Weird Bloom, il sound lisergico e onirico di Blisstonia
I Weird Bloom annunciano il loro nuovo album Blisstonia uscito per We Were Never Be Boring.
Se dovessimo descrivere questo disco con una parola, quella parola potrebbe essere “Onirico” perché il sound di questo Blisstonia è come un lungo sogno dalle sfumature lisergiche e psichedeliche, con una fortissima influenza pop, evidente tributo ai Beatles e al mondo dei Cartoon di una volta.
Un lunghissimo sogno, dunque, che proietta l’ascoltatore indietro agli anni ’60, sia nei suoni che nelle idee, e lo lascia sbalordito in balia di un vortice di colori e di melodie acide e avvolgenti.
La prima cosa che colpisce del sound dei Weird Bloom è questa cura per i dettagli: Blisstonia ha un sound vintage, ma non di quel vintage stucchevole deciso a tavolino perché è tornato di moda.
No, questo disco è un lavoro ragionato e dosato nel dettaglio, ricamato oserei dire, come un complesso arazzo fatto di ricerca sonora e sonorità coinvolgenti che risvegliano l’immaginario e i sensi dell’ascoltatore.
La seconda cosa che salta subito all’orecchio dell’ascoltatore è questa vena da colonna sonora da cartone animato d’antan con quel pizzico di “fluidità lisergica” che provocano certe sostanze.
Ecco, il sound di Blisstonia è quello di Cartoonia, se qualcuno avesse sostituito l’acqua all’LSD; ed è una cosa pazzesca e meravigliosa allo stesso tempo.
Prediamo ad la “trilogia” di Bloom con le sue variazioni e le sue architetture futuristiche: un crescendo in tre parti che esplode in tutta la sua luminosità e riesce a sintetizzare alla perfezione quello che è il modus operandi dei Weird Bloom, per quanto riguarda la scelta delle sonorità e la voglia frenetica di giocare e sperimentare coi suoni.
Prendiamo invece brani come The Guardian Of The Men, il brano che apre il disco o un pezzo come Sinking With The Jellyfish o The Moose The Devil And The Wolf, in questi pezzi viene alla luce la componente da “cartone animato lisergico” di cui sopra: una linea melodica estremamente orecchiabile, arricchita con sfumature sonore ricercate e che danno alla vena pop una direzione più sperimentale senza rinunciare alla vena onirica o all’esplorazione sonora a 360°.
Non è facile parlare del lavoro dei Weird Bloom, un disco del genere va ascoltato in prima persona perché in certi momenti sembra applicare un filtro sulla realtà e stravolgere la visione (e l’ascolto in questo caso) delle cose, ridisegnando il tutto sotto una nuova forma.
Colori, riverberi, arrangiamenti articolati e jingle incisivi, questo è il succo di un disco cerebrale, che stimola la parte più “irrazionale” dell’ascoltatore e, la cosa che più conta, lo tiene incollato a ogni singolo brano con curiosità e stordimento.
I Weird Bloom portato alla luce un caleidoscopio di musica e colori che trascina l’ascoltatore indietro nel tempo per farlo perdere in questo mondo sintetico e luminoso.
Un lavoro del genere non può che lasciarci, piacevolmente, a bocca aperta e decisamente appagati perché, diciamocelo, è qualcosa che oggi come oggi non si trova praticamente da nessuna parte.
Per i veterani degli anni ’60 o per chi vuole fare un viaggio verso un universo alternativo, l’ascolto di Blisstonia è assolutamente consigliato.
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