Il Racconto dei Racconti, primo fantasy italiano

IL-RACCONTO-DEI-RACCONTI-_-Bebe-Cave-e-Guillaume-DelaunayLa storia racconta le vicende, parallele, di tre regni vicini in un mondo senza tempo. Un re libertino e dissoluto, una regina ossessionata dal desiderio di diventare madre e un re folle. Accanto a loro si trovano maghi, streghe e terribili mostri, mentre le tre vicende vengono unite da una famiglia circense che si sposta di regno in regno.

Torna sul grande schermo Matteo Garrone, tra gli altri produttore di “Pranzo di ferragosto” e “Reality”. Per Il Racconto dei Racconti,  il regista si ispira a “Lo Cunto de li Cunti”, una raccolta di 50 fiabe napoletane scritte da Giambattista Basile e pubblicata postuma nel corso del XVII secolo.

A proposito di questo libro, Benedetto Croce diceva: “L’Italia possiede nel Cunto de li Cunti il più antico, ricco e artistico fra tutti i libri di fiabe popolari”. E, aggiunge Garrone: “Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile perché nelle sue fiabe ho ritrovato quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia scelta artistica”.

In effetti l’ambientazione delle fiabe è quella della vita quotidiana di uomini e donne normali che si scontrano con l’elemento straordinario, la magia o il mostruoso.images

Certo anche se la storia è calata nel passato, per quanto non ben identificato, si ritrovano numerosi elementi modernissimi, anzi, contemporanei: dai protagonisti, che non sono eroi o cavalieri, ma tre donne, anzi, l’evoluzione della donna, potremmo dire. Troviamo infatti una ragazza che si affaccia all’età adulta, una madre viscerale e gelosa, una (anzi, due) vecchie ormai alla fine della vita. Ognuna di queste donne dovrà superare delle prove, da cui usciranno trasformate.

Ma non è tutto, anche le problematiche che affrontano, i loro timori e le loro ossessioni sono incredibilmente attuali: la smania per la giovinezza e la bellezza, i timori ossessivi di una madre che non riesce a lasciare andare quel figlio sentito troppo come proprio, il conflitto tra le generazioni, l’infrangersi delle illusioni di una ragazza che abbandona l’infanzia e diventa adulta.

skazka-skazok-il-racconto-dei-racconti-2Stupendi anche gli effetti speciali e le location, adattissime a un mondo fantasy pur restando veri: i boschi, i castelli e i vari paesaggi sono infatti luoghi realmente esistenti che testimonia quanta bellezza e magia esista ancora nella realtà.

Il film è indubbiamente ben fatto, a partire dalla recitazione degli attori (sia i più famosi Vincent Cassel, Salma Hayek e Toby Jones che i giovani Bebe Cave, Christian e Jonah Lees) passando per gli effetti speciali, le location e i dialoghi, frizzanti e divertenti, tuttavia si riscontra in alcuni punti un po’ di lentezza (stesso problema, in fin dei conti, di “Cenerentola”: tipico di quei film adattamenti di fiabe, insomma) che possiamo però perdonare. Meno elastici ci si sente di essere verso il messaggio mandato da una delle tre storie, quella della fanciulla sposata all’orco (ma forse è una confusione generata dall’adattamento). Nel complesso, comunque, il film resta sicuramente meritevole di essere visto sul grande schermo.

 

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Martina Monti

Studentessa di Editoria e Scrittura presso la Sapienza di Roma. COLLABORATRICE SEZIONE CULTURA.

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