La Rai pronta a vendere Rai2 e Rai3?

“Mi dia qualche settimana e vedrà.” Lo aveva annunciato Mario Monti, l’8 gennaio da Fazio e Che Tempo Che Fa, riferendosi alla Rai. È passata ben più di qualche settimana, il decreto liberalizzazioni è stato approvato ma di Rai non se ne è parlato. Forse perchè alle parole del Premier hanno fatto subito capolino le proteste dei parlamentari, in particolare quelli del Pdl, affermando che la Rai è una questione del Parlamento e non tocca al governo deciderne il futuro.

Ebbene, in merito a questa situazione particolare della Rai, sono giunte delle notizie alle orecchie di chi scrive molto interessanti. La fonte sarebbe poco professionale rivelarla, ma si tratta di persone che lavorano con la Rai da qualche decina d’anni.
Ciò che leggete è il riassunto di una conversazione informale. Pertanto, il condizionale che troverete è d’obbligo. Non c’è niente di scritto e non c’è nulla di definitivamente deciso anche se chi ne parlava si mostrava più che certo al riguardo.

Secondo quanto appreso, la Rai sarebbe pronta, di qui a tre mesi, a vendere – o svendere – Rai2 e Rai3. E, sempre secondo queste voci, sembra che ci sia già chi è pronto a comprarle. Due sono i nomi che si fanno. Per ciò che riguarda Rai2, si vocifera il nome di Murdoch, in base anche al mancato accordo che nel 2009 portò RaiSat fuori dalla piattaforma Sky. Per il terzo canale di Mamma Rai, gira il nome di Della Valle.
L’unico canale a rimanere a partecipazione statale sarebbe Rai1.

Le voci ci dicono questo. Il dovere di cronaca ci spinge a raccontare, ma, come già detto, il condizionale è d’obbligo. Nonostante questo possiamo tranquillamente fare un piccolo ragionamento che rafforzerebbe quanto detto sopra.
Partiamo dai problemi economici che la Rai ha da diversi anni. Infatti, se il 2011 sembra essersi chiuso in pareggio, gli uffici di Viale Mazzini hanno vissuto i cinque anni precedenti con i conti in rosso, e per il 2012 si prevedono perdite fino a 12 milioni di euro.
È forse un caso, ci si può chiedere, che i programmi a più alto rendimento economico e di share (Annozero e Vieni Via con Me), presenti proprio su Rai2 e Rai3, non sono più stati fatti? È una coincidenza il fatto che nessun NUOVO programma, ad alto intrattenimento, è previsto proprio su queste due reti? Si punta tutto su Ra1 con, per esempio, IlPiùGrandeSpettacoloDopoIlWeekend di Fiorello.

La facile obiezione sarebbe: “non ci sono solo i primi tre canali, ma anche gli altri!”. Certo, è così, ma quello che grava di più in casa Rai è il costo della produzione, mentre su Rai4, Rai5 ecc, si trasmettono solo telefilm o film di cui la Rai possiede già i diritti e quindi c’è un costo minimo.

La potenza di Mediaset, ed ora anche di La7, sembra far vacillare il futuro della tv di stato. I cocci della Rai vengono raccolti dai concorrenti. Da sottolineare poi anche una questione politica interna. Santoro e Saviano, ad esempio, non facevano comodo a nessuno, a parte ai conti (che dovrebbero essere fra i primi obiettivi). Tuttavia, se quello che vi raccontiamo dovesse risultare vero, sarebbe il risultato di una serie negativa di decisioni. L’ennesima disfatta per la politica che vuole farsi portatrice universale di decisioni e che, per non scontentare nessuno, finisce col creare dei prodotti a dir poco noiosi e assolutamente non professionali.

Da una parte, chi vi scrive, spera che questa “voce” possa risultare non vera, proprio per il motivo sopra citato. Dall’altra però, un rinnovamento così drastico, potrebbe portare nuova linfa vitale alla Tv. Una ventata di freschezza. L’arrivo di un pò di informazione seria, apartitica e apolitica.
Staremo a vedere cosa succederà. Ciò che pare essere sicuro è che grandi svolte sono in arrivo.

GIAMPAOLO ROSSI

Giampaolo Rossi

Residente a Belluno, studia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna alla facoltà di Lettere, con indirizzo storico, per poi specializzarsi in giornalismo. giampross@katamail.com

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