Che Italia in Europa League!
La Juventus pareggia a Manchester; il Napoli, sotto di tre reti, riesce nell’impresa e rimonta la Steaua Bucarest; vincono con il minino sforzo Palermo e Sampdoria.
JUVE: i bianconeri sfiorano il colpaccio in case del City di Roberto Mancini; ottima prestazione quella della squadra allenata da Del Neri, che passa dopo appena 10’ di gioco grazie a Vincenzo Iaquinta, autore di un goal di straordinaria fattura; destro da fuori area nell’angolino basso, Hart impreparato, è 1 a 0. Mancini sprona la sua squadra che al 33’ vanno vicini al pareggio con un colpo di testa di Barry su geniale assist di Tevez, che si stampa sul palo, poi bravo Manninger a respingere il tiro ravvicinato di Adan Johnson; ma passano solo 4 minuti e arriva il pareggio; invenzione di Yaya Tourè che taglia in due la difesa bianconera e per Johnson, solo davanti al portiere austriaco, è un gioco da ragazzi mettere dentro; 1 a 1. Secondo tempo con occasioni da una parte e dall’altra; partita a ritmi blandi; la Juventus rischia poco, Chiellini controlla bene Tevez. Del Neri inserisce Pepe per Martinez per dare più velocità all’attacco juventino,Il Manchester City tiene bene il campo, ma vere occasioni da goal non se ne vedono; fino al 40’ minuto, quando Alessandro Del Piero colpisce una clamorosa traversa su punizione con la palla che sbatte sulla linea di porta e fa tramare l’intero stadio. Ma finisce qui; buon pareggio per entrambe le squadre in ottica qualificazione.
NAPOLI: spettacolo a Bucarest tra Steaua e Napoli; partenza shock della squadra di Mazzarri che dopo appena 15’ minuti si trova sotto di tre reti; rumeni in vantaggio dopo 1’ con un incredibile autogol di Cribri su cross dalla sinistra, De Sanctis non può nulla; raddoppio che arriva con una punizione da 40 metri di Tanase che sorprende il portiere napoletano fuori dai pali; terzo goal con Kapetanos che approfitta di una dormita di Santacroce ed un’altra uscita avventata di De Sanctis e viola ancora la porta partenopea. Napoli allo sbaraglio e formazione poco adatta ad una possibile rimonta; ma si sa, il cuore del Napoli è infinito; infatti al 43’ accorcia le distanza; punizione di Sosa che si stampa sul palo, sulla ribattuta arriva Vitale che insacca; è 1-3. Secondo tempo con un Napoli aggressivo alla ricerca del goal che riaprirebbe definitivamente la partita, che arriva al minuto 73 con un eurosinistro di Hamsik che si infila sotto la traversa, imprendibile per Tatarusano. Inizia il forcing napoletano; l’arbitro da ben 7 minuti di recupero e proprio all’ultimo respiro arriva il tapin vincente di Cavani che vale un pareggio inaspettato dopo i primi 15’. Finisce 3 a 3 con la Steaua che recrimina per il massiccio recupero con scontri verbali con il direttore di gara alla fine della partita.
PALERMO: primo tempo noioso e privo di spettacolo al Renzo Barbera; i rosanero non riescono ad esprimere al meglio il loro gioco, con un Pastore che non entra in partita; il Losanna fa leggermente meglio andando vicino al goal con due clamorose occasioni capitate a Roux e Silvio. Al 43’ Miccoli, al rientro in campo dopo un lunga assenza per infortunio, è costretto ad uscire per un problema al polpaccio. Sembra una serata da dimenticare per il Palermo, ma nel secondo tempo riesce a siglare il goal che da la vittoria; lo realizza Migliaccio, con un preciso colpo di testa su cross di Javier Pastore. Tre punti che danno comunque morale e non fanno pensare ad una non perfetta prestazione.
SAMPDORIA: in un Marassi con 12 mila persone la Samp di Mimmo Di Carlo ottiene una vittoria importante con il Debrecen che la lancia in testa la girone insieme al PSV. I blucerchiati hanno disputato una discreta prestazione; andati in vantaggio grazie al solito Gianpaolo Pazzini che trasforma un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo di Laczko proprio sull’attaccante doriano. Da qui fino alla fine la Sampdoria amministra il vantaggio, rischia poco e porta a casa tre punti importanti.
DOMENICO LIMER
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