Imola Round: la SBK si tinge di rosso con il dominio di Davies

A Imola, nel round italiano del mondiale Superbike, Chaz Davies si prende tutti i riflettori. Dopo aver dominato il venerdì di prove, il britannico, in sella alla Ducati ufficiale Aruba.it, conquista pole e vittoria nella giornata di oggi, confermando un en plein di primi posti tra sessioni e gara. La caccia a Rea, in classifica generale, continua.

Imola è rossa e tricolore… ma parla inglese.

Chaz Davies vince la gara del sabato del mondiale Superbike. Come preannunciato dopo le prove di ieri, il gallese ha avuto un passo incontenibile, totalmente superiore alla concorrenza. Partita dalla pole, la Ducati di Chaz è stata davanti per tutta la gara.

Anche i numeri parlano di dominio assoluto. In superpole Davies ha battuto il record della pista, appartenente a Sykes, distanziando di mezzo secondo il resto della Rea Sykescompagnia; poi si è ripetuto in gara, soffiando il “fastest lap“, stavolta, all’altro alfiere di casa Kawasaki, vale a dire Jonathan Rea. Ducati batte Kawasaki quindi, nei numeri e in pista.

Strepitosa, inoltre, anche la cornice di pubblico che ha accompagnato la giornata d’oro di Chaz. A Imola si è registrato il pienone, con le tribune, in particolar modo la Rivazza e quelle adiacenti alla variante bassa, che hanno festeggiato la vittoria di una moto italiana. Peccato che la gara non abbia avuto lo spettacolo che ci si aspettava, con un andamento equilibrato (pochi sorpassi) e deciso già dopo pochi giri.

Rea sbaglia ma Davies è ancora lontano.

Dopo Davies gli altri sono arrivati piuttosto lontani. In primis le verdone di Akashi, con Jonathan Rea – che sembrava quello maggiormente in grado di dar fastidio a Chaz – e Tom Sykes che hanno chiuso il podio. Il clima che si respira in Kawasaki non è nè troppo euforico nè, tantomeno, di delusione. C’è, però, una minima consapevolezza d’inferiorità, perlomeno a Imola (come ad Aragon), della Ninja rispetto alla Ducati Panigale.

Persino lo stesso Rea, solito martellatore di vittorie, non è stato in grado di avvicinare Davies. Anzi, se possibile, il nordirlandese ha compiuto il terzo errore grave della stagione. Dopo quelli di Buriram e Aragon infatti, che gli costarono la vittoria, anche a Imola Jonnhy è stato protagonista di un dritto piuttosto inusuale a 10 giri dalla fine. Questi sbagli che, in ogni caso, hanno poche ricadute immediate in classifica generale, simboleggiano il fatto che Rea non è più lo stesso del 2015; quando è sotto pressione sbaglia.

Non ne ha approfittato a dovere Tom Sykes, giunto terzo al traguardo e a pochi decimi dal compagno di squadra, che, dopo un venerdì difficile, è rimasto guardingo e costante durante tutta la gara. Ancora più lontano il resto della compagnia, capitanata dalla Bmw di un grande Jordi Torres che si piazza in quarta posizione.

Davide GiuglianoQuinto al traguardo e protagonista di un sabato “d’orgoglio” è stato Davide Giugliano, che si riscatta con un secondo posto in griglia di partenza e con la (sofferta) conquista della top-5 in gara. In top-10 anche un altro italiano, Lorenzo Savadori, il quale, al primo anno in Superbike, sta continuando un ottimo processo di crescita.

Per fermare Chaz? Forse serve la pioggia.

Con un Chaz Davies così, anche la domenica rischia di diventare un monologo rosso-britannico. Il primo maggio, però, molto probabilmente porterà la pioggia su Imola; questa evenienza potrebbe scompaginare tutto il puzzle.

Se il tempo dovesse tenere, con una temperatura accettabile e l’asfalto asciutto, sarebbe difficile non vedere Davies centrare la sua seconda doppietta della stagione. In caso di maltempo, invece, si ripartirebbe praticamente da zero, poichè nessun team ha i riferimenti per correre una “wet race“. Insomma, potrebbe succedere di tutto.

In ogni caso non farà parte della gara della domenica Sylvain Guintoli. Il francese, campione del mondo SBK con l’Aprilia nel 2014, ha sbattuto fortemente a terra dopo aver perso il controllo della sua Yamaha durante la superpole. Trasportato immediatamente in clinica mobile, si sospettano fratture multiple – si parla di anca – e diverse contusioni. Inutile dire che per lui il round di Imola finisce qui.

SE QUESTO ARTICOLO TI E’ PIACIUTO, SOSTIENI WILD ITALY CON UNA DONAZIONE!

Emanuele Di Baldo

Classe 1992, originario di Albano Laziale, consegue la maturità scientifica nel 2011 e nello stesso periodo inizia a collaborare con varie testate di livello locale. Sempre dal 2011 studia "Lettere Moderne" all'Università La Sapienza di Roma e diventa speaker ufficiale e blogger della web radio www.radioliberatutti.it, nella quale conduce un programma sportivo, a cadenza settimanale, dal nome "Sport 43". Dal 2013 scrive periodicamente per giornali cartacei come "VelletriOggi", "Il Corriere Tuscolano" e "Il Caffè dei Castelli Romani", con articoli che variano dalla cronaca all'attualità, dallo sport alla politica, passando per cultura e spettacolo. Appassionato, a volte maniacale, di sport, cinema, musica e motociclette, è cresciuto con la voglia di scrivere di ciò che più lo attira. VICEDIRETTORE DI WILD ITALY

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Shares