Avengers: Age of Ultron. Rivelazioni e novità

Sono successe molte cose nell’universo Marvel dopo la sconfitta di Loki, il malvagio fratello di Thor, antagonista dei “Vendicatori”. Nel nuovo capitolo Avengers: Age of Ultron (Iron Man, Captain America, Thor,Vedova Nera, Hulk e Occhio di Falco) si trovano alle avengers-age-of-ultronprese con un nuovo nemico, degenerazione dei loro desideri più puri.

Recuperato lo scettro di Loki, Tony Stark cerca di creare il programma perfetto di difesa per la Terra, ma genera un abominio folle: Ultron, per l’appunto.

L’intelligenza artificiale, aiutata dai gemelli Maximoff (che odiano Tony Stark dall’infanzia) cerca di distruggere il genere umano, ma nuovi alleati intervengono in soccorso dei vecchi eroi.

Il ritorno della Marvel è battezzato da effetti speciali sorprendenti e con dialoghi sempre frizzanti, divertenti e mai scontati, che dimostrano ancora una volta il genio di Joss Whedon, regista e sceneggiatore della pellicola.

La storia dei super eroi si fa più ricca di intrecci tra personaggi, storie d’amore, rivelazioni sul passato e sulla vita di molti protagonisti in seconda linea, senza dimenticare di armonizzare i nuovi eventi con le disparate storie dei singoli. I dialoghi si rivelano eccezionali, forse uno dei punti forti della pellicola, e la recitazione del cast è sempre da dieci e lode: dagli ormai celeberrimi Robert Downey Jr. (Iron Man), Scarlett Johansson (Vedova Nera), Mark Ruffalo (Hulk), Chris Evans (Captain America) e Chris Hemsworth (Thor) ai nuovi volti di Elizabeth Olsen (Wanda Maximoff) e Aaron Taylor-Johnson (Pietro Maximoff).

Una particolare attenzione va riservata a Ultron, personaggio insolito perché costruito tutto dalle sue battute, ma che il doppiatore sa rendere alla perfezione anche grazie ai sapienti dialoghi.

Di contro non possiamo non notare alcuni elementi che fanno inarcare un sopracciglio. Partendo da alcune rivelazioni su certi personaggi (Occhio di Falco, la Vedova Nera e Hulk) che non solo sorprendono, ma lasciano leggermente perplessi, si passa imagespoi a elementi che ricordano o pellicole già viste (un esercito di macchine porta inevitabilmente alla mente “Terminator”) o altri fumetti  (“Visione” ricorda un po’ troppo il “Dr. Manhattan” di Watchmen).

Inoltre non si può non notare l’assenza di Loki (Tom Hiddleston), un personaggio che, polemiche a parte, aveva avuto un ruolo di uno spessore non indifferente sia in “Thor” e “Thor 2” che nel primo capitolo dei “Vendicatori”.

Possiamo concludere che la pellicola è e resta una figlia Marvel, con tutto ciò che questo nome comporta, ma risulta sicuramente inferiore ad “Avengers”, anche se ci lascia cospicue speranze per il futuro.

 

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Martina Monti

Studentessa di Editoria e Scrittura presso la Sapienza di Roma. COLLABORATRICE SEZIONE CULTURA.

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