NBA, la fine della trade deadline. Quale squadra ha fatto i migliori colpi?

Trade deadline è il termine che si usa per definire la linea di chiusura degli scambi dei giocatori NBA. Negli anni scorsi si è assistito a diversi colpi di scena e questa finestra di mercato ha sicuramente regalato qualche movimento interessante dell’ultimo secondo. Tanti gli atleti che hanno cambiato casacca (Griffin e Thomas su tutti) ma tanti anche quelli che sono rimasti nella stessa società nonostante i numerosi rumors (Belinelli e DeAndre Jordan).

Eastern Conference

Andando ad analizzare la Eastern conference notiamo subito lo spostamento di uno dei giocatori più famosi dell’intera lega. Blake Griffin, infatti, passa ai Detroit Pistons e chiude di fatto la sua avventura con i Los Angeles Clippers. Uno scambio che ha lasciato perplesse molte persone, dato che con questo movimento la squadra di Doc Rivers dovrà aprire un nuovo ciclo. I Pistons si sono privati di Harris, Bradley e Marjanovic ma non sembrano accusare il colpo dato che hanno totalizzato, dall’arrivo dell’ala grande, 5 vittorie consecutive e sono vicinissimi all’ottava piazza ad Est.

I Cavs sono la squadra che si è più mossa nelle ultime ore della trade deadline. Tanti gli scambi per la franchigia di Gilbert che ha ceduto Thomas ai Lakers, Wade ai Miami, Crowder e Rose a Utah e infine Shumpert a Sacramento. In cambio, però, la squadra di LeBron ha rivoluzionato completamente il suo roster portando in Ohio George Hill, Rodney Hood, Jordan Clarkson e Larry Nance Jr.

Un altro importante movimento è sicuramente stato la firma di Greg Monroe con i Boston Celtics. Il lungo, ex Milwaukee, ha avuto fin dall’inizio dell’anno delle grosse difficoltà non trovando spazio ai Bucks e finendo a Phoenix. In Arizona, però, il giocatore non è stato convincente ed è stato rilasciato dopo appena 20 partite disputate. Monroe andrà ad affiancare Al Horford e dovrà fin da subito dare manforte sotto le plance. Ultimo acquisto degno di nota è quello fatto dai Knicks che si sono aggiudicati le prestazioni di Mudiay, ex play dei Nuggets che aveva incominciato a perdere minutaggio nelle rotazioni.

Western Conference

I Clippers hanno perso Griffin e dovranno aprire un nuovo ciclo ma sono riusciti a tenere, e rinnovare, Lou Williams uno dei giocatori più ricercati degli ultimi mesi. Il contratto è di 3 anni e vedrà Lou incassare ben 24 milioni di dollari. Unico problema? Non essere riusciti a scambiare DeAndre Jordan.

Approda per la prima volta ad Ovest da quando è in NBA, Nikola Mirotic che aiuterà da qua in avanti i Pelicans a sopperire l’infortunio di Cousins. Il lungo spagnolo era stato in rottura con la dirigenza e con Portis fin dall’inizio dell’anno e dopo diverse discussioni è riuscito a cambiare squadra. Isaiah Thomas, come detto in precedenza, si trasferisce in California ma lo scambio non convince del tutto data la condizione fisica del giocatore. I Lakers avranno, però, 46.9 milioni di Cap space questa estate (dato che i contratti di Thomas e Frye scadranno alla fine della stagione) e potranno muoversi su giocatori del calibro di LeBron James o Paul George. Ultima mossa di mercato è stata fatta dai Suns i quali hanno scambiato la scelta del secondo round del 2018 per arrivare a Elfrid Payton.

Gli scambi falliti

Molti sono i giocatori che, nonostante le numerosi voci di mercato degli ultimi giorni, sono rimasti nella stessa squadra. Sulla bocca di tutti spuntano i nomi di Williams e di Jordan che i Clippers, dopo la cessione di Griffin, sembravano intenzionati a cedere (più il secondo che il primo). Eppure così non è stato e ora Los Angeles dovrà ripartire cercando di risolvere il prima possibile la situazione di DeAndre.

Un altro giocatore sicuro della sua partenza era il nostro Marco Belinelli, il quale ai microfoni aveva dichiarato che avrebbe vestito alla fine della trade deadline una nuova casacca. Ma alla fine gli Hawks non sono riusciti a trovare una controparte soddisfacente e Marco è rimasto ad Atlanta. Ultimo atleta stato sulla bocca di tutti in questi ultimi giorni è stato Tyreke Evans che ha sicuramente colpito in positivo i general manager della NBA con le sue prestazioni. Alla fine però anche lui non è partito da Memphis dato che la franchigia ha fatto di tutto per trattenerlo.

 

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Sergio Pannocchia

Diplomato al Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana” (maturità scientifica) di Roma, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’università Roma Tre. È da sempre appassionato di sport e in particolar modo di Basket. Segue da anni il campionato della NBA con particolare interesse per i San Antonio Spurs. Ha collaborato come redattore e video maker con i siti Basketlive e Basketitaly pubblicando diversi articoli. Ha inoltre svolto attività di collaborazione sul canale youtube Roma Breaking Videos. Attualmente è l’addetto stampa della società romana Smit Roma Centro. VICE CAPOSERVIZIO SPORT

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