Rio 2016: riviviamo le medaglie del ciclismo

Il 21 Agosto 2016 si sono concluse le Olimpiadi, nella splendida cornice di Rio de Janeiro in Brasile. Tra le discipline presenti, tante sono state le gare legate al ciclismo, che come sempre, hanno regalato emozioni; dall’oro del belga Greg Van Avermaet, alla delusione azzurra per la caduta di Nibali, passando per le gioie di Cancellara, nella gara a cronometro, e di Elia Viviani. Ripercorriamo insieme le più belle medaglie del ciclismo delle Olimpiadi di Rio 2016.

LA VITTORIA DEL BELGIO E LA DISPERAZIONE DI NIBALI.

Il 5 Agosto si corre la prova di ciclismo su strada. Tra i favoriti della viglia c’è Vincenzo Nibali che, dopo aver vinto Giro d’Italia e corso il Tour de France, in preparazione all’evento è voglioso di riportare la medaglia d’oro in Italia, dove manca dal 2004 quando ad Atene trionfò Paolo Bettini.Rio 2016 Nibali

Nel percorso della durata di 237 chilometri, la squadra allenata da Davide Cassani è una di quelle che si muove con più intelligenza; sin dall’inizio sono in testa al gruppo gli azzurri De Marchi e Caruso. Proprio il siciliano svolge ottimamente il ruolo da gregario, “creando” la strada per i suoi compagni Aru e Nibali, che si portano in testa. Alla lunga, gli unici che rimangono attaccati alle punte di diamante del team italiano sono il colombiano Henao e Majka, con il primo che appare il più informa insieme allo stesso Nibali. A 11 chilometri dalla fine, però, la corsa cambia definitivamente.

L’ultima parte del tracciato presenta una pericolosa e ripida discesa, che ha già provocato il ritiro di Ritchie Porte. Proprio in quel punto è costretto a dire addio all’oro Vincenzo Nibali, che cade incredibilmente insieme a Henao. Il siciliano si frattura la clavicola: i tempi di recupero sono ancora da stabilire. Nibali, al rientro in Italia, ha dovuto subire anche un’operazione,

A sfruttare il ritiro dei due uomini di testa sono stati il belga Van Avermaet e il danese Fulgsang, che si sono portati all’inseguimento di Majka. Van Avermaet scatta e si porta al comando a 100 metri alla conclusione, conquistando una storica medaglia d’oro; Il Belgio non vinceva una medaglia pesante alle Olimpiadi da Helsinki 1952. L’argento va a Fulgsang, il bronzo a Majka. Per l’Italia rimane, purtroppo, solo il rimpianto per un grande Vincenzo Nibali.

Elisa-Longo-Borghini-rio-2016IL BRONZO DI ELISA LONGO BORGHINI.

Il giorno dopo la delusione per la mancata medaglia di Nibali, l’Italia ha potuto gioire per il bronzo conquistato da Elisa Longo Borghini. La gara di ciclismo su strada femminile ha vissuto, però, momenti di tensione forse ancora maggiori rispetto a quella maschile. L’olandese Annemiek Van Vleuten infatti, al comando della corsa fino al momento della caduta, percorrendo la discesa si è ribaltata con la sua bici, andando a sbattere violentemente con la schiena sulle protezioni che delimitavano il percorso. La trentatreenne è stata trasportata immediatamente in ospedale, dal quale, pochi giorni dopo, è stata dimessa, fortunatamente senza conseguenze.

Dopo l’incidente, al comando della gara balza la statunitense Mara Abbott seguita dalla Longo Borghini, con l’olandese Van der Breggen e la svedese Johansson ad inseguire. Proprio quest’ultime due a 400 metri dalla fine si portano in testa, con Longo Borghini che, fino all’ultimo, prova a stare al passo. Abbott, invece, si stacca, non riuscendo a mantenere la loro stessa andatura.

La corsa viene decisa allo sprint, con Van der Breggen che arriva prima sulla linea del traguardo, superando Johansson, che si prende la medaglia d’argento. Un bronzo bellissimo, invece, è quello conquistato da Elisa Longo Borghini, prima medaglia italiana nel ciclismo a queste Olimpiadi.

KENNY ARMSTRONG E FABIAN CANCELLARA REGINA E RE DELLA CRONOMETRO.

La cronometro femminile ha visto trionfare l’americana Kenny Armstrong, iridata olimpica per la terza volta consecutiva dopo i successi di Londra e Pechino. La medaglia d’argento va alla russa Olga Zabelinskaja, mentre sul gradino più basso del podio finisce Van der Breggen, che conquista la sua seconda medaglia. Elisa Longo Borghini arriva quinta, al termine di una gara che l’aveva vista anche in testa.

Nella cronometro maschile l’Italia si conferma sfortunata. La sera prima della gara, infatti, un problema all’intestino ha messo in precarie condizioni fisiche Damiano Caruso, autore di un’ottima corsa nella prova in linea. Il siciliano ha voluto comunque correre, chiudendo con il ventisettesimo tempo.
La gara ha visto trionfare, dopo una fantastica rimonta, Fabian Cancellara, che ha bissato il successo conquistato a Pechino 2008. Medaglia d’argento a Tom Doumolin, mentre il bronzo va al vincitore del Tour de France, Chris Froome.

L’IMPRESA DI ELIA VIVIANI.viviani-rio-2016

Il 15 Agosto si è corsa, infine, la prova individuale maschile su pista. A vincere, come tutti ricorderanno, è stato Elia Viviani, al termine di una gara che l’ha visto anche protagonista di una caduta dopo un contatto con Cavendish. Proprio quest’incidente ha reso la corsa ancor più storica, poiché Viviani ha conquistando l’oro grazie alla rimonta. Il veronese ha riportato in Italia una medaglia che mancava da Atlanta 96, quando a trionfare fu Andrea Collinelli.

Per Viviani una grande vittoria dopo la delusione a Londra 2012 , quando a pochi giri dal termine era in testa, prima di essere superato da Cavendish che conquistò l’oro. Proprio il britannico è stato l’ultimo ad arrendersi a Rio 2016, conquistando l’argento; la medaglia di bronzo finisce al danese Hansen. Ora, dopo la grande gioia, Elia Viviani è proiettato al Mondiale, che si disputerà in Qatar ad ottobre, con un percorso adatto alle sue caratteristiche.

I PROSSIMI IMPEGNI DEL CICLISMO.

Chiusa l’esperienza di Rio 2016, il ciclismo non si ferma. E’ in corso in questi giorni, infatti, la Vuelta in Spagna, che nel 2015 vide vincitore Fabio Aru. Il sardo, però, quest’anno non potrà difendere il titolo, poichè ha rinunciato per preparare al meglio il Mondiale di ottobre.

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Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Appassionato di sport, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online. COLLABORATORE SEZIONE SPORT

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