Almeno Ponzio Pilato si lavava le mani
Firmato il decreto “interpretativo” da parte della più alta carica dello Stato, il garante della democrazia, il giudice terzo che dovrebbe rappresentare la maggiore garanzia di trasparenza.
Firmato (nella nottata di ieri) e pubblicato a tempo di record (stamattina, poco prima dell’uscita del pane appena sfornato…) per poter essere utilizzato dai giudici del Tar in merito ai ricorsi del Pdl in Lombardia e nel Lazio contro l’esclusione delle liste elettorali per le prossime regionali.
Il Presidente Giorgio Napolitano, quello che solo qualche giorno fa aveva dichiarato sull’argomento di non essere competente in materia e di aspettare la decisione dei giudici, in base alle regole stabilite dalla Legge, in meno di 10 ore ha firmato, emanato e reso esecutivo un decreto che di fatto cambia le regole un momento prima della sentenza dei giudici.
Il Presidente delle Repubblica Italiana ha posto la firma su un testo che disciplina, tra le altre cose, la possibilità di sanare le eventuali questioni di irregolarità nelle 24 successive l’accettazione delle liste, ma, viene precisato che, in due Regioni, guarda caso Lazio e Lombardia, lo start delle 24 ore è riferito alle 24 ore successive alla pubblicazione dello stesso decreto Legge.
E’ un fatto allucinante già di per se, soprattutto se si pensa che lo stesso Presidente e la stessa classe politica in generale, non si è mai sognata di emanare tempestivi decreti “interpretativi” sui licenziamenti degli operai, sulla fuga degli imprenditori con il malloppo, sulla chiusura delle società o sui fallimenti delle P.M.I, a favore dei cittadini oppressi dalla crisi economica.
Ancora una volta si interviene per aggiustare le cose a favore della classe sociale-casta che ci governa e che letteralmente se ne fotte della popolo..sovrano.
Questi ominicchi di Governo che sparlano di diritti dei cittadini ad esprimere liberamente la loro preferenza, che si riempiono la bocca di chiacchiere a favore del popolo, mentre con le azioni si appropriano di denari e potere, riducendo ai minimi storici dignità e moralità di questo paese, avrebbero dovuto avere almeno un briciolo di decenza per dire che, è vero che bisogna garantire a tutti il diritto ad esprimere la propria preferenza, ma è per colpa della stessa massa di incapaci che ora urla, che molti cittadini rischiavano di perdere questa libertà..non seguitare a sparare le solite minchiate sui giudici cattivi o sulla sinistra comunista.
Anche il presidente Napolitano, invece di fare questa figura ridicola, avrebbe dovuto certamente garantire l’inserimento delle liste del Pdl, ma avrebbe dovuto altrettanto assicurasi di informare i cittadini che la responsabilità dell’esclusione, secondo le regole vigenti, è da addebitare ad organi interni all’organizzazione del popolo delle libertà, non a complotti o congiure, comportandosi così, da vero garante dei diritti dei cittadini votanti, nel rispetto delle regole.
Ma il motivo vero di tanta tempestività d’intervento, è stato in realtà il fatto che il nostro amato Premier, era previsto in partenza per il Brasile, dove, su suggerimento dell’esperto Bertolaso, si sarebbe dovuto recare per curare gli annosi problemi di cervicale dalle rinomatissime ed esperte fisioterapiste carioca che tanto bene hanno fatto alla schiena del Capo Supremo della Protezione Civile; il Presidente del Consiglio, a causa del caos delle liste elettorali, rischia di dover annullare il ricovero Sudamericano..e allora, a garanzia della democrazia e per l’integrità fisica del nostro condottiero, il Presidente Napolitano ha ritenuto necessario intervenire in prima persona, per assicurare la necessaria tranquillità e le dovute cure nei confronti di chi, deve impegnarsi tutti i giorni a risolvere i problemi dei cittadini italiani….Solo che, a quanto pare, sembra per ora essere riuscito solo in uno dei due intenti.
Comunque sia, Grazie Presidente.
VINCENZO PACILE’