Il Primo Re, Rovere presenta la svolta del cinema Italiano
Il Primo Re è una meravigliosa pellicola colma di passione e speranza. Una lavorazione maniacale e superba con un cast da brivido. Una vera rivelazione.
Il 31 gennaio 2019 diventa una delle date da ricordare per il cinema Italiano. Da qualche anno a questa parte, diversi autori stanno cercando di proiettarci verso qualcosa di nuovo, qualcosa che mira a risollevare e portare agli albori il cinema nostrano. Con Il Primo Re il regista Matteo Rovere (Un gioco da ragazze, Veloce come il Vento) prende la scia di questi autori creando una meravigliosa pellicola colma di passione e speranza.
Il Primo Re è il titolo del nuovo film del regista, prodotto come sempre dalla fidata casa Groenlandia assieme a Rai Cinema e co-prodotta dalla Gapbuster. Il film narra della storia dei fratelli Romolo e Remo e della nascita dell’impero Romano. Una storia di grande importanza per la nostra storia che è diventata ad oggi un grandissimo film. Una lavorazione maniacale e superba con un cast da brivido. Trai tanti spiccano: Alessandro Borghi (Non essere cattivo, Suburra), Alessio Lapice (Il Padre d’Italia, Gomorra 2), Tania Garribba, Fabrizio Rongione (Rosetta, I figli della notte) e Massimiliano Rossi (Indivisibili, Il Vizio della Speranza).
Sinossi
753 a. C. Romolo e Remo sono due fratelli, forti del loro legame, che sopravvivono tra le lande selvagge distese nel mezzo del Fiume Tevere. Durante una loro esplorazione vengono travolti da una forte inondazione. I due fratelli perdono i sensi e al loro risveglio scoprono di essere stati catturati dai Guerrieri di Alba Longa.
Grazie alla loro astuzia e al gioco di squadra di altri guerrieri intrappolati come loro, riescono a scappare fronteggiando i guerrieri di Alba Longa e sottraendo loro la Sacerdotessa che porta con se il Sacro Fuoco. Un’avventura piena di pericoli inizia così per i due fratelli e i loro nuovi compagni. Il destino è scritto, un nuovo Re sorgerà costruendo un impero verrà ricordato per l’eternità.
Vento in poppa per il cinema Italiano
Un film che è una rivelazione. Quello che Il Primo Re offre è qualcosa di nuovo e potente. Il lavoro di Matteo Rovere, la troupe e la Groenlandia ha portato al concepimento di un nuovo modo – si spera – di fare cinema in Italia. Le influenze alla filmografia di Mel Gibson sono ben note, a cominciare dalla scelta della lingua: il latino arcaico. Un altra caratteristica particolare che ha regalato unicità al clima del film è stata la scelta delle location.
Girato tra Bosco del Folgino, Nettuno, Viterbo e Manziana la pellicola mostra dei paesaggi spettacolari riportando lo scenario dell’uomo in rapporto con la maestosità della natura, già assaporato in The Revenant di Alejandro Inarritu. Il film vive di pura illuminazione naturale immergendo lo spettatore in quello scenario ostile quanto spettacolare.
Un film da non dimenticare
Il Primo Re da un punto di vista tecnico si mostra sotto ogni aspetto perfettamente curato. I combattimenti in particolare spiccano tra le scene. Violenti e sanguinosi, è chiara e ben definita la brutalità dell’uomo nello scontro. Il tutto reso da un grande sforzo e una prova magistrale da parte del cast.
Alessandro Borghi e Alessio Lapice mostrano una forte alchimia che li porta ad essere grandi dominatori di scena.
Due anni di duro lavoro tra freddo, pioggia, fango ed un lavoro attoriale immenso, Rovere porta sul grande schermo una vera e propria fatica raccontando un evento storica ed immortale. Dal lontano 1961 dopo il film Romolo e Remo di Sergio Corbucci, questa leggenda viene magistralmente raccontata da un Rovere che fa ben sperare. Il Primo Re è la chiara dimostrazione di come la passione e l’amore per il cinema possano regalare opere di grande valore.
Da vedere assolutamente
Il Primo Re si dimostra un’opera di grande difficoltà ben riuscita. Racconta la leggenda della nascita di Roma in un modo travolgente. Lo spettatore è immerso, come non mai per il cinema nostrano, completamente nella storia. Una laboriosa ricostruzione, misto ad una fotografia naturale e luci ben impostate hanno portato lo spettatore dentro gli scenari.
Una regia superba ed una prova attoriale ai limite delle fatiche umane. Il Primo Re è senza dubbio il film che non deve essere dimenticato. È anzi il modello da prendere come esempio per la ricostruzione di un cinema che, lentamente, sta cercando di riprendersi. Una grande svolta per il cinema nostrano che fa ben sperare di vedere in evoluzione opere di tale spessore e impatto cinematografico.
Il Primo Re è al cinema dal 31 gennaio distribuito da 01 Distribution.
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