Osservatorio Birra: “Dal 2015 al 2017 aumento occupazione del 5%”
Birra, tra innovazione e opportunità lavorativa. La nuova ricerca dell’Osservatorio Birra (promosso da Fondazione Birra Moretti), dopo aver raccontato come nel 2015 si siano registrate vendite della bevanda per oltre 6 miliardi di euro, parla anche dei risvolti occupazionali. Dal 2015 al 2017, infatti, gli occupati del comparto sono aumentati del 5% (+4.400 unità). Un dato che è più del doppio se si confronta con l’andamento medio nazionale che ha visto l’occupazione crescere di circa il +2%.
Un’occupazione quindi concreta, stabile e, soprattutto, duratura. “Grazie alla solidità strutturale del comparto e a un trend di crescita costante negli ultimi anni – scrive l’Osservatorio – il settore è sempre più attrattivo, soprattutto per i giovani, che riconoscono nella industry della birra un’opportunità professionale reale e concreta. Una prima conferma arriva dall’anzianità dei dipendenti: in un mondo del lavoro fatto di carriere discontinue e di lavoro a tempo determinato, il 50% delle persone sono assunte da più di 10 anni. E un altro 33% è in azienda da almeno 5 anni. Inoltre, dei 3,49 miliardi di euro di valore aggiunto creato dal comparto, il 71% (2,47 miliardi di euro) viene destinato alla remunerazione lorda dei lavoratori, sostenendo così l’economia familiare”.
La birra, quindi, è il settore dove nulla si può dare per scontato. Neanche quando si parla di ingredienti e preparazione. “Si potrebbe pensare – si legge nel documento -, e molti lo fanno, che la qualità sia alla portata di tutti. Ma la realtà è ben diversa. Interrogati su questo tema caldo, secondo i protagonisti della filiera per trovare lavoro nella birra bisogna, prima di tutto, conoscere bene il prodotto (18%) e la industry (5%). Molto richieste anche qualità manageriali (11%) – e da imprenditore (8%) – e di formazione del personale (14%), a conferma di un settore spesso giovane e dinamico, che ha visto nascere molte nuove imprese e modi di interpretazione la distribuzione e vendita del prodotto. Non a caso tra le altre parole d’ordine troviamo specializzazione (9%) e learning agility (8%)”.
Ma quali sono i profili più richiesti? La ricerca Althesys/Fondazione Birra Moretti ha individuato le professionalità che, nella filiera della birra, oggi vanno per la maggiore: