Gianni Moscon, una nuova stella per il ciclismo italiano?
Domenica 9 Aprile si è disputata la Parigi-Roubaix, corsa storica del ciclismo che è stata vinta quest’anno dal belga Greg Van Avermaet. Nota lieta per gli azzurri è arrivata col quinto posto del trentino del Team Sky Gianni Moscon; classe 1994, professionista dal 2016 dopo una buona carriera nelle giovanili. Moscon ha lottato a lungo per la vittoria nella classica francese, dove ha corso ad armi pari con ciclisti ben più esperti di lui. Questo exploit può essere l’inizio di una nuova stella in casa Italia?
IL GIRO DELLE FIANDRE UNDER 23
Moscon si fa notare durante il Giro delle Fiandre 2015, classica che si disputa in aprile, nella gara riservata agli Under 23. Il ciclista di Livo disputa un’ottima gara, arrivando a giocarsi la vittoria con l’australiano Alexander Edmondson; in volata, sul traguardo di Oudenaarde, il trentino conquista il secondo posto dietro proprio all’australiano.
Un secondo posto al Giro delle Fiandre under diventa un piazzamento “di cui andare fieri“, il classico “da curriculum“. A questo si aggiunge la vittoria del campionato italiano. A luglio 2015, poi, si corre per la prima volta la Coppa dei Laghi – Trofeo Almar, gara Under 23 tenuta in Lombardia. Gianni Moscon riscatta il secondo posto rimediato al Giro delle Fiandre, conquistando la vittoria. Sarà il preludio all’approdo tra i professionisti.
L’ARRIVO AL TEAM SKY
Il Team Sky, vedendo le buone prove offerte da Moscon, lo ingaggia per il 2016. Il suo compito è quello di aiutare il capitano a vincere; il classico ruolo da gregario. La prima prova importante la disputa al Giro delle Fiandre, al termine di una buona gara personale. Il Team Sky, però, non coglie la vittoria, ma si deve accontentare del quinto posto ottenuto da Luke Rowe.
Poco dopo il trentino è convocato anche per la Parigi-Roubaix, con lo stesso obiettivo della gara precedente. Anche questa volta però, nonostante una discreta prestazione, il team non riesce a vincere, cogliendo la terza piazza con Ian Stannard.
Moscon, viste le buone prestazioni viene ripagato dalla sua squadra, che lo fa correre alla settimana internazionale Coppi e Bartali con il ruolo di capitano. Il ventiduenne dimostra di avere talento, non sentendo la pressione di disputare la corsa con un ruolo delicato. Conclude terzo, infatti, la seconda tappa, che parte da Riccione e arriva a Sogliano al Rubicone. Terzo sarà anche il piazzamento finale in classifica generale.
I PRIMI SUCCESSI
Il proseguo di stagione di Moscon è molto positivo. Ad Agosto partecipa alla Arctic Race of Norway, corsa che parte da Fauska per terminare poi a Bodø, in territorio norvegese. La gara si disputa complessivamente in quattro tappe. Alla terza prova, che parte da Nesna e arriva Korgfjellet, a trionfare è proprio Moscon, che con quel sigillo si ritrova in testa alla corsa con 15 secondi di vantaggio sull’olandese Clement. La gara norvegese si conclude il 14 Agosto; Moscon, pur non vincendo l’ultima tappa – vinta da John Degenkolb – questa volta riesce a difendere il suo vantaggio in classifica. Arriva il primo successo da professionista; in un colpo solo trionfa anche nella classifica giovani, con un vantaggio di 34 secondi sul norvegese Odd Christian Eiking.
Dopo una lunga gavetta, il primo trionfo di Gianni Moscon fa capire al ciclismo italiano – e internazionale – che anche il ragazzo di Livo può lottare alla pari con i migliori. Il suo talento non passa inosservato agli occhi del commissario tecnico della nazionale Davide Cassani; il trentino, infatti, viene convocato per gli Europei 2016 francesi, a Plumelec.
La sua prima competizione con la nazionale azzurra, però, non finisce bene; complice una caduta, Moscon non riesce a lottare per la vittoria – andata a Peter Sagan – concludendo la gara al 76° posto. A settembre partecipa anche al Grand Prix Cycliste di Montréal, nel quale centra la sesta piazza.
LA PARIGI ROUBAIX 2017
In questo 2017 Moscon partecipa al Giro delle Fiandre, terminato nelle retrovie. Ad aprile, invece, partecipa alla Parigi-Roubaix, nella quale fino all’ultimo è in lotta per la vittoria finale, stupendo gli addetti ai lavori. Una gara disputata da veterano, dimostrando una grande disinvoltura a correre sul pavet.
“Alla sua età – ha affermato, a fine gara, l’allenatore inglese Dave Brailsford – negli ultimi tempi solo Tom Boonen era più forte su queste pietre. Con lui l’Italia è a posto”. Di certo Moscon non aveva l’obiettivo di lottare per la vittoria, ma, come sempre, di aiutare i capitani Rowe e Stannard a vincere. Proprio l’uscita dal gruppo di testa dei due capitani, ha fatto in modo che il ciclista di Livo si giocasse le sue carte senza condizionamenti. Il quinto posto finale, dopo una gara intera disputata tra i migliori, sa di consacrazione definitiva.
IL CICLISTA DEL FUTURO?
Gianni Moscon ha veramente tutte le carte in regola per per diventare un campione. Alla sua età, sta dimostrando già il carattere di un veterano. Questo ragazzo può essere davvero il futuro del ciclismo italiano, insieme a Fabio Aru, Moreno Moser e Daniel Oss.
Per affermarsi definitivamente manca una vittoria di prestigio? Forse. Intanto tutti lo attendono già alla Liegi-Bastogne-Liegi di settimana prossima. Il futuro è senz’altro dalla parte di Gianni Moscon.
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