Thor Ragnarok, il dio del tuono contro la distruzione totale

Thor Ragnarok hulkDopo essere stato bandito sulla Terra, aver dimostrato di essere degno di impugnare il martello Mjolnir ed aver fermato gli Elfi Oscuri, il dio del tuono Thor è pronto per una nuova avventura. Ora il figlio di Odino torna in Thor Ragnarok.

In questa nuova avventura il biondo dio dovrà tentare di impedire il Ragnarok, ovvero la distruzione di Asgard. Ad interpretare Thor è ancora una volta Chris Hemsworth, al cui fianco ritroviamo Tom Hiddleston nei panni di Loki, Idris Elba in quelli di Heimdall, Mark Ruffallo è ancora una volta il gigante verde Hulk ed Antony Hopkins il padre degli dei Odino. A loro si aggiungono Cate Blanchett, Jeff Goldblum, Tessa Thompson e Karl Urban.

L’inizio della fine

Alla fine di Dark World veniva svelato come Loki, con le sembianze di Odino, governi su Asgard. Il dio degli inganni ha quindi preso il posto del padre degli dei sul trono. Un’azione che ha come conseguenza il ritorno della dea della morte Hela. Il suo scopo è prendersi Asgard e vendicarsi di Odino. Nel tentativo di fermarla Thor e Loki si ritrovano sul pianeta Sakaar, un mondo governato dall’eccentrico Gran Maestro. Qui il dio del tuono è costretto a combattere come gladiatore contro il campione dell’arena, che si rivelerà essere una vecchia conoscenza. Riuscirà Thor a fuggire da Sakaar, tornare ad Asgard e fermare Hela ed il Ragnarok?

Dal fumetto al cinema

Dopo i primi due non esaltanti capitoli il dio del tuono asgardiano torna al cinema. E lo fa prendendo liberamente spunto da due saghe fumettistiche molto note ed amate. La prima serie in questione è appunto Ragnarok. Come nel fumetto, anche nel film Thor dovrà affrontare la distruzione di Asgard e cercare di prevenirla. Ma dalla saga fumettistica la pellicola riprende solo l’evento della distruzione del mondo degli dei norreni, stravolgendone completamente lo svolgimento.

Thor Ragnarok marvel 2017L’altra saga è Planet Hulk, dove troviamo il gigante verde in versione gladiatore sul pianeta Sakaar. Proprio da questo ciclo narrativo il film pesca a piene mani, citandone i momenti più significativi ma con grandi modifiche. A partire dal fatto che nel fumetto Hulk ci giunge perché esiliato dalla Terra dagli Illuminati (Iron Man, Freccia Verde, Dottor Strange, Mr Fantastic), mentre nel film vi giunge perché il quinjet con cui si congeda dagli Avengers, alla fine di Age of Ultron, finisce in un buco nero che lo fa atterrare sul pianeta alieno.

Differenze che non dovrebbero stupire o far arrabbiare i fan del fumetto, visto che sin da subito le storie narrate nei due media seguono diverse linee temporali. E che obiettivamente sono l’ultimo dei problemi di Thor Ragnarok.

Come nei due capitoli precedenti, il problema principale risulta essere la sceneggiatura scritta a sei mani da Eric Pearson, Craig Kyle e Christopher Yost. Ciò che non funziona nella storia scritta dai tre sceneggiatori è la sua costante comicità, spesso fuori luogo.

Cinepanettone versione Marvel

Sin dal primo Iron Man, film che ha dato il via al Marvel Cinematic Universe, l’ironia è sempre stata parte integrante e ben presente nelle pellicole con protagonisti i supereroi della Casa delle Idee. Una comicità che in un primo momento era spesso fuori luogo e troppo ingombrante, ma che con il tempo sembrava aver trovato una giusta dimensione. Esempio perfetto da questo punto di vista è Guardiani della Galassia.

Thor Ragnarok helaNon fanno eccezione ovviamente i film dedicati a Thor. Sin dalla prima pellicola il filone dedicato al dio norreno ha fatto della comicità una delle sue caratteristiche principali. Il problema è che la cosa è andata sfuggendo di mano. Thor Ragnarok è ne è la prova lampante.

Il terzo film dedicato al dio del tuono risulta essere più una commedia che un cinecomic. Praticamente 130 minuti senza interruzione di battute e sketch comici. Che si faranno ridere, ma che risultano spesso fuori luogo e veramente troppi. Da un cinecomic ci si aspetterebbe più di qualche battuta. Sostanzialmente un action comedy con sfondo familiare.

Ed è un peccato, perché nonostante la sceneggiatura sia tutt’altro che solida e la storia prevedibile e a tratti lenta, riesce nonostante tutto ad intrattenere e divertire lo spettatore, il quale resterà soddisfatto degli scontri presenti nel film. Da gustare lo scontro tra Thor e Hulk nell’arena, mentre ci si si sarebbe aspettati di più di quello tra Thor ed Hela. Ma vedere il dio del tuono finalmente padroneggiare il suo potere fa dimenticare tutti i problemi della pellicola.

Viaggio di formazione (galattico)

Come il primo capitolo, anche Thor Ragnarok racconta un viaggio di formazione, maturazione e consapevolezza. Qui il protagonista ormai più che degno di impugnare Mjolnir, combatte senza sosta le forze del male. Ma ancora non riesce a vedere il quadro nella sua interezza e per questo non capisce totalmente cosa stia accadendo.

Assistiamo così ad un nuovo forzato esilio, in un mondo che lo mette alla prova sia spiritualmente che fisicamente. Ma che gli permetterà di trovare nuovi alleati e di prepararlo a ciò che lo aspetta. Sakaar è un pianeta discarica dove esistono prede e predatori e in cui per sopravvivere si deve lottare. Un nuovo mondo ed una nuova lotta che gli aprirà gli occhi su cosa è Asgard e il suo ruolo.

Thor RagnarokAncora una volta Thor dovrà affrontare un’antica forza che vuole distruggere tutto. E ad aiutarlo avrà al suo fianco nuovi amici e vecchie conoscenze. Niente di nuovo sul fronte della trama, ma che ha in Cate Blanchett e nella sua implacabile e furente Hela una marcia in più rispetto a Malekith.

Un film Thor Ragnarok in cui verranno svelate verità nascoste e che vedranno i personaggi in scena combattere senza sosta ed affrontare i propri demoni. A fare da sfondo una scenografia ed una fotografia degne di nota ed una colonna sonora anni ’80 sopportata dall’adrenalinica Immigrant song dei Led Zeppelin.

Thor Ragnarok piacerà ai fan dell’universo cinematografico Marvel, che avranno 130 minuti di risate e combattimenti. Film perfetto per il pubblico più giovane. Farà storce il naso e deluderà tutti gli altri. Come sempre non alzatevi prima della fine dei titoli di coda, vi aspettano ben due scene extra.

Thor Ragnarok sarà al cinema da mercoledì 25 ottobre distribuito da Walt Disney Studios.

 

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Emanuele Bianchi

Appassionato di cinema, fotografia, teatro e musica sin da piccolo decide di farne il suo lavoro. Miyazakiano convinto, tanto da incentrare la sua tesi sul suo cinema, e divoratore di anime tanto da volere Eikichi Onizuka come professore al liceo, è uno Jedi come suo padre prima di lui e “nato pronto” e sì, anche un inguaribile nerd (pollice verso per coloro che non colgono le citazioni). Laureato in cinema presso il DAMS di Roma 3 e diplomato in fotografia presso il CST, inizia a collaborare (e tutt'ora collabora) come critico di cinema e fotografo di concerti con varie webzine di cui da subito ha sposato il progetto con entusiasmo. Giornalista pubblicista iscritto all'albo. Sempre in movimento, perennemente in ritardo. CAPOSERVIZIO CINEMA

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