F1, Gp Canada: Hamilton è il settimo vincitore.
La settima tappa del mondiale F1 si apre con la retrocessione di 5 posizioni del vincitore del Gp di Spagna, Pastor Maldonado, che passa dal 17esimo al 22esimo posto in griglia. La penalizzazione è stata inflitta a causa della sostituzione del cambio da parte del pilota della Williams, dopo la collisione con la “curva dei campioni”.
Gli spettatori del Gran Premio canadese assistono a un’ottima partenza del campione in carica (anche detentore della pole), Sebastian Vettel, seguito a ruota da Hamilton – l’altro partito in prima fila – tallonato, a sua volta, dal campione “provvisorio”, Fernando Alonso.
Felipe Massa (sesto in griglia) e Nico Rosberg (quinto) scatenato una bagarre fin dalla prima curva, con il brasiliano che tenta di impensierire il tedesco, avendo ragione al terzo giro, con un ottimo sorpasso all’esterno. Al sesto giro, però, il pilota Ferrari sarà protagonista di un testacoda che gli farà perdere 9 secondi e, di conseguenza, la posizione, relegandolo ad una posizione marginale nella gara.
Nonostante il leader della gara continui a mantenere la posizione, il campione della Mercedes – secondo – guadagna decimi giro su giro, arrivando a rubare mezzo secondo in un giro, braccando la Red Bull al 16esimo “giro di boa”, che rientra subito ai box, forse a causa di un problema alle ruote posteriori. Poco dopo si fermeranno anche Hamilton – che riuscirà a rientrare in pista davanti a Vettel – e Webber. Fernando Alonso, invece, opta per un giro in più, approfittando della bagarre scatenatasi tra il campione tedesco e quello inglese. Prima del traguardo, la Ferrari rientrerà ai box, avendo maturato un distacco sufficiente a rimanere davanti agli altri due, ma sarà superata dalla McLaren di Hamilton poco dopo, favorito dall’alettone mobile.
Da quel momento, Hamilton comincia a mantenere un ritmo forsennato, che gli permette di arrivare a un distacco di quasi 4 secondi da Alonso, a metà gara.
Nel frattempo, a sostituire il retrocesso Felipe Massa nella battaglia con Rosberg ci pensa Marc Webber, che, però, fatica a tenere il passo. Al 40 giro, il pilota della Red Bull fa rimanere i propri fan con il fiato sospeso, arrivando lungo ad una chicane, tagliando l’erba accanto al cordolo.
Al 45esimo giro problemi per Schumacher, il cui DRS rimane aperto, facendolo andare lungo in una curva e costringendolo ai box, dove i meccanici – prima del ritiro – tentano di riparare l’inconveniente tecnico in maniera poco ortodossa, colpendo l’ala superiore dell’alettone con dei pugni.
Problemi per Hamilton durante il pit-stop (45esimo giro), a causa di una gomma non bloccata correttamente. Questo errore, unito al nuovo ritmo tenuto da Alonso (un guadagno medio di 4/5 decimi al giro), permettono al ferrarista di allontanare pericolosamente l’inglese.
Al 56esimo giro, Alonso è in testa, seguito a 3 secondi di distanza da Vettel, mentre Hamilton – l’unico dei tre ad aver eseguito due pit-stop – è staccato di quasi 12 secondi. Lo spagnolo opterà per un singolo passaggio ai box, giocando tutti? La risposta pare scontata dopo pochissimo, quando ci si rende conto che il pilota della McLaren – forte di un set di gomme freschissimo – ha guadagnato oltre un secondo a ciclo, braccando – e superando – Vettel a 9 giri dal termine. Poco dopo, anche Alonso deve cedere il passo, decidendo di difendere la seconda posizione, nonostante le gomme usurate.
Con la fine del 70esimo giro, Hamilton si aggiudica il Gran Premio di Montrèal: prima volta sul gradino più alto del podio in questa stagione alquanto atipica, considerato che, dopo 7 gare, nessuno ha vinto più di un gp.
Alonso cede la posizione dapprima a Grosjean, poi a Perez e, infine, a Vettel – il quale sale in vetta alla classifica – chiudendo in quinta posizione.
PIETRO CANCIAN
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