

Coi Piedi Sull’erba è un brano vivace, costruito tutto su chitarra classica e voce. Un brano a metà tra un mondo bucolico e uno onirico, come una sorta di racconto fatto di cose semplice e genuine, proprio come il sound di cui è fatto.

Tra il cantautorato e la word music

Francesco-SbracciaNaturale attinge dal cantautorato d’oltre oceano, con questa chitarra secca e scandita che lascia il grosso del lavoro alla voce. Molto interessante, quasi a metà del brano, questa apertura sonora che “illumina” a giorno il pezzo e porta alla luce un sound tra il country-folk e lirica, aulica e avvolgente. Un gran bel brano che mette in mostra tutta la grande perizia compositiva e l’attenzione con le quali è stato concepito e realizzato Etimologia.

Chiude il disco Remota, chitarra e voce per un brano piuttosto classico e più “minimale” a livello di ricerca sonora. Il brano è stato concepito e costruito per suonare nella maniera più diretta possibile, affondando le radici nel cantautorato nostrano più moderno e la cosa non va affatto male, anzi. Una chiusura più canonica a livello di sonorità, ma comunque di qualità ed eleganza.

Etimologia è un gran bel disco: un lavoro intenso, fresco e corposo che con raffinatezza e passione riesce ad affascinare l’ascoltatore e a coinvolgerlo pienamente.Etimologia è un disco fine ed elegante che si ascolta con grande piacere. Correte ad ascoltarlo perché ne vale la pena. Francesco Sbraccia è un cantautore che colpisce nel segno e ci riesce nella maniera più diretta e più genuina possibile.

 

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Mirco Calvano

La musica è la mia passione: sul palco dietro una batteria e sotto al palco in un mare sterminato di dischi. Laureato in Letteratura, Musica e Spettacolo e in Editoria e Scrittura a La Sapienza di Roma, passo il mio tempo tra fogli bianchi, gatti e bacchette spezzate. CAPOSERVIZIO MUSICA

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