Turatevi il naso e guardate AnnoZero

Scandaloso, sconvolgente, ributtante, tragico, impressionante, rovinoso, sconcertante, scioccante, grave. Con una trafila di aggettivi non si riesce a rappresentare o esprimere il sentimento di chi ieri sera (20 maggio ndr) ha avuto modo di seguire AnnoZero. Il programma di Michele Santoro si è occupato nuovamente di clero e pederastia. Il recente annuncio di conclusione del rapporto fra Santoro e la RAI pare avere sbloccato un freno nel conduttore che porta in scena una trasmissione aberrante.  L’ennesimo linciaggio mediatico. Il quadro risultante è di un Vaticano corrotto e perverso. Un’omertà dilagante, una Corleone della fede. Uno stato basato sull’ipocrisia, sulla menzogna e sulla violenza. Una crudeltà viscerale perpetrata da preti e sacerdoti – classe da secoli fondamentale nelle società mondiali – sui bambini. La violazione dell’innocenza e della purezza da parte di chi questi valori dovrebbe sostenere, instillare e professare.

Ciò che indigna non è solo il fatto in se, quanto l’insabbiamento e la negazione che per decenni la Chiesa ha continuato in sordina a praticare. L a trasmissione di Santoro non è equa e sarebbe ipocrita ammetterlo. E’ possibile che questo sia l’unico modo per avere conoscenza dei fatti? “Facciamo di necessità virtù”. Prendiamo una trasmissione unilaterale, costruita in modo fazioso, con fine fazioso. Poniamola a trattare un tema che altrimenti non si sentirebbe. Cosa emerge?  Una notizia. Nel bene o nel male Santoro diffonde notizie e pone questioni.  Modus operandi criticabile. Le denuncie e le testimonianze di uomini e donne che ancora adesso piangono, si curano e soffrono per abusi subiti oltre vent’anni fa, sono lancinanti. Non è fazioso trasmetterle, è sacrosanto.

Se in uno Stato teoricamente laico, per essere laici si deve passare per laicisti (scusate il gioco di parole), diventa impossibile trattare certi punti. La Chiesa è un potere talmente logorante da non poter essere, quasi per natura, sindacato. E’ però un potere fallibile. E’ fallito. Tutto il mondo dibatte da mesi sulle prove della disfatta del Vaticano. Alcuni, addirittura, chiedono le dimissioni del Papa. Siamo passati dall’infallibilità papale (peraltro sancita nel 1870, roba recente), alla possibilità di far dimettere un pontefice per  vox populi. La confusione e il disordine dei fatti rendono incomprensibile la vicenda. Paradossalmente ci si trova a chiedere le dimissioni del pontefice che, fino ad ora, si è speso maggiormente contro la pederastia,  celebrando al contempo la santificazione del suo predecessore che per decenni ha permesso l’occultamento delle violenze e delle oscenità. Il fu Joseph Ratzinger, da Prefetto della congregazione della fede, si è mosso come era solito negli ambienti: ha nascosto tutto. Sarebbe poco astuto credere che eletto al Soglio di Pietro abbia subito un cambiamento radicale. Il motivo è che i tempi sono evoluti drasticamente e in modo precipitoso. Benedetto XVI ha visto esplodere sotto il suo pontificato uno scandalo vergognoso e incontrollabile, cui si deve porre rimedio. E lui ne è direttamente coinvolto.

Una situazione paradossale, che stimola la discussione in tutto il mondo. Eccetto un posto, l’Italia. Nello Stato dove “risiede” il Vaticano è severamente vietato parlare del Vaticano. Sembra una frase da vignetta satirica, purtroppo. Un sacerdote inchiodato ad una sedia, con un riflettore puntato, che cerca di barcamenarsi in scuse, contraddizioni e specificazioni nel vano tentativo di salvare il poco di onore che al clero è rimasto. Poveraccio, si trova in una situazione estremamente scomoda. Sicuramente anche lui è un uomo, anche lui s’indigna come possiamo fare noi, ma sente il dovere di difendere un’istituzione che anche presenta qualche aspetto positivo. Marginale, ma esiste. Non nego un anticlericalismo poco latente, ma per esperienza personale sono portato a credere che vi siano, nella Chiesa, delle opere e delle persone positive. Il problema attuale è un altro, si tratta di reinterpretare il ruolo della religione e del Vaticano nei tempi attuali. L’individualità che il web e i vari social network hanno creato nella comunità mondiale, ha messo fine al presupposto necessario affinché la Chiesa esista così come la conosciamo.

Un tempo il Papa era possessore del potere Spirituale, non solo nominalmente. La sua parola aveva una forza morale tangibile. Faceva in modo che le tante piccole comunità, indipendenti e sconosciute l’una all’altra, potessero condividere un percorso civile comune. Il prezzo pagato per questo “aiuto” è stato un’osmosi lenta, progressiva e degradante della libertà di essere individui. La Chiesa, come potere reazionario per antonomasia, è inebriata di questo suo ruolo e non concepisce di non essere più il fulcro della coscienza collettiva. Si logora cercando di rappresentare ancora una certa influenza sull’occidente, ma oramai lo zoccolo duro della fede e dell’autorità lo ha nei paesi che si dice del terzo mondo. L’Italia è l’unica realtà in cui la fede cala ma l’autorità aumenta. Probabilmente perché l’osmosi ci colpisce dall’interno. Come un cancro? La trasmissione di Santoro pone il problema, la coscienza di ciascuno è libera di elaborare le proprie conclusioni. Personalmente m’identifico in un principio di supremazia dello Stato rispetto alla religione. L’autonomia intellettuale che permette a ciascuno di potersi coerentemente definire ateo, credente, laico, agnostico o deista è bene non venga messa in discussione. Tantomeno se l’alternativa è un dogmatismo bacchettone, baciapile e fariseo.

MARCELLO FADDA

Segui Wilditaly.net anche su:

Facebook

Twitter

Youtube

Google+

Friendfeed

Un pensiero su “Turatevi il naso e guardate AnnoZero

  • 7 Maggio 2011 in 1:32 pm
    Permalink

    Bravo Fadda!.Che schifo che fanno i pedofili ;ma ancora di più quando sono mascherati da rappresentanti di Cristo.La beffa è tripla quando invece di essere puniti vengono destinati ad altre sedi così continuano a seminare vittime e restano impuniti a vita.I casi insabbiati sono tanti e ti accorgi che esiste una ‘giustizia’ di serie ‘B’ quando gli appartenenti a queste caste non pagano per i reati aberranti commessi nell’esercizio delle loro missioni sacerdotali. Mi auguro che la gente apra gli occhi e la smetta di mantenere questa massa di parassiti con lasciti ed offerte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Shares