Collateral Beauty: amore, tempo e morte sotto il cielo di New York

Dal regista premio Oscar David Frankel, il 4 gennaio esce nelle sale – distribuito da Warner Bros. Italia – Collateral Beauty, un dramma provocatorio ma anche una storia d’amore con Will Smith, Edward Norton, Kate Winslet, Keira KnightleyMichael Peña, Naomie Harris, Jacob Latimore e Helen Mirren.Collateral Beauty

SINOSSI

Il Natale è vicino, ma per Howard (Will Smith) poco importa. In lui c’è solo un inconsolabile vuoto. Fino a poco tempo prima era un manager pubblicitario di successo e dirigeva in maniera esemplare la sua azienda, lui era uno per cui le parole avevano un valore e rappresentavano potenti strumenti di comunicazione per ottimizzare le vendite e motivare i suoi dipendenti. Poi la scomparsa prematura della figlia, di soli sei anni, l’ha scaraventato in una realtà parallela, totalmente disconnesso da quella che fino ad allora era stata la sua vita. Niente ha più senso per Howard.

Afflitto dal dolore, non riesce a vedere in nulla una possibilità di sollievo, barricato in un silenzio assordante in cui non fa entrare nessuno. Le sue giornate le passa in solitudine costruendo dedali con il Domino, seduto su un panchina al parco dei cani o scrivendo lettere di rabbia indirizzate all’Amore, al Tempo e alla Morte. Ma cosa accadrebbe se, d’improvviso, quelle stesse entità si materializzassero davanti ai suoi occhi rispondendo con determinazione alle sue domande? Continuerebbe a vivere nell’apatia più totale o si sentirebbe costretto a reagire alle loro provocazioni?

 LA BELLEZZA COLLATERALE. AMORE, MORTE e TEMPO

Collateral Beauty è, in effetti, una storia che racchiude in sé l’amore, quello supremo di un genitore verso un figlio, ma anche quello consumato tra un uomo e una donna; la morte, del corpo certamente, ma anche dell’anima quando si è così profondamente disperati, decisi a non “vivere” più. E poi c’è il tempo, quello che sembra non bastare mai e che Howard non ha più da trascorrere con la sua bambina. Ma a tutto questo forse c’è una soluzione. La bellezza collaterale, quella che c’è ma di cui a volte ci si dimentica dando per scontato quel che di bello ci può donare un tramonto, il sorriso di un bambino o un cielo stellato.

Collateral BeautyUn cast d’eccezione per il premio Oscar David Frankel che affida il ruolo di protagonista al carismatico Will Smith. Nessuno meglio di lui infatti ha le qualità per interpretare un personaggio così complicato, profondo e tormentato com’è Howard. Ancora lo ricordiamo nei panni di Chris, padre premuroso alle prese con un drammatico periodo di povertà, incapace di offrire al figlio un posto in cui dormire in La ricerca della felicità. Anche qui non è da meno, totalmente immerso nel dolore quasi come fosse reale. Con lui ogni emozione è potente e facile è il coinvolgimento emotivo con il protagonista.

E poi ecco New York

Ad amplificare il pathos, la magia di New York sotto il periodo natalizio e le musiche scritte ad hoc per questo film. L’unico limite della pellicola è forse un’eccessiva lentezza dovuta probabilmente al tentativo di aggiungere troppi elementi in un racconto già di per sé ricco. Collateral Beauty punta tutto sull’originalità della trama e sul messaggio che vuole trasmettere: cercare il lato positivo, mantenere alta la speranza apprezzando la bellezza delle piccole cose, raccontando l’affermazione della vita a dispetto della morte con energia, ma allo stesso tempo con un certo livello di delicatezza, senza dimenticare di aggiungere una pizzico di umorismo che, anche in un film drammatico come questo, non guasta mai.

 

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Stefania Scianni

Non so bene se sia nata prima la passione per il cinema o prima quella per la scrittura. Forse sono cresciute insieme e con loro io, motivata a fare dell’arte, se non un lavoro, una degna compagna di vita. Quando ho scelto di iscrivermi a Scienze della Comunicazione avevo il sogno di diventare un’acclamata copywriter, Quando nel 2009 mi sono laureata, ho presto capito che non l’avrei mai realizzato, ma in compenso la mia versatilità mi ha aiutato a svolgere diversi lavori legati al mondo della comunicazione e del web, purtroppo tutti precari. Ancora sto cercando la mia strada, quella ufficiale, perché quella ufficiosa è e sempre sarà scrivere, soprattutto di cinema. Ho cominciato quasi per caso nel 2012 scrivendo recensioni cinematografiche per la testata online Cinemonitor e proseguo oggi con WildItaly.net. E chissà che un domani non riesca ad esaudire almeno uno dei sogni che avevo da bambina: scrivere un libro.

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