Già abbiamo dimenticato le nomine di Napolitano?

Giorgio Napolitano eroe nazionale. Dopo il grande lavoro per il nuovo governo tecnico Monti la figura del Presidente della Repubblica è salita alla ribalta degli indici di gradimento. Il già firmatario di Lodo Alfano, Legittimo Impedimento, Decreto Salva-Liste e Scudo Fiscale sembra adesso, più che mai, grazie alle nomine dei Ministri che guideranno per il prossimo anno e mezzo l’Italia, la vera figura di riferimento per il cammino del nostro paese.

Vorrei ricordare però che Napolitano è in carica già da qualche anno (anche se non sempre ce ne siamo accorti). Si è infatti occupato delle nomine dell’appena trascorso governo: il Berlusconi IV. E’ Napolitano infatti ad aver accettato il plurinquisito e in conflitto d’interessi Silvio Berlusconi. Così come è responsabile e firmatario delle nomine dei Ministri condannati in via definitiva Bossi e Maroni. O così anche per il Ministro Brancher rinviato a giudizio per lo scandalo Antonveneta, non dimenticando il ministro Francesco Saverio Romano rinviato a giudizio, invece, addirittura per concorso esterno in associazione mafiosa.

Ecco…son tutte cose da ricordare. Gli italiani spesso son di memoria corta.

Francesco Angeli

Originario di Campobasso, vive attualmente a Roma. Politologo, specializzato in Unione Europea, è cronista di Wild Italy sin dalla sua fondazione e da ottobre 2014 passa alla sezione blogger. Presidente Arcigay Roma. BLOGGER DI WILD ITALY

2 pensieri riguardo “Già abbiamo dimenticato le nomine di Napolitano?

  • 17 Novembre 2011 in 6:30 pm
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    é assurdo quel che dici, i presidenti devono stare. nel solco della costituzione e hanno l’obbligo di firma dopo aver fatto rilevare i propri dubbi, cosa che Napolitano ha sempre fatto, quel che dici e solo una sparata che non considera affatto la realtà della vita repubblicana e democratica

  • 18 Novembre 2011 in 12:25 pm
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    tanto che Scalfaro rifiutò Previti al ministero della Giustizia.
    Il Presidente della Repubblica non è solo un firmacarte. avrebbe dovuto ragionare data la gravità delle nomine dei ministri

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