Passeggiando fra le meraviglie nascoste di Roma – Centrale Montemartini

Il viaggio di Wild Italy fra i tesori meno noti di Roma continua in un luogo che unisce la storia dell’arte classica e il fascino dell’architettura industriale del Novecento. L’ex Centrale termoelettrica Giovanni Montemartini (conosciuta semplicemente come Centrale Montemartini), inaugurata nel 1912 e primo impianto pubblico per la produzione di energia elettrica, rappresenta infatti uno degli esempi più rari e perfettamente riusciti di connubio tra passato e presente…

…Perché?

In pochi conoscono la lunga storia di mutamento ed evoluzione di questo monumentale loco industriale attraverso le fasi storiche più significative del secolo scorso. Certo è che la grandiosità della struttura è paragonabile a poche altre strutture civiche. E’ anche uno dei più affascinanti musei mondiali, in equilibrio fra esigenze funzionali ed estetiche.

L’impianto conobbe il suo massimo splendore durante il fascismo. In quel periodo fu potenziato fino ad arrivare ad essere l’unica fonte di energia elettrica della Capitale durante gli scontri bellici, per poi essere definitivamente dismesso all’inizio degli anni ’60 perché ormai del tutto obsolescente.

 

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Quindi, dopo cinquant’anni di attività in cui diventò un vanto per la città di Roma, la centrale Montemartini chiudeva i battenti.

Appena vent’anni dopo però, grazie all’ingegnare Paolo Nervi, la centrale vide di nuovo la luce. Infatti, per iniziativa della Acea, nel 1989 iniziarono i lavori di ristrutturazione per trasformare lo spazio con il progetto di dedicarlo al settore terziario.

A metà degli anni ’90 la struttura cambiò inaspettatamente destinazione d’uso. La Centrale venne utilizzata infatti come deposito per alcune opere dei Musei Capitolini durante un periodo di ristrutturazione di quest’ultimo. Venne così allestita una mostra inedita dal nome “Le macchine e gli Dei”

Successivamente alcune delle statue che la centrale aveva ospitato, trovarono in questo insolito luogo la loro sede di esposizione permanente, rendendolo a tutti gli effetti un polo espositivo dei Musei Capitolini.

In un armonico contrasto tra la modernità dell’archeologia industriale e l’antichità e la preziosità dell’arte classica continua tutt’ora la sperimentazione espositiva e la ricerca scientifica per i reperti conservati ed esposti, dando vita ad uno dei progetti culturalmente più importanti facenti parte del ben più ampio piano di riqualificazione del quartiere in cui lo spazio espositivo è inserito, quello della zona Ostiense/Marconi comprendente, oltre alla centrale elettrica Montemartini, il Mattatoio, il Gazometro, strutture portuali, l’ex Mira Lanza e gli ex Mercati Generali), oltre che alla definitiva permanenza nell’area delle sedi dell’Università di Roma Tre e la costruzione e la costruzione della Città della Scienza.

Chiara Giannini

Nata a Roma nel 1994, studia Economia e Management presso l'Università di Roma Tor Vergata. Contemporaneamente sta muovendo i suoi primi passi in uno studio commercialista. Appassionata di arte, musica e teatro e con il sogno di collaborare con un giornale. Wild Italy è la sua prima esperienza nel mondo del giornalismo. COLLABORATRICE SEZIONE CULTURA

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