L’omofobo Lo Cicero fuori dalla giunta Raggi
Se a Torino la neo Sindaca del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, nominava Marco Giusta, ex Presidente di Arcigay Torino, alle Pari Opportunità, Roma si accingeva ad avere un assessore omofobo in giunta.
Andrea Lo Cicero, ex rugbista, era pronto a prendere il ruolo di Assessore allo Sport, come già annunciato da Virginia Raggi, nuova sindaca di Roma.
Erano sfuggite però ai controlli del Movimento 5 Stelle alcune sue dichiarazioni omofobe risalenti al 2007, presenti nella sua autobiografia. “Robe da frocetti”, così parlando delle protezioni nel rugby che non includessero i paradenti. La frase però aveva suscitato l’indignazione del web e delle associazioni LGBT, tanto da portare lo stesso campione rugbista a chiedere scusa.
Scuse che però a poco erano servite e che avevano forse aggravato la posizione di Lo Cicero. ”Frocetti? – dichiarava in seconda battuta – E’ un intercalare che si usa tra compagni di squadra. Sfido chiunque a non aver usato in certi contesti termini del genere”. Come se usare frequentemente termini omofobi non provocasse discriminazione e isolamento sia nel mondo dello sport, che in qualsiasi contesto sociale. Da domandare a Lo Cicero se siano proprio queste frasi a limitare il coming out degli sportivi LGBT (Lesbiche, Gay, Bisex e Trans), quasi pari a zero, soprattutto in Italia.
Forse Lo Cicero si accingeva a diventare Assessore allo Sport senza valutare la questione LGBT? Probabilmente non era semplicemente pronto, complice anche un’evidente immaturità sui temi LGBT. A questo poi si aggiungevano delle frasi razziste. Lo scorso febbraio infatti Lo Cicero si era lasciato sfuggire un “zingari di merda” davanti alle telecamere.
Non aver continuato con la nomina di un personaggio del genere è sicuramente la scelta migliore per la Sindaca Raggi.
Omofobia e razzismo devono essere fuori dalla politica. Ancora di più dalla neo giunta romana, come dal mondo dello sport. Chiaro?