Tutti i vincitori della Festa del Cinema di Roma

Con 53 film provenienti da 24 paesi diversi e ben 313 proiezioni in 9 giorni – tra prime e repliche – si è chiusa la decima edizione della Festa del Cinema di Roma. Un’edizione di transizione, quella di quest’anno, visto il cambio di impostazione e la rimozione di alcuni premi presenti in passato.

Gli unici rimasti sono stati quelli della tredicesima edizione di Alice nella città – sezione autonoma e parallela della Festa, dedicata ai ragazzi – e il Premio del pubblico della Festa vera e propria, targato BNL.

alice-nella-cittàPartiamo dal primo. Ieri, all’interno della tensostruttura Mazda Cinema Hall – alle spalle dell’Auditorium Parco della Musica – si sono svolte le premiazioni.

I PREMIATI ALICE NELLA CITTA’

MIGLIOR FILM ALICE NELLA CITTA’

Medaglia d’oro per Four Kings, film drammatico diretto dalla regista tedesca Theresa Von Eltz. La trama raccontala storia di quattro ragazzi che devono trascorrere il Natale dentro ad un ospedale psichiatrico. Aiutati però da un giovane dottore, riusciranno a vivere la “prigionia” in un’avventura impareggiabile.

Le motivazioni della giuria che ha assegnato il riconoscimento sono state:

“Per la grande efficacia e sensibilità di quest’opera prima, per la recitazione travolgente e studiata, per la sua fotografia dai colori freddi ma capaci di trasmettere calore e per il giusto equilibrio tra musiche e silenzi.”

Premio Taodue Camera d’Oro Miglior opera prima

Qui il primo posto lo conquista The Wolfpack, il documentario girato da Crystal Moselle già premiato all’ultima edizione del Sundance Film Festival.

La regista porta sul grande schermo la storia della famiglia Angulo, composta dal padre Oscar, inca-peruviano (e seguace di Hare Kṛṣṇa ), madre statunitense e 7 figli (6 Wolfpack_film_postermaschi e una femmina). Allevati con il timore di contraddire il padre, visto quasi come un dio, ai figli viene impedito di uscire – anche per andare a scuola – e vengono obbligati a vivere gran parte della loro infanzia chiusi nell’appartamento di famiglia, nel Lower East Side di New York. Il titolo The Wolfpack – letteralmente “il branco” – sta a significare proprio un gruppo chiuso che difficilmente accetta inserimenti o contatti esterni. Per riuscire a passare momenti di pura noia si inventano un passatempo: ricopiano con la macchina da scrivere le sceneggiature di film più o meno famosi e li mettono in scena in salotto, nel corridoio.

I giurati – in questo caso Giovanni Veronesi, Michele Riondino, Camilla Nesbit, Fabio Mollo, Cèline SciasmmaSara Serraiocco, Edoardo Ferrario e i The Pills – non hanno avuto dubbi. La pellicola va premiata:

“Per l’occhio lucido e la compiutezza con cui la regista ha raccontato una storia intensa, curiosa e difficile; per la naturalezza e la genuinità del registro usato, come per la coerenza nel seguire la vicenda in tutto il suo arco temporale; per la forza dei personaggi, che personaggi non sono.”

Menzione speciale premio Taodue Camera d’oro

Ad aggiudicarsi l’ultimo premio è stato Mustang, candidato ai Premi Oscar per la Francia e ultima fatica della regista turca Deniz Gamze Erguven.

Il motivo?

“Per la forza e la gioia con cui il film racconta, attraverso una regia forte e matura e un tono allo stesso tempo leggero e drammatico, l’animo di cinque giovani donne e il loro passaggio da un’adolescenza segregata a una vita adulta imposta, attraverso l’elaborazione della vita e della libertà.”

 

ROMA CINEMA FEST: PREMIO DEL PUBBLICO BNL.

Un fotogramma di "Angry Indian Goddesses", vincitore del premiod el pubblico BNL
Un fotogramma di “Angry Indian Goddesses”, vincitore del premio del pubblico BNL

Oggi (25 ottobre), è stato invece reso noto il nome della pellicola che, a furor di popolo, ha vinto – nell’ambito della selezione ufficiale della Festa del Cinema – il Premio del pubblico BNL.

A trionfare è stato Angry Indian Goddesses di Pan Nalin

Firmato dal regista di Ayurveda: Art of Being – il documentario indiano con il maggior incasso – è un ritratto odierno della condizione della donna in India. Luigi Abete, Presidente di BNL Gruppo BNP Paribas, ha commentato così la scelta degli spettatori:

Le donne in India costituiscono uno dei principali motori dell’evoluzione del Paese riuscendo, grazie al loro impegno e dinamismo, ad abbattere barriere culturali e sociali. Il Gruppo BNP Paribas aveva già percepito questa realtà tanto che nel 2010  aveva raccontato – attraverso la mostra fotografica ‘Women Changing India’ –  i differenti ruoli e i contributi che esse danno al cambiamento della società del continente indiano. Anche lì, come nel film Angry Indian Goddesses, le donne vengono raccontate nella loro caleidoscopica energia creativa facendoci vivere emozioni universali. Ci fa molto piacere che il pubblico della Festa del Cinema di Roma abbia scelto questo, tra i tanti film di valore presentati in questa edizione, perché testimonia l’attenzione verso temi e storie lontane dal nostro quotidiano che ci consentono di riflettere e di conoscere meglio realtà differenti. Per BNL la diversità è un valore che va salvaguardato e incoraggiato in una società sempre più globale e multietnica.

Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha aggiunto:

Sono particolarmente lieta che un film coraggioso, rivelatorio, in grado di far luce sulla condizione femminile in India, anche attraverso un genere solitamente al maschile, abbia ricevuto il massimo gradimento da parte dei nostri spettatori. Il risultato ci mostra come il pubblico della Festa sia sempre pronto a leggere e premiare le proposte più interessanti, innovative e al tempo stesso popolari, provenienti dal miglior cinema internazionale.   

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Matteo Marini

Giornalista pubblicista, fondatore e direttore di Wild Italy. Ha collaborato con varie testate nazionali e locali, tra cui Il Fatto Quotidiano e La Notizia Giornale, ed è blogger per l’Huffington Post Italia. Nel 2011 ha vinto il Primo Premio Nazionale Emanuela Loi (agente della scorta di Paolo Borsellino, morta in Via d’Amelio) come “giovane non omologato al pensiero unico”. Studioso di Comunicazione Politica, ha lavorato in campagne elettorali, sia in veste di candidato che di consulente e dirige, da fine 2016, Res Politics - Agenzia di comunicazione politica integrata . DIRETTORE DI WILD ITALY.

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