Controllo mentale
Berlusconi solidarizza con Fini, per gli attacchi subiti a causa del Giornale. Ha un po’ il sapore del bulletto che chiede perché tu ti stia picchiando da solo, mentre ti percuote con la tua stessa mano.. O peggio, del mafioso che, dopo aver distrutto un’attività, va dal suo proprietario, contrito e falsamente dispiaciuto per l’accaduto, ad offrire la sua protezione. È una solidarietà che contiene il sentore di una velata minaccia, per chi la vuole intendere.
Spaventa sapere che il Giornale ha dossier su chiunque, pronti ad essere tirati fuori quando serve. Vite private buttate in prima pagina, insinuazioni, voci di corridoio e chiacchiericcio spacciate per verità. Quanto basta per rovinare la reputazione di chiunque, poco importa quanto ciò sia effettivamente legato alla realtà. Non si può più nemmeno sperare nelle scuse, se, eventualmente, si dovesse riuscire a dimostrare le falsità propinate, in quanto Littorio sicuramente se ne guarderà bene, dato che l’ultima volta che ha ceduto alla tentazione di sembrare un essere umano, scusandosi con Di Pietro per la campagna di diffamazione che l’aveva investito attraverso le pagine del Giornale, fu licenziato e costretto a fondarsi il suo quotidiano.
Spaventa anche sapere che Silvio Berlusconi può andare in giro tranquillamente a dire di non controllare minimamente il Giornale, di suo fratello, quando, stando alle stesse parole di Feltri:
“Il 30 giugno ho incontrato Silvio Berlusconi. Ogni volta che lo vedevo, mi chiedeva: ‘Ma quand’è che torna al Giornale?’. E io: ‘Sto bene dove sono’. Ma quel giorno entrò subito nei dettagli, fece proposte concrete e alla fine mi ha convinto.”
Non male, per uno che non conta niente, decidere di cambiare direttore con una telefonata, senza neanche interpellare l’editore, suo fratello Paolo.
Spaventa infine, ancora una volta, il potere mediatico di Silvio Berlusconi. Ormai lo si constata apertamente, anche lui ne parla come se fosse normale. Mentre fa finta di dolersi per gli attacchi a Fini da uno dei suoi giornali, può serenamente affermare che userà le televisioni per convincerci che il nucleare è una panacea e ci salverà dal collasso. Lo dice, a chiare lettere, io, Silvio Berlusconi, ho il potere di farvi pensare quello che voglio, su qualsiasi cosa o persona.
La resistenza è inutile. Oramai siete già stati assimilati.
SCRITTO DA SIMONE PER Voglio Resistere
P.S. L’immagine è stata scattata soltanto un anno fa.