L’attentatuni, il grande attentato all’Italia

Il cittadino italiano e le imprese sono accerchiati, strapazzati e messi al tappeto. Vessati e spremuti dalle imposte esose e dai metodi di riscossione di Equitalia; avviliti dalla burocrazia insopportabile, organizzata per complicare le cose o impedirle; Giustizia_Tribunale_MartelloR400insidiati dalla criminalità italiana e straniera e abbandonati dalla giustizia italiana.

Cittadini e imprese lasciati soli nella giungla della confusione, dove la lotta per la sopravvivenza è la missione di vita di una guerra quotidiana; lo Stato, l’Italia e l’Europa si dissolvono sullo sfondo come pura fantasia. Il Sole24Ore ha pubblicato i dati della malagiustizia: circa 9 milioni di procedimenti pendenti (3.4 milioni nel penale e 5.5 milioni nel civile), 9 anni per la definizione di una causa civile, 128.531 prescrizioni.

Mentre scriviamo, ci sono giudici che rinviano al 2017 – 2018, udienze rinviate per mancanza di giudici nel numero necessario a formare il collegio o addirittura ruoli congelati per mancanza di cancellieri. Da un lato vi è il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni – nel senso che il cittadino non può farsi giustizia da sé; dall’altro  il muro di gomma della giustizia italiana dai tempi biblici, dall’incertezza assoluta e tante volte della denegata giustizia: cos’altro è la prescrizione? per la vittima di un reato?

Quello che la classe politica ha consumato in questi decenni è il più grosso attentato allo Stato di diritto; ma la domanda è un’altra: chi paga il conto? Chi deve accertare le responsabilità? Chi deve restituire alla collettività il maltolto?

 

Gianfranco Annino

Avvocato, classe 1970, si occupa di affari penali, diritto societario, relazioni internazionali, contrattualistica e investimenti, outsider. BLOGGER DI WILD ITALY

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