Dwight Howard: a Charlotte ci sarà la rinascita?

Dwight Howard e il basket. Un rapporto non semplice. Fin da subito è stato amore a prima vista, poi è stata una crisi d’identità e continue critiche. Da astro nascente, Dwight ha avuto il picco della sua carriera agli Orlando Magic dove veniva paragonato a O’Neal, ma dopo pochi anni si è ritrovato al centro dei riflettori a Los Angeles per le sue scarse prestazioni.

Nell’ultimo periodo è passato da Houston ad Atlanta e adesso si ritrova alla corte di Michael Jordan, ai Charlotte Bobcats che vogliono puntare forte su di lui. Sarà la volta giusta?

High School e primi anni a Orlando

Howard inizia a giocare alla Southwest Atlanta Christian Academy, un’accademia privata che possiede un grande programma di pallacanestro. Con le sue performance viene premiato con numerosi premi liceali, incluso il Gatorade National Boys Basketball Player of the Year nel suo ultimo anno al liceo. Subito dopo decide di fare il salto diretto nella NBA, senza andare al college. La scelta è quella giusta e viene scelto come prima scelta assoluta dagli Orlando Magic.dwight howard orlando magic

Superman, così il suo soprannome, dimostra nelle sue prime tre stagioni di essere un centro eccellente e accumula grandi prestazioni, registrando sempre una doppia-doppia di media (punti e rimbalzi). Alla sua terza stagione nel campionato americano, Howard porta la sua squadra ai playoff ma l’organico è ancora troppo inesperto e preparato e i Magic vengono spazzati per 4-0 contro i Detroit Pistons.

Finale con i Magic

La stagione 2007-2008 vede protagonisti i Magic che chiudono la regular season con un record di 52 vittorie e 30 sconfitte. Come terza testa di serie, Orlando incontra al primo turno i Raptors che vengono sconfitti per 4 a 1 grazie a un Howard da 22.6 punti e 18.2 rimbalzi di media. Al secondo turno rincontrano i Pistons che mettono in parte la museruola al centro e passano agilmente il round.

L’anno successivo è l’anno della consacrazione per Howard: la squadra è matura e completa e pronta per competere ad alti livelli. D12 chiude la regular season con 20.6 punti, 13.8 rimbalzi e 2.9 stoppate di media, vincendo il premio di difensore dell’anno. I Magic finiscono la stagione sempre al terzo posto ma questa volta vincono i primi due round contro i Philadelphia e i Celtics. In finale di conference, incontrano i Cleveland guidati da James. La serie è molto equilibrata dato che le prime due partite vedono una perfetta parità. Howard guida i suoi sul 3 a 1 e successivamente al passaggio del turno per 4 a 2. Alle Finals i Magic si scontrano contro i Lakers di Bryant e Gasol troppo forti per la truppa di Van Gundy.

Gli ultimi anni a Orlando e la nuova avventura con i Lakers

Nella stagione successiva Howard continua ad essere il miglior centro della Lega, riconfermandosi come miglior stoppatore e miglior rimbalzista, registrando anche la più alta media di punti. Vince per altri due anni di fila il premio per migliore difensore della NBA ma non riesce ad avere quell’impatto in più e i Magic non centrano più la Finale.Dwight Howard e James Harden

Nel 2011-2012 gioca solo 54 partite ed è costretto ad operarsi alla schiena.
Il suo tempo a Orlando è finito e decide quindi di essere scambiato. Dopo alcuni mesi di trattative finisce a Los Angeles sponda Lakers. Qua trova anche Nash, Bryant e Gasol e la squadra sembra essere da titolo. Howard e compagni però deludono le aspettative e chiudono la regular season solo al settimo posto. Ai playoffs, privi di Kobe, escono al primo turno per 4-0 contro i San Antonio Spurs.

Gli ultimi anni

Dopo la disastrosa annata con i gialloviola, Howard decide di cambiare squadra dopo che i Lakers avevano preferito Kobe a lui. Va ai Rockets ma le sue due prime stagioni sono a corrente alternata per via dei problemi fisici e delle sue prestazioni (a volte ottime, altre volte anonime).

Durante il primo anno vengono sconfitti al primo turno dai Blazers mentre al secondo escono in finale di conference contro i Golden State. Nella stagione 2015-2016, D12 sembra aver recuperato completamente dagli infortuni ma la squadra fatica a macinare e gli esperti muovono molte critiche al centro. Alla fine della stagione decide di trasferirsi nuovamente e durante la free agency firma un contratto con gli Atlanta Hawks. I falchi concludono la regular season al quinto posto ma escono subito contro i Wizards.

Durante quest’estate a cercarlo fortemente è la squadra di MJ che con uno scambio se lo porta a Charlotte. Ora Howard è carico e pronto a far ricredere tutti i giornali che lo hanno preso di mira negli scorsi anni.

“Cliff vuole motivarmi, e non diventare uno di quei ragazzi che vorrebbero rompere il mio animo. Lui crede davvero in me. Dopo tutto ciò che è accaduto negli ultimi anni, questa è una grande opportunità per provare a me stesso che so esattamente chi sono, e per chiudere la bocca a molte persone”.

 

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Sergio Pannocchia

Diplomato al Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana” (maturità scientifica) di Roma, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’università Roma Tre. È da sempre appassionato di sport e in particolar modo di Basket. Segue da anni il campionato della NBA con particolare interesse per i San Antonio Spurs. Ha collaborato come redattore e video maker con i siti Basketlive e Basketitaly pubblicando diversi articoli. Ha inoltre svolto attività di collaborazione sul canale youtube Roma Breaking Videos. Attualmente è l’addetto stampa della società romana Smit Roma Centro. VICE CAPOSERVIZIO SPORT

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