Kutso, Che Effetto Fa: l’evoluzione sonora della band di Matteo Gabbianelli
KuTso, Che Effetto Fa: fatalisti, sguaiati e pungenti ma con un sound tutto nuovo.
I KuTso tornano sulla scena con un nuovo disco dal titolo Che Effetto Fa e una nuova line up che vede, dei membri originali, solo il frontman Matteo Gabbianelli.
Il sound della band è parecchio cambiato dagli esordi. Il rock ha lasciato il posto a sonorità più elettroniche ricche di synth e un sapore più “pop”. Il tutto sempre abbinato a questi testi sarcastici, pungenti e, a tratti, fatalisti e disillusi.
Kutso, nuova formazione e nuovo sound.
Iniziamo dicendo che questo cambio di rotta non è male. Una vena elettronica (forse) era proprio quello di cui i Kutso avevano bisogno per dare voce alle loro storie ciniche e agrodolci; per quanto riguarda il cambio di line up la differenza non si nota troppo (almeno su disco), vedremo per quanto riguarda la parte live, soprattutto per quella spettacolare e visiva.
Che Effetto Fa è uno dei brani più fedeli al sound dei Kutso di una volta, arricchito con una spruzzatina di synth. Questo primo singolo estratto funziona molto, resta fresco e simpatico, soprattutto per quanto riguarda il testo che fa il punto sui cambiamenti negli uomini alla scoperta del “reggiseno” e la fine delle avventure giovanili.
Manzoni Alieni riscrive I Promessi Sposi in una chiave futuristica e dal sapore elettronico. Molto interessante la vena melodica e tutto l’arrangiamento delle tastiere che crea quell’atmosfera elettronica ed estremamente ballabile. La parte testuale è simpatica se vista nella prospettiva di una storia da altri mondi che rinuncia (quasi del tutto) alla parte sarcastica e irriverente.
Le Rose Morte è un pezzo contro l’elite e i circoli esclusivi. Qui torna prepotente la vena tagliente e pungente dei Kutso riproposta in una sorta di ska dai toni fukeggianti ed elettronici.
Un bel brano, che l’ascoltatore memorizza facilmente e che fa sorridere e riflettere.
Uno dei pezzi migliori del disco.
Il Segreto di Giulio è un pezzo dall’anima dance estremamente anni ’90 ed estremamente coatto. Per questo brano la band si avvale della collaborazione di Giulio Berruti.
Una guida per piacere alle donne e per essere fighi, mentre risuona in “sottofondo” questa dance tamarra; che altro si può chiedere di più a una canzone?
Un brano molto simpatico che apprezzeranno molto anche gli amanti della dance anni ‘90.
Nessuno Ti Minaccia è una sorta di ballad elettronica dai toni leggeri. Un brano dritto, niente di troppo strano, forse un po’ sottotono rispetto ad alcuni brani precedenti. Molto bello il solo di chitarra: ottima scelta sonora e compositiva.
Chiude il disco Giovani Speranze, un brano bello carico che riporta alla mente i Kutso delle origini. Un pezzo che fa riflettere sul futuro dei giovani in questa chiave rock dai toni sguaiati e disillusi. Forse sul finale Matteo Gabbianelli e i Kutso sono riusciti a trovare (più che nei brani precedenti) l’anello di congiunzione tra i dischi precedenti e questa nuova direzione della band.
Molte buone idee e tanta voglia di rimettersi in gioco.
Che Effetto Fa è un disco simpatico con parecchie buone idee, che porta in scena un sound e una voglia di (ri)mettersi in gioco tutti nuovi, ma senza snaturare l’essenza originale del progetto e, soprattutto, le tematiche e l’atteggiamento fatalista e agrodolce delle origini.
Molto interessante questa aggiunta di sintetizzatori e di quest’anima più danzereccia che non dispiace e, anzi, sembra funzionare molto e dare quel tocco in più che (forse) ai Kutso mancava. Una sorta di spintarella sonora e compositiva per essere ancora più originale nel mare magnum della musica “underground” del Bel Paese.
I Kutso in questa nuova veste funzionano abbastanza bene. Sono rimasti coerenti pur evolvendosi in un qualcosa di diverso e di innovativo, cosa non facile soprattutto per la loro prima vera evoluzione sonora.
Non tutti i brani funzionano, ma ci sono molte buone idee e parecchio materiale molto interessante che, sicuramente, darà il 100% nella parte live che, in fin dei conti, è quello che più importa nella vita di un artista.
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