FirmoVotoScelgo: il referendum elettorale per abrogare il Porcellum
Bisogna fare presto perché il termine si avvicina. C’è tempo fino al 30 settembre per firmare la nuova proposta referendaria che mira ad abrogare il cosiddetto “Porcellum”.
Si tratta di una proposta avanzata dal Presidente del relativo comitato, Andrea Morrone, professore di diritto costituzionale presso l’Università di Bologna e – come coordinatore politico – Arturo Parisi, deputato del Pd. Non fatevi ingannare però da quest’ultimo dettaglio, poiché a promuovere la raccolta delle firme troviamo anche l’IDV, il PLI, Sel, i Democratici, Unione Popolare e la Rete dei Referendari. Non c’è nessuna dimenticanza, il PD non appoggia il referendum, così come aveva fatto con quelli per il Legittimo Impedimento, Nucleare e Acqua salvo poi metterci il cappello quando è andato a buon fine e, probabilmente, sarà così anche questa volta.
Cosa prevede il referendum?
E’ molto semplice. La proposta è formulata in due quesiti:
– Il
primo
,
di
colore
blu,
propone
l’abrogazione
integrale
di
tutte
le
disposizioni
di
modifica
della
disciplina
elettorale
per
la
Camera
e
per
il
Senato
introdotte
dalla
legge
n.
270
del
2005;
– Il
secondo
quesito,
di
colore rosso,
è di
tipo
“parziale”,
perché
abroga
non
l’intera
“legge
Calderoli”
ma
le
singole
disposizioni
della
stessa
e,
precisamente,
le
disposizioni
che sostituiscono
le
due
leggi
approvate
il
4
agosto
1993,
rispettivamente
n.
277
(“Nuove
norme
per
l’elezione
della
Camera
dei
deputati”)
e
n.
276
(Norme
per
l’elezione
del
Senato
della
Repubblica).
Così facendo, non verrebbe a crearsi una NUOVA legge elettorale, ma si ritornerebbe a quella approvata, appunto, nel ’93, definita Mattarellum in quanto il relatore fu Sergio Mattarella. La Mattarellum prevedeva che i seggi di Camera e Senato venissero assegnati mediante un sistema misto. Infatti, l’elezione avveniva per il 75% tramite l’elezione di candidati con altrettanti seggi uninominali, mentre per l’altro 25% con metodo proporzionale. Per capire meglio, vi invitiamo a leggere il funzionamento QUI!
Come/dove si firma?
Se qualcuno avessi interesse a sapere dove può firmare la proposta referendaria, può controllare all’interno del sito dedicato (QUI!) e trovare il Comune più vicino che dia la possibilità di apporre la propria firma. Ripetiamo che c’è tempo fino al 30 settembre e, per questo tipo di quesito, (abrogativo, per l’ appunto) ci vogliono almeno 500mila adesioni.
Perché abrogativo e non propositivo?
Qualcuno si chiederà perché si invochi un referendum abrogativo e non si proponga una nuova legge elettorale più semplice del Mattarellum. I motivi sono semplici e intuitivi: primo, una proposta per una nuova legge elettorale in Senato c’è già da quattro anni ed è firmata da 350mila persone (pensate che basterebbero solo 50mila adesioni) e fa parte del “pacchetto” denominato Parlamento Pulito proposto da Beppe Grillo (il 10 settembre ci sarà un ritrovo difronte al Senato proprio con il comico genovese – il “Cozza Day” – per invitare alla discussione del testo); secondo, proprio a memoria di questa esperienza, e cioè che non viene nemmeno discussa dal Senato che a quanto pare se ne strafotte di 350mila cittadini, il sistema abrogativo non prevede passaggi parlamentari, ma solo il referendum dopo l’approvazione della Corte Costituzionale.
Detto questo, vi invitiamo a recarvi a firmare. Si può essere favorevoli o meno all’elezione tramite collegi uninominali, ma QUALUNQUE PROVVEDIMENTO è meglio dell’attuale Porcellum.
L’INTERVISTA DI MATTEO MARINI AL PRESIDENTE DEL COMITATO, ANDREA MORRONE
CLICCATE QUI, PER LEGGERE L’ALTRA INIZIATIVA REFERENDARIA ANALOGA, PORTATA AVANTI DAL PROF. PASSIGLI.
GIAMPAOLO ROSSI
giampross(at)katamail.com