Barcellona di Luis Enrique: la fine annunciata di un ciclo storico?
Questa volta la remuntada al Barcellona di Luis Enrique non è riuscita, costretta all’eliminazione dalla Juventus. I blaugrana non sono riusciti a ribaltare il 3 a 0 dello Juventus Stadium, impattando con un inutile pareggio a reti bianche al Camp Nou. La distanza dal Real Madrid nella Liga, difficilmente colmabile, e la precoce eliminazione dalla Champions League – rispetto agli standard – hanno acuito i problemi della squadra catalana, giunta alla fine di un ciclo che ha regalato tanti successi, ma che ora sembra dover ripartire da zero per andare alla caccia di nuovi trofei.
FINE DI UN CICLO?
La Juventus ha posto definitivamente fine al ciclo del Barcellona. Oltre un decennio di calcio spettacolo, iniziato con Frank Rijkaard in panchina; proseguito con l’idea utopistica di calcio, ma perfettamente riuscita, di Pep Guardiola; terminato con la vittoria dell’ultima Champions League con Luis Enrique. Prima di un lento declino che l’ha portata alla fresca uscita dalla campagna europea.
Un ciclo meraviglioso, il più bello e spettacolare di tutti i tempi, che, insieme all’Ajax di Cruijff e al Milan di Sacchi, sarà difficilmente eguagliabile: 4 Champions League, 3 Mondiali per Club, 3 supercoppe europee, 8 campionati spagnoli, 4 coppe del Re, e 7 supercoppe di Spagna. Oltre 10 anni ai massimi livelli, accompagnati da intramontabili gesti tecnici e invenzioni tattiche che hanno riscritto la storia di questo gioco. Resteranno per sempre nella memoria dei grandi appassionati.
RICAMBIO GENERAZIONALE NON ALL’ALTEZZA?
La generazione d’oro che ha dato tante gioie al club catalano è ormai sul viale del tramonto. Xavi e Puyol hanno già abbandonato; mentre Iniesta, Busquets, Pique e Jordi Alba hanno abbassato notevolmente il rendimento con il passare degli anni. Il ricambio generazionale degli ultimi anni non ha portato a buoni risultati; la famosa Masia blaugrana non ha prodotto prospetti troppo interessanti. I pochi che sono riusciti ad emergere a buoni livelli sono stati costretti a cercare fortuna altrove, come Tello, Bartra, Bojan e via discorrendo.
Un altro aspetto negativo su cui molti hanno giustamente puntato il dito, è stato quello riguardante la campagna acquisti fallimentare degli ultimi due anni. Dopo i faraonici acquisti di Neymar e Suarez, la dirigenza spagnola ha portato, all’ombra del Camp Nou, giocatori pagati oltremodo, e poco utili alla causa, come Andre Gomes e Paco Alcacer.
MESSI VERSO IL PASSAGGIO DI CONSEGNE
Se dal punto di vista statistico quella di Leo Messi sembra un’altra stagione fantascientifica, con 45 gol in altrettante presenze, la realtà, invece, mette in luce altri dati.
All’alba dei 30 anni, la Pulga appare meno incisiva – per quanto possa sembrare incredibile – rispetto agli anni scorsi. Gioca da regista offensivo dentro al campo, lasciando a Neymar il compito di creare superiorità numerica sulla fascia sinistra.
La freschezza del brasiliano, sempre più leader tecnico del Barcellona, ha aperto la strada verso un imminente passaggio di consegne tra lui e il 10 albiceleste negli anni a venire.
LUIS ENRIQUE E UN ADDIO ANNUNCIATO
Il rapporto fra Lucho e lo spogliatoio non è mai stato idilliaco Fin dal primo anno in cui si è insediato sulla panchina blaugrana, nel 2014. Poi “l’ascia di guerra” è stata sotterrata in nome della conquista della quinta Champions League, arrivata all’Olympiastadion di Berlino nel 2015.
L’addio al termine della stagione, annunciato a marzo, non ha fatto altro che minare le certezze dei giocatori, e far perdere loro la concentrazione in vista del rush decisivo dell’anno. L’impressione è che, aldilà dei 2 campionati spagnoli e della Champions League portate a casa, l’amore fra Luis Enrique e il popolo catalano non sia mai sbocciato del tutto, e il suo addio sia solo il primo passo di una ricostruzione imponente.
Dall’Olympiastadion di Berlino al Camp Nou, con un denominatore comune: la Juventus di Massimiliano Allegri. Dall’ultimo lampo di un ciclo mai più ripetibile, a una dolorosa disfatta, forse utile per portare alla riflessione il club blaugrana. Intanto da questa estate il Barcellona di Luis Enrique non esisterà più. Inizierà da qui la scalata per tornare ad essere “mas que un club”?
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