SBK, le 8 vittorie record di Sykes a Donington
Quella tra Tom Sykes e il circuito britannico di Donington Park è una vera e propria storia d’amore. Con la straordinaria doppietta messa a segno lo scorso fine settimana, il pilota inglese, campione del mondo Superbike 2013, batte il record assoluto di vittorie consecutive su un singolo tracciato, salendo a quota otto. Nessuno come lui nella storia delle derivate di serie.
Mondiale Riaperto? E’ presto e prematuro per dirlo. Jonathan Rea è avanti ancora di 56 punti, e alla lotta, nonostante le ultime prove non brillantissime, s’iscrive anche Chaz Davies, che ora è relegato a 6 lunghezze da Sykes. In ogni caso Tom è in una striscia aperta di 3 vittorie nelle ultime 4 gare, e tutto ciò poteva essere en plein, se solo la pioggia non l’avesse fermato nella seconda gara della Malesia. Ma quello che più conta, per adesso, è che nel weekend di Donington Park 2016 si è scritto un pezzo di storia, difficilmente cancellabile a breve. Magari, chissà, sarà proprio lo stesso Sykes a riscriverla l’anno prossimo, ancora una volta nella sua Donington.
Dal 2013 al 2016… A Donington esiste solo Sykes!
2013. Tutto cominciò nell’anno del mondiale, nell’anno in cui la Kawasaki tornò a vincere un titolo dopo 20 anni. Il merito è stato, oltre che della moto, anche e soprattutto di Tom Sykes, bravo a cucirsi addosso la nuova Ninja Zx-10r, che ancora oggi domina il massimo campionato delle derivate di serie.
Nel 2013 Sykes dominò sia in Gara-1 che in Gara-2, mettendosi alle spalle i principali avversari in campionato, come Marco Melandri, Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Con quella doppietta Tom conquistò il secondo posto provvisorio in classifica generale, subito dietro al francese Guintoli; da lì cominciò una rimonta incredibile, che lo portò prima a prendersi la testa del campionato sul circuito tedesco del Nurburgring, e poi a vincere il titolo in Spagna, durante l’ultimo round da Jerez de la Frontera. Donington fu la rampa di lancio.
2014. L’anno successivo fu amarissimo per Sykes, che si vide soffiare il mondiale all’ultima gara da Sylvain Guintoli, in una sorta di rivincita del 2013. Per Tom il 2014 è stato l’anno della conferma mancata e dei litigi nei box con il compagno di squadra Loris Baz, poi passato in MotoGP.
A Donington Park, però, la legge del più forte risponde sempre al nome di Tom Sykes, che – con il numero 1 sulla carena – si prende la doppietta battendo proprio il “tanto odiato” compagno di squadra francese. Due gare quasi in fotocopia, con gli avversari che si rendono conto dell’impressionante imbattibilità del binomio Sykes-Kawasaki sul bellissimo circuito inglese.
2015. Per Tom l’anno scorso è stato il più difficile da quando è in Kawasaki. Nel 2015 approda in verde, infatti, Jonathan Rea, attuale dominatore della categoria, che in un colpo solo si prende prima guida, mondiale e occhi della critica. Dopo la difficile convivenza con Baz, un’altra “prima donna” non era proprio il massimo per il pilota di Huddersfield.
Nonostante l’annata difficile, nella quale non è mai stato veramente in lotta per il campionato, Sykes scrive le pagina più belle della sua stagione – guarda caso – proprio sul circuito di casa, in quella sua Donington Park che non lo tradisce mai. Un’altra doppietta che lo vede battere di rabbia e di grinta, stavolta, per ben due volte il compagno di squadra Rea, futuro campione del mondo.
2016. E veniamo ai giorni nostri. Domenica scorsa Tom Sykes ha stampato il record di 8 vittorie consecutive su un unico tracciato, battendo in questa particolare classifica, tra gli altri, anche il re Carl Fogarty, storico fuoriclasse della Superbike.
Tom sale così a 4 vittorie stagionali, una in meno del suo compagno di squadra; Rea, d’altro canto, porta a casa gli ennesimi podi della stagione (nel 2016 ha sempre centrato almeno il terzo posto), confermando di essere il pilota più continuo e spaventosamente freddo della Superbike. Brutte notizie invece per Ducati, che, alla vigilia del round “di casa” di San Marino, registra un altro fine settimana non esaltante, se si hanno ambizioni iridate.
Ora, come detto, testa a Misano. Con un Sykes in più.
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