5 motivi per vedere Il GGG – Il Grande Gigante Gentile
Z io Spielberg ha sempre raccontato storie fantastiche, Roald Dahl ha sempre creato universi fanciulleschi indimenticabili; dal connubio delle due incredibili menti è arrivato nelle sale italiane il 30 dicembre 2016 Il GGG – Il Grande Gigante Gentile, presentato per la prima volta fuori concorso allo scorso Festival di Cannes, un film fatto di sogni, di avventure e di valori.
Protagonista la piccola Sophie, interpretata da Ruby Barnhill, la bambina residente in un orfanotrofio verrà a conoscenza dell’inaspettato mondo dei giganti, facendo amicizia con GGG (acronimo di Grande Gigante Gentile), interpretato con la tecnica della performance capture dal vincitore del Premio Oscar per il Miglior Attore Non Protagonista Mark Rylance. Con un universo di giganti affamati di carne umana ed altri desiderosi di riempire di bellezza i sogni dei bambini, Il GGG – Il Grande Gigante Gentile è il nuovo film per famiglie firmato Disney.
Scoprite i cinque motivi per andare a vederlo al cinema!
Leggi anche: Il Grande Gigante Gentile, la recensione
Steven Spielberg, narratore di favole
Non solo meraviglia, non solo incanto, nella filmografia del grande gigante gentile del cinema Steven Spielberg è racchiuso tanto materiale che va dal dolore al paranormale, dagli squali alla Storia. Ma il caro Spielberg, papà di E.T. e Hook – Capitan Uncino, ci ha dimostrato di essere un ottimo narratore di favole e di fiabe oltre che un ottimo regista, un cantastorie adatto a narrare le avventure di Sophie e del suo gigantesco amico.
La più importante delle G: Gentile
In un mondo dove la violenza è esasperata sia in tv che al cinema, tanto da a far quasi sopraggiungere un’atmosfera di intolleranza generale, il solo fatto di ritrovarsi davanti un aggettivo pieno di speranza, significato ed importanza rientra con fermezza nella lista dei motivi per recarsi in sala: il grande gigante di Spielberg è infatti un essere buono che decide di rinunciare alla carne umana e desidera donare sogni, il tutto con un’infinita, tenera Gentilezza.
Mark Rylance e la recitazione in Performance Capture
Pochi sono i misteri che ancora avvolgono la tecnica cinematografica della performance capture eppure i suoi effetti sul pubblico continuano a suscitare meraviglia e curiosità. Completamente digitalizzato e riprodotto con tale maestria è stato il protagonista della pellicola – insieme alla piccola Ruby Barnhill – il gigante Mark Rylance, diretto ancora una volta da Steven Spielberg, il quale lo ha condotto all’Oscar con il thriller storico Il ponte delle spie. Immenso, buffo e enorme Il GGG è alto più di sette metri (non molto nel mondo della sua specie). Rylance è certo una figura di impatto nell’economia del film.
Roald Dahl e la sua storia preferita
Scritto nel 1982, Il GGG è il romanzo per bambini e ragazzi ideato e realizzato da Roald Dahl, autore di successi come La fabbrica di cioccolato e Matilde, molti dei quali trasposti in forma cinematografica. Ma perché tornare al cinema a vedere un’altra opera tratta da un adattamento dei libri di Dahl? Perché tra tutti i suoi lavori il preferito dello scrittore è proprio Il GGG, tanto che il nome del personaggio di Sophie era lo stesso della sua nipotina.
John Williams e le grandezze della colonna sonora
Squadra che vince non si cambia e Steven Spielberg richiama un amico e collega di fiducia per la realizzazione della colonna sonora di Il GGG – Il Grande Gigante Gentile. Alla loro ventiquattresima collaborazione è il compositore John Williams a creare le sonorità e le note del film, ancora una volta immerso in una storia del grande regista Spielberg.
SE QUESTO ARTICOLO TI E’ PIACIUTO, SOSTIENI WILD ITALY CON UNA DONAZIONE!