#RomaCinemaFest: Monogamish, l’insostenibile leggerezza della monogamia

Prendete una storia d’amore perfetta, di quelle piene di comprensione, di stabilità, di affetto. Di quelle fra giovani innamorati che decidono di sposarsi e di convivere, per dieci anni. Prendete la fine di questa storia d’amore, fatene un diario, annotate e cercate di capire il vostro dolore, le vostre sensazioni.

Forse ancora non basta. Prendete un artista geniale come Tao Ruspoli, eccezionale regista già apprezzato in diverse pellicole, e mettetelo a capo di un progetto iniziato alla fine di una relazione, e finito con l’inizio di un’altra.

Fonte: close-up.it
Fonte: close-up.it

Monogamish è esattamente questo: una ricerca, una dissezione di un dilemma. Gli uomini sono animali monogami o solo vagamente tali?

La pellicola è un viaggio attraverso realtà diverse, persone diverse, che ci portano ad un’unica, finale riflessione: i rapporti sentimentali sono un’eterna oscillazione tra l’erotismo della novità e la stabilità dei sentimenti. Peccare in uno dei due ambiti significa fondamentalmente vivere un rapporto immaturo, incompleto.

Questa oscillazione però non deve essere vista come un problema da risolvere, bensì un paradosso da affrontare, ognuno con i mezzi che ritiene più appropriati.

Siano essi una relazione poliamorosa, la scelta della monogamia per la vita, il camminare sul filo del rasoio del tradimento.

Parenti, amici di famiglia, psicoterapeuti e filosofi ci danno un’ampia panoramica sulla realtà poliedrica dei sentimenti e alla fine Ruspoli ci invita a dire la nostra, a prendere il suo prodotto provocatorio in modo critico, a non appiattirsi su quella che sembra l’unica via già battuta da millenni dall’umanità e che risulta essere solo la più politicamente corretta.

Regia, montaggio e fotografia stupefacenti per questo lungometraggio; riescono ad appassionare tanto quanto se non più di un film vero e proprio e lo fanno con grazia, eleganza ed ironia.

Si nota il coinvolgimento emotivo che rende un’opera grande, e si affronta la fine della pellicola quasi con dispiacere.

Vi consiglio di lasciarvi provocare da quest’opera straordinaria, di vederlo con amici, partner e discuterne a fondo.

Monogamish commuove lasciando un sorriso sulle labbra, esattamente come quando si chiude l’ultima ferita di un amore, e si ha la forza splendente di amare ancora.

SE QUESTO ARTICOLO TI E’ PIACIUTO, SOSTIENI WILD ITALY CON UNA DONAZIONE!

 

Giorgia Roselli

Studentessa di Medicina a Tor Vergata, unisce all'amore per la Scienza, quello per l'Arte. Fin da piccola ama la letteratura, la poesia, le arti visive ed il cinema, fornendo con piacere il suo parere da appassionata su questi temi. COLLABORATRICE SEZIONE CINEMA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Shares