Custom and Hot Rod. Il Maggiolino del team ‘Arcobaleno’.

Ed eccoci nuovamente a scrivere di passione per le auto. Quella sana passione che coinvolge migliaia di appassionati in tutto il mondo.

Ebbene sì perché, nulla che non sia una profonda e smisurata passione può spingere a ridare vita ad un’auto che, alle volte, giace da Nuova immaginebanni in un angolo buio di una autorimessa.

E poi, impegno, sacrificio, lavoro e tanta, tantissima competenza. Una competenza che spesso unisce, in un amalgama formidabile, l’esperienza e la sapienza artigiana a nuovi componenti e tecnologie.

E’ proprio il caso di questo Maggiolino Hot Rod, che prende forma in quella che ogni giorno è una preziosa bottega artigiana con la propria storia e tradizione ultradecennale, ma che diviene, in questa occasione, un laboratorio dove le idee e le competenze di chi per mestiere, quotidianamente si occupa delle nostre auto, tagliando, saldando, verniciando, possono riportare agli antichi splendori un modello di successo e tendenza tra le generazioni passate o, ancor più, dar vita ad un auto unica nel suo genere, ad un esemplare senza eguali in circolazione.

Sapienza artigiana, dunque, professionalità ed un pizzico di sana follia, tipica di quanti si avvicinano al mondo delle auto, della loro elaborazione, della customizzazione e, perché no, anche del tuning e dell’hot rod.

Un fenomeno che da decenni riunisce migliaia di appassionati a tutte le latitudini, professionisti oppure semplici proprietari, di veri e propri modelli unici. Una passione che diviene filosofia. Un modo di intendere e vivere il mondo dei motori. L’assoluta volontà di rendere se stessi, il proprio gusto ed il proprio carattere nella personalizzazione della propria auto, rendendola in grado di regalare emozioni continue, allo sguardo prima, alla guida poi.

Sono questi gli ingredienti utilizzati dallo staff degli amici dell’Autocarrozzeria Arcobaleno (di Tricase) per ideare, progettare e, passo dopo passo, realizzare un’auto unica, a partire da una Volkswagen Maggiolino del 1972 (mod. 12 volt), con motore da 1200 cc., tra le automobili tedesche maggiormente conosciute.

E’ così che Antonio De Rinaldis, con l’esperienza acquisita in più di 35 anni di lavoro in autocarrozzeria, Rocco Ardito, espertissimo artigiano di lungo corso, il giovane Adriano Marchetti, rientrato nel Salento dopo un’esperienza a lavorare la fibra di carbonio a Modena, hanno deciso di mettere, insieme, al servizio di un’idea, la progettualità e l’esperienza acquisita negli anni, per realizzare un modello hot rod capace di attrarre l’interesse di appassionati e semplici curiosi.

La volontà di realizzare qualcosa di non convenzionale, si ritrova sin dalla scelta del modello su cui concentrare i propri sforzi. Un’auto che, ancora oggi oltre ad essere largamente conosciuta, rappresenta una vera e propria icona di successo nel proprio settore. E’ indubbio, infatti, come ancora oggi il Maggiolino sia considerato un mito nel mondo.

Individuato il modello su cui operare, si parte così con la prima fase di lavoro, dedicata alla realizzazione del progetto. Attraverso il ricorso agli strumenti della grafica 3D, si è valutata preventivamente la possibilità di mettere in pratica l’idea di abbassare il livello del tetto, modificando l’altezza delle portiere, con l’obiettivo di conferire all’auto quell’estetica tipica dei modelli hot rod americani. L’esito confortante delle verifiche sulla possibilità di trasformare una velleità stilistica in un risultato concreto, ha dato l’input definitivo al lavoro, partito dall’iniziale smontaggio dell’auto in tutte le sue parti.

In primo luogo, si è proceduto con il restauro del fondo, elemento fondamentale da ripristinare con cura ed accortezza poiché componente portante della vettura: su di esso poggiano l’intera struttura (e ruote, cambio, sospensioni) ed il motore.

Le parti in lamiera, oramai deteriorate dalla ruggine, sono state integralmente sostituite, ed il tutto è stato poi trattato con antiruggine epossidica bicomponente. Step successivo l’accurata attività finalizzata a sigillare perfettamente il fondo per preservarlo da possibili infiltrazioni di acqua, il trattamento spray antirombo bicomponente ed antigraffio, a cui si ricorre tipicamente per insonorizzare e per preservare al meglio dalle intemperie. Particolare attenzione è, altresì, prestata alla valutazione dello stato delle varie saldature, provvedendo, ove necessario, al ripristino funzionale delle medesime.

Ultimata questa parte il team dell’autocarrozzeria Arcobaleno ha provveduto al montaggio dell’avantreno anteriore regolabile, dei perni fusi (nello specifico, ribassati di 6 cm), delle sospensioni (anch’esse ribassate) nonché dei freni (sistema prodotto dalla Tarox, nota azienda specializzata con alle spalle quasi 40 anni di esperienza ed un mondiale F1 vinto nel 1982).

A queste prime, intense, fasi di lavoro è seguita quella forse più interessante di tutto il progetto, vero plus dell’idea, cioè la modifica della carrozzeria, abbondantemente valutata attraverso il ricorso alla grafica 3D e pronta per essere eseguita. Preventivamente individuate le misure dell’abbassamento del tetto, i punti di taglio ed i punti di rinforzo, il team ha provveduto ad una riduzione di ben 9 cm dell’altezza dell’auto tedesca. L’esecuzione di questa modifica è particolarmente delicata, poiché bisogna attentamente valutare che non comporti variazioni tali da compromettere la rigidità dell’intera struttura, arrecando eventuali pregiudizi alla sicurezza dei passeggeri.

L’idea di far assumere al Maggiolino un’aria muscolosa e tipicamente hot rod è stata perseguita anche attraverso la realizzazione di ulteriori modifiche estetiche, che hanno visto interessati i parafanghi anteriori (allargati di 4 cm), quelli posteriori (di 6,5 cm) e le pedane laterali, che nelle dimensioni originali non si sarebbero assolutamente sposate con il nuovo design della vettura.

L’ultima importante modifica alla carrozzeria ha riguardato la realizzazione di una presa d’aria sul cofano, idonea a soddisfare le esigenze di raffreddamento del nuovo motore elaborato e maggiorato. L’apertura garantirà la necessaria ventilazione al propulsore.

La fase finale delle lavorazioni riguardanti la carrozzeria del Maggiolino ha visto coinvolte le operazioni di applicazione dello stucco alle saldature e la carteggia tura, propedeutica all’applicazione dei vari strati di vernice (fondo isolante, sottotinta, vari strati di trasparente e colore).

La personalizzazione sarà pienamente compiuta attraverso il montaggio di cerchi in lega da 18” della Lexani, azienda californiana specializzata nella produzione di cerchi e molto nota nel mondo dei preparatori e customizzatori. E proprio per non trascurare assolutamente nulla nella realizzazione di questo esemplare unico di Maggiolino Hot Rod, la cura degli interni sarà affidata ad un artigiano tappezziere in grado di renderli funzionali, nei tessuti e nelle tinte, al progetto di design che l’autocarrozzeria Arcobaleno, con il proprio team, ha inteso realizzare.

Le elaborazioni relative al propulsore, sono state affidate, invece, alla qualificata competenza del team della DMC Motorsport, piccola squadra corse salentina, molto abile nel settore motoristico, avendo all’attivo diverse esperienze precedenti a questa. All’originario motore benzina di 1200 cc. è stato preferito un più potente 1600 cc., maggiormente in linea con lo spirito hot rod del veicolo.

La DMC Motorsport, che ha partecipato anche ad ulteriori fasi di questo progetto (modifica sospensioni e freni, per fare un esempio), mettendo la propria expertise nel settore delle elaborazioni pro competizione al servizio della autocarrozzeria Arcobaleno, si è impegnata dapprima nella verifica dello stato del motore (verifica tolleranze albero motore-bielle, pistoni-cilindri, ecc…) e successivamente nel ripristino di tutte le componenti così che fossero in grado di supportare l’elaborazione spinta cui si è voluto procedere. Al motore è stato sostituito l’originario carburatore da 28 mm con due doppio corpo da 40 mm.

Il progetto, attualmente allo stato finale, si concluderà poi con l’applicazione dei nuovi cristalli (parabrezza, vetri portiere, lunotto) prodotti su misura da un’azienda specializzata, stante le nuove dimensioni assunte a seguito dell’abbassamento dell’altezza complessiva dell’auto, ma soprattutto dotati di apposita certificazione affinché rispondano alle normative di settore, il rispetto delle quali è necessario a far ottenere il rilascio delle autorizzazioni (da parte degli ingegneri del TUV tedesco alla valutazione dei quali il progetto sarà sottoposto), da come riferiscono i responsabili del progetto, idonee all’omologazione ed alla messa su strada del Maggiolino.

Augurando al team dell’autocarrozzeria Arcobaleno ed a quello della DMC Motorsport la migliore riuscita di questo progetto e sperando in sempre più originali ed ambiziosi progetti futuri ai quali guardare con interessata e personale curiosità, si chiude questo nuovo post  ringraziando un’altra bella squadra, quella di Wild Italy. Il ringraziamento a loro va per lo spazio messo a disposizione in questi mesi e grazie alla quale (un ringraziamento speciale a Matteo!) è stato possibile realizzare questi primi quattro post dedicati al mondo dei motori ed a quanti vivono la passione per il mondo, senza tempo, delle auto.

Roberto Bramato

In qualità di Advisor presso la società di Revisione e Consulenza BDO Italia SpA (www.bdo.it), opera nell'area Governance-Risk-Internal Control. Laurea in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari nel 2006, con una tesi in Tecnica di Borsa. Master e formazione professionale: - Intermediari Finanziari e Gestione del Risparmio (Master, Tor Vergata, 2006); - Diritto e Tecnica dell'assicurazione (Master, LIUC di Castellanza, 2011); - Credit Management (Master Executive, Il Sole 24 ORE Business School, 2014-2015). Dopo una breve esperienza in Banca Popolare Pugliese, dal 2007 e per 8 anni, fa parte del team di Milliora Finanzia Spa, intermediario finanziario di cui diventa Responsabile Operation nel 2011. Intraprende, a partire dal 2011, alcune occasionali collaborazioni in qualità di contributor con siti specializzati e riviste on line quali Diritto 24 – Il Sole 24 Ore, Compliancenet.it, DirittoBancario.it, AnalisiBanka.it, Simplibiz.net, oltre che con altri intermediari finanziari minori. Appassionato di auto, officine, restauri, inizia a collaborare con il blog di Wild Italy, alla sezione Motori, nell’ottobre 2013; partecipa al progetto di trasformazione del blog in testata giornalistica autorizzata in qualità di socio fondatore e componente del consiglio direttivo (2014). CAPOSERVIZIO ECONOMIA

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