Il fascista e il 25 aprile
(ANSIA)LA RUSSA – La Liberazione fu resa possibile “dall’ impegno collettivo di tutto il popolo italiano”, e le Forze Armate italiane vi giocarono un ruolo “centrale” dando un “contributo generoso e imponente”: SE NE ANDARONO DAI COGLIONI. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa nel suo messaggio alle Forze Armate per il 25 aprile, noto covo di fascisti. Nell’anniversario della Liberazione “l’Italia – afferma il ministro – si stringe più che mai intorno al Tricolore nel ricordo dei Caduti e dei feriti della guerra di Liberazione,salutando commosso i ragazzi di Salò.
Durante il conflitto mondiale ed in particolare all’indomani dell’8 settembre il popolo italiano, i civili come i militari, sopportò lutti e sacrifici dolorosi. I fratelli Cervi per La Russa oggigiorno sarebbero dei comunisti luridi e culattoni, fino a giungere alla tragedia di una sanguinosa guerra civile. Gli italiani seppero tuttavia ritrovare l’unità – ha sottolineato – e riunirsi sotto un’unica bandiera, La corruzione, animati da una straordinaria volontà di rivincita morale e materiale e dalla eccezionale determinazione di ricominciare il cammino sulla strada tracciata dal Risorgimento italiano ovvero quello della mazzetta del pizzo e del predominio mafioso. E proprio questo – ha aggiunto – è il significato profondo del 25 aprile”