Muore Muammar Ghedaffi. Festa da Tripoli a Sirte
La rete televisiva al Arabiya riferisce che Muammar Ghedaffi, dopo 41 anni di dittatura, sarebbe stato catturato dai militari del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) in seguito al raid Nato scattato alle 8 di questa mattina sulla sua città natale, Sirte, anche ultima roccaforte del raìs. Ghedaffi sarebbe stato trovato dai militari libici all’interno di una buca mentre implorava di non sparare, gravemente ferito alle gambe. Trasportato a Misurata, sarebbe morto nel tragitto.
Al Jazeera sostiene invece che sarebbe stato catturato mentre tentava di fuggire verso la costa a bordo di una delle cinque camionette appena fuggite dalla città, spiegando così il perchè delle ferite agli arti, senza però poter confermare se sia vivo o meno.
Di parere diverso l’agenzia France Presse, che sostiene la veridicità delle dichiarazioni rilasciate ad Al Alam da uno dei comandanti del Cnt, Mohamed Leith, il quale riferiva che il colonnello sarebbe << gravemente ferito, ma respira >>.
Durante il bombardamento della città, durato circa un’ora e mezza, sarebbero rimasti uccisi il ministro della difesa di Ghedaffi, Abubakr Yunes Jaber, e uno dei figli, Mutassim, oltre ad una ventina di uomini rimasti fedeli al raìs. E’ stata invece confermata questa mattina da una tv libica la cattura del capo dei servizi segreti Abdallah Senoussi, del cugino Ahmed Ibrahim, e di una quindicina di altri uomini.
Ancora in corso il rastrellamento del quartiere numero 2 della città, in cerca di eventuali cecchini posti sui tetti, o di altre armi e munizioni, come quelle sequestrate questa mattina dagli uomini del Cnt. Sirte era infatti l’ultima città in cui si combatteva, dopo che lunedì aveva circolato la notizia della presa di Bani Walid.
Il segretario di stato americano, Hilary Clinton, era intevenuto nei giorni scorsi, sostenendo la necessità di formare un esercito permanente, ma soprattutto di porre fine al conflitto
Un commento anche dal ministro della Difesa italiano, La Russa, il quale sostiene che << È una grande notizia, non è solo finita la missione militare, ma – continua il ministro – finisce anche la fase di transizione del paese e ora si apre la questione di come aiutare la crescita del nuovo governo libico >>.
Le immagini che più colpiscono sono i fotogrammi che ci giungono da Tripoli, libera ormai dallo scorso 21 agosto, dove si rivive il clima del giorno della liberazione (ricordato nell’immagine a inizio pagina).
Free Libia!
PIETRO CANCIAN