Risparmio: sei un Millennial? Fai fruttare i tuoi 100€ al mese con un’app
Università, laurea e primi lavori caratterizzano la fascia di età tra i venti e i trent’anni.
Se sei già verso i 24 anni è probabile che tu abbia iniziato o starai per iniziare a provare l’ebbrezza del primo stipendio. Certo, visti i tempi che corrono ed essendo la prima occupazione, lo stipendio sarà alquanto contenuto, però inizia a generare una certa indipendenza finanziaria, che porta con sé una prima necessità di risparmio.

L’idea di investire parte dei propri soldi accumulati o del proprio stipendio, oltre ad apparire come difficile da attuare, spesso non viene presa in considerazione, soprattutto perché obiettivi come la pensione o l’acquisto di una casa sembrano ancora molto lontani. Alla fine si preferisce rimandare tali decisioni. La scusa è sempre la stessa: “tanto c’è tempo”. Ma proprio perché c’è tempo, bisogna sfruttarlo e iniziare a investire il prima possibile.
Per esempio se all’età di 25 anni si iniziassero un risparmio 1.200 euro all’anno (100 euro al mese), ipotizzando un ritorno medio annuo del 6%, (che è un’ipotesi conservativa se si pensa che i ritorni azionari negli ultimi trent’anni sono superiori al 9% annuo) a 65 anni si avranno da parte 185.714 euro.
Ma, supponiamo che si ritardi lo stesso investimento di dieci anni – ovvero al 35esimo anno di età – a 65 anni avremo 94.870 euro ovvero circa il 50% in meno rispetto al primo caso.
I vent’anni sono gli anni d’oro per iniziare a investire, pensando al proprio futuro. E se non si vuole pensare subito alla pensione (anche se andrebbe fatto!), si può iniziare a investire con lo scopo di mettere da parte del denaro per affrontare le emergenze o anche per pagarsi una bella vacanza.
Questo è il momento in cui si ha maggior controllo sulle proprie finanze di quanto se ne avrà in futuro quando si dovrà pensare all’acquisto di una casa, alle spese della famiglia, alla pensione. Infatti, pensando adesso alle incombenze future ci si porta avanti in modo tale da affrontarle preparati.
A questo proposito, e nel caso in cui ci si avvicinasse per la prima volta nel mondo degli investimenti, sappiate che esiste Gimme5 , app gratuita che ti permette di investire in fondi comuni a partire da 5 euro, il costo di un un gratta e vinci.
Per l’app, non è previsto alcun costo di attivazione e nessun obbligo di versamento: è come un Piano di Accumulo di Capitale ma più libero e flessibile.
Grazie all’app si possono controllare gli sprechi di denaro, spesso quotidiani, trasformandoli in investimenti, senza dover aspettare di avere cifre elevate a disposizione.
Ma come fare per iniziare ad investire? Prima di tutto bisogna decidere quale percentuale del proprio stipendio si vuole investire. L’ammontare varierà se si hanno 22 o 30 anni per esempio. Nel primo caso l’essenziale è iniziare.
Come? Ad esempio, individuando tutti gli “sprechi” di denaro che si possono evitare, ed utilizzandoli per investire. Non servono cifre astronomiche, che siano 100 o 10 euro al mese l’importante è iniziare il prima possibile.
Nel secondo caso, nell’ipotesi in cui a 30 anni si abbia già un lavoro più stabile e remunerativo, si può pensare di stanziare una cifra più significativa. Se non si ha la disponibilità immediata del capitale, l’attivazione di un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) diventa ideale perché offre il vantaggio di un risparmio fisso e sistematico.

È altresì molto importante fissare degli obiettivi per i propri investimenti, per capire quando si vorranno vedere i risultati, o, detto in altro modo, quando si avrà bisogno di utilizzare la somma risparmiata e investita.
Se per esempio preferiamo avere a disposizione liquidità in breve tempo conviene prendere in considerazione prodotti come BOT, Titoli di Stato a breve scadenza o ancora meglio fondi comuni d’investimento a breve termine. Se l’orizzonte temporale è più lungo, i fondi che investono anche sui mercati azionari sono preferibili.
Quando si investe a questa età si può osare un po’ di più. Questo non significa andare alla ricerca di prodotti complessi, o assumere rischi inutili, ma semplicemente prendere in considerazione prodotti con una maggior percentuale di azioni rispetto alle obbligazioni, poco costosi e accessibili anche con piccole somme, come alcuni fondi comuni d’investimento.
Il grande vantaggio è dato dal fatto che, potendo acquistare un fondo online si evitano i costi legati all’investimento dati dalla consulenza e avendo a disposizione un arco temporale d’investimento molto lungo c’è la possibilità di aumentare significativamente i rendimenti.
Una ricerca condotta da Alpha Consumer Blogger mostra che due investitori su dieci, tra i venti e i trent’anni, investono il proprio denaro in fondi monetari. Questa scelta è quasi equivalente a tenere i propri soldi nel freezer. Essere troppo prudenti a questa età – specialmente se si investe con obiettivi di lungo periodo – può non essere la strada migliore. Ma tutto dipende da quale obiettivo caratterizza i propri investimenti. L’importante è avere la capacità di pianificare i propri obiettivi e di investire consapevolmente.