Ci credono stupidi!

“Berlusconi farebbe male se non si tutelasse davanti a giudizi faziosi, prevenuti e condotti forzando le norme dello stato vigente. Io se fossi in lui lo utilizzerei perché colpito da un modo fazioso e illegale di esercitare le azioni giudiziarie nei suoi confronti. Il problema qui è non fare lotta politica abusando della funzione di magistrato”. Maurizio Gasparri

Quando usiamo il termine “ad personam“, riferendoci alle leggi che promulgano in favore di una persona – che non è sempre e solo B. , vogliamo dire esattamente ciò che Gasparri ha spiegato nella suddetta affermazione. O meglio, cerchiamo di intendere il messaggio saggiamente (so che per Gasparri questo aggettivo è esorbitante, ma in politica queste cose le sanno fare da Dio) criptato. Usare il parlamento e la macchina dello Stato a proprio uso e consumo. Tutto è concesso a questi qui, e allora loro ne approfittano. E mi fa ridere una opposizione che, dopo anni di coma irreversibile, esulta perchè ha fatto “una splendida battaglia che ha avuto un risultato indiscutibile”. Forse Bersani non ricorda che non basta una buona azione per redimere tutti i peccati. Un paio di esempi: dove erano tutti questi “battaglieri” quando veniva approvato lo Scudo Fiscale? In quale fortino erano nascosti i valorosi soldati quando c’è stata la votazione per l’accorpamento del referendum del 12 giugno prossimo, alle amministrative di maggio? A scuola non basta un 8 per venire promossi, se poi nel resto dell’anno prendi 4 o 5.

Ultima legge su misura – robe che neanche il celebre “sarto” di George Clooney sa fare meglio – è quella famigerata norma sull’erroneamente chiamato processo breve, quando in realtà è un “semplice” accorciamento della prescrizione. Si tratta di diminuire di pochi mesi (sic!) la prescrizione dei reati, esclusi quelli più gravi per gli imputati incensurati. Alcuni esempi nella tabella:

Basta osservare questi dati per vedere che, effettivamente, non si tratta di un così grande taglio dei tempi. Ed è proprio a questo punto che la mente, se lavora ancora e non è atrofizzata dall’ultima settimana del GF, capisce che non ha senso porre in essere questa legge. Snellire dei procedimenti di pochi mesi che senso può avere? Senza troppa retorica, seriamente. Quali vantaggi può portare alla macchina della giustizia?
Giustificano questa porcheria col fatto che ogni anno si prescrivono 150-200 mila processi. Che mai sarà 15 mila in più. Ma che ragionamento è? Un ministro della giustizia, se così vuol chiamarsi, dovrà fare in modo che quel numero diminuisca, non che aumenti. L’Europa non ci chiede di chiudere in prescrizione prima i processi, ci chiede di velocizzare tutto l’apparato per garantire una giustizia sicura. Ergo, di arrivare a sentenza definitiva. Se no non c’è giustizia. E sia chiaro, in ambe due i lati. Sia da parte delle vittime, che rischiano di non vedere mai condannati i colpevoli dei reati, sia per il presunto colpevole che dovrà sempre portarsi dietro quell’ombra imbarazzante di una solo presunta innocenza mai accertata.
Il tutto per evitare una condanna in primo grado per il processo Mills nel quale Berlusconi è imputato per corruzione di testimone. Proprio quel testimone che ha già subito una prescrizione per il suddetto reato, ma nella quale però è stato confermato in toto l’impianto dell’accusa, tanto è vero che dovrà pagare 250.000 euro di risarcimento alla Presidenza del Consiglio che all’epoca – governo Prodi – si costituì parte civile.

Ci credono degli stupidi. Ritengono di poter dire tutte le balle di questo mondo. Ma l’importante è non smettere mai di sbattergli la verità in faccia e fargli vedere che non siamo degli automi ma siamo delle persone pensanti. Non arrendiamoci. Abbiamo l’arma più pericolosa del mondo: la Parola! Ci è ancora consentito usarla, e loro ne hanno una fottuta paura!

GIAMPAOLO ROSSI
giampross@katamail.com

Giampaolo Rossi

Residente a Belluno, studia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna alla facoltà di Lettere, con indirizzo storico, per poi specializzarsi in giornalismo. giampross@katamail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Shares