I 15 peggiori cinecomic di sempre

A Hollywood è sempre più febbre da cinecomic. Oltreoceano l’interesse per i personaggi dei fumetti è sempre stato alto, tanto che negli anni sono stati molti i supereroi ad approdare al cinema e sul piccolo schermo. Tutti (o quasi) siamo cresciuti con il film di Superman con protagonista Christopher Reeve, il Batman televisivo con Adam West o l’Incredibile Hulk con Lou Ferrigno. Questo interesse negli anni ’80-’90 si è affievolito anche a causa di molti flop e pochi successi, tra questi ultimi sicuramente i due Batman di Tim Burton con protagonista Michael Keaton.

Grazie alla trasposizione per il grande schermo degli X-Men, ad opera di Bryan Singer, dal 2000 l’amore per i cinecomic è tornato man mano a risalire fino a divenire una vera e propria febbre. La moda per i supereroi Marvel e DC è esplosa definitivamente tanto che fino al 2020 avremo almeno un paio di film tratti dai fumetti ogni anno. Per la gioia di molti nerd e non solo.

In occasione dell’uscita al cinema di Deadpool, il mercenario chiacchierone di casa Marvel, ecco i quindici peggiori cinecomic di sempre.

Lanterna Verde

cinecomic lanterna verde ryan reynoldsNel 2011 arriva sul grande schermo uno dei cinecomic più odiati e brutti di sempre: Lanterna Verde. Tratto da un fumetto DC Comics, la storia vede protagonista lo spericolato pilota collaudatore Hal Jordan ed il suo arruolamento nel fiero corpo delle Lanterne Verdi, guerrieri intergalattici il cui scopo è proteggere l’Universo dalle minacce che tentano di sovvertirne l’ordine.
Ryan Reynolds e Blake Lively sono i protagonisti di un film super eroistico dall’anima anni ’90. Lanterna Verde porta sul grande schermo tutti quegli elementi tipici del cinema di un decennio prima, a partire dall’eroe bello ed impossibile che ha tutto ed avrà ancora di più, al villain brutto, goffo ed incapace che perderà quel poco che possiede. Lontano anni luce dai cinecomic moderni il film non solo si dimentica di mettere in luce personaggi con problemi quotidiani ma complice anche una pessima sceneggiatura non ha un briciolo di autoironia, prendendosi anche troppo sul serio. Errore imperdonabile per un cinecomic. Ed è un vero peccato perché il personaggio è interessante.

Wolverine

cinecomic wolverine film hugh jackmanJames “Logan” Howlett è uno dei personaggi più amati di sempre dai lettori di fumetti. Il mutante canadese ideato da Len Wein e Herb Trimpe è divenuto in breve tempo un’icona della Marvel tanto da conquistarsi in breve tempo una sua serie regolare. Sul grande schermo appare per la prima volta in X-Men ed ha il volto di Hugh Jackman, che fin’ora lo ha interpretato ben 8 volte. Vista la grande popolarità del personaggio, nel 2009 arriva nei cinema X-Men Wolverine: Le origini che come si evince dal titolo esplora le origini del mutante artigliato che tutti conosciamo, ad eccezione di produttori e sceneggiatori. Il film, infatti, sbaglia tutto quello che era possibile sbagliare, dalla caratterizzazione del personaggio che viene stravolto e snaturato, alla storia tutt’altro che avvincente, fino ad arrivare ad un ritmo blando, a comprimari praticamente inutili e un villain – Sabertooth – irriconoscibile come il protagonista.

Non contenti di aver fatto infuriare i fan, nel 2013 arriva il sequel Wolverine – L’immortale che porta il mutante a confrontarsi con il suo passato in Giappone, Paese fondamentale nella storia cartacea del personaggio ma che qui diviene una Nazione sconosciuta e ostile. Nonostante a livello di ritmo risulti un po’ meglio del predecessore, in questo nuovo film continua lo snaturamento del personaggio che torna ad essere protagonista di una storia che non appassiona e risulta confusionaria. Per non parlare dei comprimari e del villain – Silver Samurai – inutili o irriconoscibili. Nel 2017 arriverà un terzo capitolo, che sia la volta buona per un film decente su Wolverine?

Daredevil

cinecomic daredevil filmNel 2003 Ben Affleck diviene l’attore più odiato del mondo ed il motivo è uno solo: il film di Daredevil. Tratto dall’omonimo fumetto Marvel la pellicola esplora le origini dell’eroe cieco e senza paura, angelo custode del difficile quartiere di Hell’s Kitchen a New York.
Pessima sceneggiatura, ritmo lento, poco coinvolgente, troppa carne al fuoco e pessima recitazione fanno di Daredevil uno dei peggiori film dedicati ad un supereroe. Un personaggio interessante come pochi diviene protagonista di un film in cui non si capisce quasi nulla, dove abbondano i nemici (che di consequenza non hanno lo spazio che meritano), le scene smielate (sembra quasi una soap opera) e mancano ritmo, azione e coinvolgimento. Accanto al regista premio Oscar per Argo – vincitore di un Razzie Award per la sua interpretazione – troviamo Jennifer Garner, Colin Farrell e Michael Clarke Duncan.
Fortunatamente Netflix ha ridato lustro al personaggio con una serie tv da guardare assolutamente.

Elektra

cinecomic elektra filmVisto che Daredavil non aveva dato i frutti sperati gli studios pensarono (ma cosa pensavano?! no sul serio!) di produrre uno spin off dedicato ad Elektra, ninja assassina amante di Matt Murdock/Daredevil. Se la speranza di produttori, sceneggiatore e regista era quella di far dimenticare Daredevil ci sono riusciti in pieno. Elektra è di gran lunga uno dei peggiori cinecomic di sempre. Uno dei perosonaggi più affascinanti e sensuali della Marvel, divenuta un’icona del fumetto anche e sopratutto grazie al genio di Frank Miller, qui diviene una scialba, mono espressiva (Jennifer Garner è veramente pessima) e tutt’altro che sexy assassina che non sa cosa vuole e che si comporta come una bimba dispettosa che vuole far arrabbiare il padre. Scempio imperdonabile.

Hulk

cinecomic Hulk film 2003Una delle caratteristiche dei supereroi moderni è il dover affrontare problemi quotidiani ed essere soggetti alle dinamiche di tutti i giorni, disegnando così eroi pensierosi o quanto meno che, oltre a dover salvare il mondo, devono “salvare” i propri affetti. Ma quando il pensiero per qualcosa si trasforma in dubbio filosofico c’è qualcosa che non va. È quello che succede al Bruce Bunner/Hulk di Ang Lee. L’esperto di radiazioni gamma passa dall’essere uno scienziato ad un filosofo tormentato e alquanto noioso che con aria da cane bastonato cerca di dare risposta alle domande esistenziali che da sempre attanagliano l’uomo. Ce lo vedete un gigante verde rimuginare sui problemi esistenziali dell’uomo? In tutto questo si inserisce a caso il Generale Ross, cognato del Dottore, per il più classico dei conflitti famigliari. Noioso e tutt’altro che coinvolgente, si dimentica presto.

I Fantastici 4

cinecomic fantastici quattro 2005Volenti o nolenti tutti conosciamo Mr Fantastic, La Donna Invisibile, La Torcia Umana e La Cosa. I quattro supereori Marvel sono l’emblema della famiglia e del gruppo dei fumetti supereroistici. Come in tutte le famiglie che si rispettino i quattro componenti si spalleggeranno a vicenda ma non mancheranno le incomprensioni ed i litigi. I Fantastici 4 sono i primi supereroi con super problemi, sono loro a gettare le basi per i fumetti moderni e cioè quelli dove persone straordinarie devono confrontarsi con problemi ordinari.

Nel 2005 arriva la prima deludente trasposizione cinematografica. Diretto da Tim Story il film si concentra sulla nascita dei Fantastici 4 e della loro nemesi per eccellenza: il Dottor Destino. Prendendosi molte libertà (sin troppe) il film non riesce a conquistare il pubblico a causa di personaggi poco caratterizzati (Destino è reso in modo ridicolo) e di una storia tutt’altro che appassionante che scorre praticamente senza sussulti o colpi di scena. Per non parlare della recitazione che lascia molto a desiderare… di spegnere la tv.

A due anni di distanza arriverà il sequel che sarà peggio del primo capitolo. I Fantastici 4 e Silver Surfer riesce nell’intento di creare un film più che dimenticabile. Con una storia confusa, priva di ritmo e tutt’altro che appassionante la pellicola avrà due nominations ai Razzie Award: peggior attrice a Jessica Alba e peggior coppia a Jessica Alba e Ioan Gruffud. Il film è l’ennesima occasione persa, anche perché sullo schermo veniva portato uno dei personaggi più interessanti dell’Universo Marvel: Silver Surfer.

Ma i film appena descritti sono dei veri capolavori se confrontati con il recente Fantastic 4 di Josh Trank. Una storia rivisitata e stravolta, personaggi snaturati, ritmo blando e flemmatico fanno del film un prodotto che non ha fatto dormire per mesi chiunque lo abbia visto. 100 minuti in cui non succede praticamente nulla, se escludiamo un’impacciato Reed Richards/Miles Teller che tenta di conquistare una superba ed altezzosa Sue Storm/Kate Mara. È di quei film che dopo averlo visto ci si chiede perché sia stato prodotto. Cinecomic osceno a livelli epici.

Curiosità: nel 1994 venne girato un film su I Fantastici 4 mai distribuito in sala. Peccato, fare peggio dei 3 visti fin’ora è quasi impossibile.

Spawn

cinecomic spawn film 1997Il 1997 è uno di quegli anni che ogni amante dei fumetti e del cinema vorrebbe dimenticare, almeno quando si parla di cinecomic. Il motivo è presto detto: Spawn. Il fumetto ideato da Todd McFarlane è uno dei prodotti di punta della Image Comics nonché uno dei fumetti anni ’90 più amati di sempre. Protagonista di storie dalle forti tinte dark il personaggio ha conquistato in poco tempo il pubblico tanto che a soli cinque anni dal suo debutto nel “mondo cartaceo”, avvenuto nel 1992, fu trasportato sul grande schermo. Scelta che si rivelerà troppo azzardata.

Diretto da Mark A.Z. Dippé  – che dopo il flop della pellicola in questione ha diretto film del calibro di Frankenfish (esiste veramente) – il film è uno di quei prodotti presto dimenticabili. Storia debole e noiosa, personaggio snaturato, effetti speciali non all’altezza di tale nome. Se si riesce a sopravvivere alla sua visione, oltre ad essere considerati eroi moderni, non si può fare a meno di porsi l’unica semplice domanda che viene spontanea: perché? Iniziando successivamente a progettare vendetta contro regista e produttori. Da anni si parla di un sequel, per ora mai realizzato.

Catwoman

cinecomic catwoman filmCosa succede quando persone che non hanno mai letto un fumetto in vita loro e non sanno quali sono i cardini su cui si basa un cinecomic decidono di farne uno? Semplice, danno vita a Catwoman, più che un film un’operazione che non ha né capo né coda. Il film diretto da Pitof vede protagonista Halle Barry nei panni di uno dei personaggi più amati e più sensuali del DC Universe, interpretato precedentemente in un modo magistrale da Michelle Pfiffer in Batman – Il Ritorno (unica e vera donna gatto dei nostri cuori), e lo uccide lentamente con un prodotto che per usare un eufemismo è orribile. Personaggio scialbo, regia inesistente e storia senza senso. Meglio dimenticare di averlo visto, il prima possibile.

Superman Returns

cinecomic superman returnsRiuscire a fare un film pessimo come, o magari anche peggio, Superman III (1983) e Superman IV (1987) era un’impresa ardua, ma nel 2005 ci sono riusciti. Bryan Singer dopo aver dato lustro agli X-Men prova a riportare in auge Superman, eroe simbolo della DC Comics, con Superman Returns. Il risultato però non fu di quelli sperati. Ambientando la storia là dove l’aveva interrotta, Superman II il film vede ovviamente protagonista Kal-El/Clark Kent che torna dopo cinque di anni assenza trascorsi a vagare tra le macerie di Krypton a cercare se stesso.

Lo spettatore a distanza di anni sta ancora cercando di capire perché sia stato scelto Brandon Ruoth come protagonista e perché non sia rimasto nello spazio continuando così la ricerca che, è evidente, non ha avuto buon esito. Neanche la bravura di Kevin Spacey nei panni del super criminale Lex Luthor riesce a risollevarlo. Ritmo blando, attori poco credibili, storia poco avvincente e sceneggiatura piena di idee interessanti (purtroppo sviluppate veramente male). Esagerazione di scene action scollegate tra loro. Dimenticabile.

 

Batman e Robin

cinecomic Batman e RobinBatman è uno degli eroi più dark dei fumetti, un vigilante tormentato che agisce al limite della legalità morale e giuridica. Rinunciare a portare sullo schermo la caratteristica principale del personaggio vuol dire snaturarlo e proporre una versione distorta dell’Uomo Pipistrello. È quello che purtroppo fa Joel Schumacher con Batman e Robin, quarto capitolo cinematografico dedicato al supereroe DC con protagonisti l’ex E.R. George Clooney (davvero non c’era nessuno di meglio?!), Chris O’Donnell, Alicia Silveston (perché?!), Uma Thurman con il pollice verde (e pazza) e un glaciale Arnold Schwarzenegger.

Batman e i suoi villan diventano una sorta di comici che nel loro repertorio hanno solo tristi freddure che non fanno ridere e sono protagonisti di situazioni esilaranti che stonano con il tono cupo del personaggio che tutti conosciamo. La pellicola fu accolta – giustamente – con livore da pubblico e critica, tanto che il regista e il cast all’epoca vennero presi in giro non poco, in particolare per i costumi (con tanto di capezzoli) e molto altro. Presa in giro che dura ancora oggi. Ma in fondo che importa quando hai la bat-carta di credito?

Ghost Rider

cinecomic ghost rider filmLo spirito di vendetta è quello che ti sale dover visto i due film dedicati a Ghost Rider. Come riuscire ad affossare uno degli anti eroi più interessanti dei fumetti? Semplicemente affidando la regia a Mark Steven Johnson, stesso regista di Daredevil. Evidentemente Marvel Studios e Columbia Pictures sono case di produzione masochiste (un applauso ai produttori). La trasposizione sul grande schermo di Ghost Rider (2007) è una delle peggiori mai viste. Personaggi poco caratterizzati, storie senza senso, scene inutili e chi più ne ha più ne metta. Nonostante ciò verrà premiato dal pubblico con 228 milioni di dollari di incasso nel mondo. Un mondo che è evidentemente popolato da amanti del brutto e del trash. Purtroppo la presenza di Nicolas Cage non è abbastanza contro la potenza distruttiva di Johnson.

Non contenti di essersi fatti odiare con Ghost Rider i Marvel Studios decidono di riportare lo spirito della vendetta al cinema. Nel 2012 arriva così Ghost Rider – Spirito di Vendetta che segna un nuovo inizio per il personaggio. Ma non una nuova rotta. Come la precedente pellicola ha un buon incasso al botteghino (132 milioni di dollari a fronte di un budget di 57 milioni) ma riesce ad essere anche peggio del suo predecessore. Una delle cause è senza dubbio la presenza di Violante Placido che è totalmente fuori parte. Neanche il ritorno del volenteroso Nicolas Cage può nulla contro la pessima sceneggiatura di Goyer.
Insieme ad Elektra è uno degli incubi di molti appassionati.

Man of Steel

cinecomic Man of Steel Henry CavillSuperman è stato il primo supereroe della storia nonché tra i più famosi, basti pensare che la sua S è il secondo simbolo più conosciuto al mondo. Dopo i due ottimi film diretti da Richard Donner, l’Uomo d’Acciaio non ha avuto avuto fortuna sul grande schermo. Dopo i dimenticabili Superman III e IV – la cui unica nota positiva è il compianto Christopher Reeve – e Superman Returns (di cui abbiamo parlato qualche riga più in alto) nel 2013 arriva Man of Steel – L’Uomo d’Acciaio, ennesimo film deludente dedicato all’ultimo figlio di Krypton.

Sceneggiatura debole, svolgimento e trama praticamente inesistenti e i cui eventi si susseguono quasi per caso e senza un senso logico (godetevi la scena del tornado), personaggi praticamente senza caratterizzazione e un protagonista più tormentato di un personaggio shakespeariano con il volto mono espressivo di Henry Cavill. In sostanza 143 minuti di nulla. Più che un remake/reboot è un insieme di eventi e combattimenti confusionari di cui non si capisce nulla (o quai). Unica nota positiva del cinecomic il costume dell’ultimo figlio di Krypton.

Il 23 marzo uscirà in Italia il tanto atteso Batman v Superman: Dawn of Justice, sequel dell’Uomo d’Acciaio. Visto che la sceneggiatura sarà ancora ad opera di Goyer (sì, ancora lui) le speranze sono già belle che morte.

Thor

cinecomic Thor Chris HemsworthPrendete il dio asgardiano del tuono e trasformatelo in un cabarettista che propone sketch che non fanno ridere, interpretato da un attore il cui unico pregio è essere biondo come il personaggio del fumetto, fatelo investire a più riprese da una ricercatrice alla quale è palese debba essere tolta la patente ed otterrete Thor (2011). Ispirandosi al personaggio creato da Stan Lee, Terry Lieber e Jack Kirby, il film diretto da Kenneth Branagh (grande regista ed attore shakespeariano) è tutto fuorché un buon cinecomic.
Unire i temi tipici della tragedia con gli elementi tipici del film fantastico e il ritmo action non è certo cosa semplice, ma la pellicola non riesce mai a trovare la giusta dimensione e la giusta strada da seguire in nessuno dei due mondi (Asgard e la Terra) in cui si svolge una trama fin troppo semplice, prevedibile e tutt’altro che coinvolgente. Personaggi che non rispecchiano lontanamente quelli cartacei e che si fanno odiare senza riserve.

Concludiamo  la carrellata dei peggiori cinecomic di sempre con due menzioni speciali per due film caduti ormai nel dimenticatoio non solo del pubblico ma di chiunque li abbia visti o fatti e dello stesso mondo di internet, dove sono praticamente introvabili. Tanto da essere divenuti ormai una sorta di leggenda anche tra gli appassionati a cui in pochi credono. In fondo chi si ricorda più di film con protagonisti un attore che dopo aver prestato il volto al pilota di Kitt in Supercar e al bagnino Mitch Buchannon di Baywatch decide di interpretare una super spia dei fumettti e una stella NBA che decide di darsi al cinema? Probabilmente nessuno e quei pochi che ricordano vorrebbero solo dimenticare.

Steel

steel cinecomicPrendete la stella del basket americano Shaquille O’Neall, mettetegli un’armatura d’acciaio ed otterrete un gigante di 2 metri e passa che ai più risulterà essere la versione “sfigata” e triste del più noto e più affascinante Iron Man. La scelta di avere come protagonista una stella dell’NBA non ha di certo aiutato un film che già in partenza non era nulla di speciale. Con una sceneggiatura che si basa su ogni stereotipo possibile dei film sui supereroi, una trama senza capo ne coda e privo di azione, Steel più che un cinecomic è un gioiello del trash. Costato ben 16 milioni di dollari ne incasserà meno di 2 al botteghino. Peccato perché l’idea di portare un eroe dei fumetti afroamericano al cinema era interessate, purtroppo è stato mal concepito tutto il progetto. ennesima prova che il 1997 è stato un anno abbastanza negativo per i cinecomic.

Nick Fury: Agents of S.H.I.E.L.D.

cinecomic Nick Fury Agents of S.H.I.E.L.D. David HasselhoffDavid S. Goyer è per molti sinonimo di film non degni di essere chiamati tali, e guardando Nick Fury: Agents of S.H.I.E.L.D. (e altri cinecomic da lui scritti come The Crow: City of Angels, Blade TrinityGhost Rider: Spirito di Vendetta, Man of Steel, giusto per citarne alcuni) si capisce perché. Trasmesso direttamente sul canale tv di Fox nel 1998, la pellicola vede protagonista David Hasselhoff – negli anni divenuto una vera e propria star dei film trash – nei panni di Nick Fury il direttore/padre-padrone dello S.H.I.E.L.D., l’organizzazione segreta intergovernativa il cui scopo e mantenere la pace nel Mondo, combattere con il suo più grande nemico: il Baron Von Strucker, leader dell’Hydra. Con una storia a dir poco semplice e tutt’altro che coinvolgente, i non pochi buchi di sceneggiatura e gli effetti speciali veramente scarsi, l’unico punto di forza del film è rappresentato dall’ex bagnino che risulta essere coatto come pochi e conferire così al film quell’autoironia che manca alla sceneggiatura stessa. La pellicola avrebbe dovuto essere il pilot di una serie tv mai realizzata. Peccato, sarebbe stata così trash da divenire cult.

 

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, inizia a collaborare (e tutt'ora collabora) come critico di cinema e fotografo di concerti con varie webzine di cui da subito ha sposato il progetto con entusiasmo. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. CAPOSERVIZIO CINEMA

Un pensiero su “I 15 peggiori cinecomic di sempre

  • 14 Ottobre 2017 in 3:26 pm
    Permalink

    Su “Hulk” E “Thor” non sono d’ accordo. SIV fa simpatia e manda un messaggio pacifista figlio della sua epoca, ma incredibilmente (e purtroppo) attuale ancora oggi visti gli ultimi sviluppi, ma è veramente raffazzonato! Gli effetti speciali sono ben peggiori dei film di quasi 10 anni prima e c’ è la scena in cui la giornalista respira nello spazio! Oh, mamma!
    Il povero NF non lo inserirei tanto perché è una produzione TV dell’ epoca, quando ancora lo standard a livello visivo non era ancora così elevato. Allora metterei anche “Hulk e Thor – gli invincibili”. XD Da piccolo mi gasava, ma rivedendo qualche anno fa il combattimento tra i due… che “poverata”! °_O Il costume di Thor poi che quì non è neanche un dio scopro! Sic!

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