Addio a Virna Lisi, diva del cinema italiano
Virna Lisi, colei che fece sognare il pubblico italiano e che ripudiò Hollywood, si è spenta questa mattina, all’età di 78 anni. Una donna prodigio, scoperta a soli quattordici anni, che se ne va dopo aver raggiunto tanti traguardi nel lavoro che amava. Ne citiamo i più importanti: sette Nastri d’argento, un Prix d’interprétation féminine a Cannes, sette David di Donatello (di cui due alla carriera) e tanti altri premi come il Fellini 8½ (al Bari International Film Festival).
LA CARRIERA. Negli anni ’50 ha recitato in ruoli di rilievo per numerosi film diretti da registi molto conosciuti come Capuano, Pastina, Borghesio, Mattioli (con la commedia di successo “Le diciottenni”) e Maselli. Collaborazione importante quella del 1955 con il film “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli in cui riesce a collaborare con l’intramontabile Alberto Sordi. Nel 1958 arrivò un’altra importante collaborazione con Totò e Peppino De Filippo. Qualche anno più tardi, venne scelta come interprete per una famosa marca di dentifrici e ciò la portò a recitare all’interno della rubrica televisiva “Carosello” attraverso lo sketch-slogan “con quella bocca può dire ciò che vuole”, che divenne un vero e proprio tormentone per lungo tempo e le portò una notevole popolarità.
Nella metà degli anni ’60 ci fu il suo primo esordio nell’ “l’Olimpo del Cinema”: Hollywood. L’attrice infatti figurò nel cast della commedia “Come uccidere vostra moglie”, con la regia di Richard Quine, affiancando attori del calibro di Jack Lemmon e Terry Thomas. Si allontanò, però, da questo mondo “sfavillante” poiché le “stava stretto” il ruolo della bionda svampita che lo star system voleva imporle. Rifiutò, quindi, l’apparizione nuda sulla copertina di Playboy, il ruolo di protagonista per “Barbarella” (interpretata poi da Jane Fonda) e infine le avances di un giovane Frank Sinatra innamorato.
Tornata in Italia ha iniziato a recitare in alcune serie e pellicole per la televisione, senza tralasciare il grande schermo. Famosa la sua interpretazione, negli anni ’80, nel film culto “Sapore di Mare” di Carlo Vanzina. Ma, inutile negarlo, negli ultimi anni ha preferito dedicarsi alle fiction, tra cui le più famose: “A casa di Anna”, “L’onore e il rispetto”, “Caterina e le sue figlie”, “Madre, aiutami”, “Il sangue e la rosa”. Conclude la sua carriera cinematografica quest’anno, dopo molti anni di assenza, recitando nella commedia “Latin Lover” di Cristina Comencini.
LE REAZIONI. Tristezza e profonda ammirazione hanno connotato le reazioni del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’informazione e anche della politica.
Selvaggia Lucarelli, conduttrice radiofonica e blogger, sul suo account Facebook scrive: «tra le dive di quegli anni è l’unica che non ha insistito con scollature, tubini e cotonature oltre l’età consentita. Cristallizzate e patetiche. Lei no. Virna Lisi ha saputo tenersi lontana dall’immagine grottesca di donne che furono bellissime e che lo sarebbero rimaste, se come lei, fossero state capaci di invecchiare».
Myrta Merlino, giornalista de La7 e conduttrice de l’Aria che Tira, non ha dubbi: «una grande signora del cinema che ci mancherà molto. Una donna che non sapeva invecchiare, solo crescere».
Cordoglio anche da parte dell’attore Giulio Base, che la saluta così sul suo profilo Twitter.
David Sassoli, eurodeputato del Pd e Vicepresidente del Parlamento europeo, è sicuro che: «Con Virna Lisi è morta un po’ l’eleganza». Come dargli torto.