Minzo is back!

Era passato troppo tempo dall’ultima polemica su Minzolini. Dopo quella sul “divorzio che si sta creando nel pdl…” , ieri, mentre un tg serio come quello di La7, diretto e condotto da Mentana, intervistava – per più di venti minuti – Gianfranco Fini, al tg1 l’Augusto (il “direttorissimo”) mandava in onda l’ultimo suo editoriale. Un messaggio che sembrava uscito da Palazzo Chigi e che attaccava, molto celatamente ma con forza, il Presidene della Camera invitando il Paese ad andare al voto e dicendo no ai governi tecnici che, a suo dire, non farebbero altro che “far perdere tempo al paese“.

Ed è proprio grazie all’editoriale in questione che, è il caso di dirlo, finalmente, pure il presidente della Rai Garimberti si è accorto della mancata pluralità e della totale inopportunità dei giudizi dati dal direttore. “E’ fuori e lontano dal ruolo assegnato al Tg1 nell’ambito del Servizio pubblico e dei suoi doveri – sostiene il Presidente della vigilanza Rai, Sergio Zavoli – addentrarsi con la perentorieta’ di un editoriale in questioni di cosi’ delicata rilevanza politica e costituzionale, che richiederebbero un rigore speciale, cioe’ pluralismo, quindi completezza, e misura, quindi responsabilita. Cio’ non e’ accaduto nel Tg1 di ieri sera nel corso del quale si e’ configurata una sorta di invasione di campo nelle istituzioni, dal Parlamento fino al Presidente della Repubblica”

Intanto, come riporta l’Ansa, Garimberti avrebbe preso carta e penna e scritto al dg Masi per rammentargli che ci sono dei limiti che soprattutto l’informazione del servizio pubblico non puo’ valicare. Ieri purtroppo sono stati valicati: ci sono stati nell’intervento del direttore Minzolini giudizi inopportuni in quanto invasivi delle competenze e responsabilita’ di soggetti politici e istituzionali, giudizi che impegnano il servizio pubblico e che non competono all’informazione della Rai’ Non solo. Non contestando la libertà di espressione di un direttore di testata, aggiunge però che la delicata situazione politica, istituzionale, economica e sociale che sta attraversando il Paese richiede oggi un supplemento di attenzione da parte degli operatori del servizio pubblico. In questo complesso momento la Rai deve essere sempre al di sopra di ogni sospetto, ancorata a quei principi cardine richiamati dalla Commissione parlamentare di vigilanza e dai documenti aziendali, lontana da ogni ambiguità’ per riconfermarsi punto di riferimento dei cittadini che hanno il diritto di essere correttamente informati. Dal canto suo, il direttore Masi, sempre prono alle idee di Palazzo Chigi – vedi telefonate col Premier – risponde a Garimberti che non condivide queste preoccupazione e che anzi, in merito al pluralismo, non ne ha rinvenuto sinora elementi tecnico/fattuali che lo dimostrino. Insomma, tutto ok.

Ma siccome Masi è furbo, coglie la palla al balzo e, ancor prima che riprendano i talk show come Annozero, Ballarò, ecc, sostiene di condividere una parte del discorso del Presidente Garimberti, ovvero che tutti gli operatori dell’informazione del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, ma piu’ in generale tutti quelli che vi lavorano, debbano astenersi dall’esporre l’Azienda a interventi anche di tipo sanzionatorio da parte degli organi di controllo e però che questa cosa deve estendersi a tutte le trasmissioni in palinsesto. Se non fosse altro che, ad oggi, chi rischia una sanzione è proprio Minzolini per mancata pluralità nel commentare il discorso di Fini a Mirabello. Il direttore infatti ha intevistato Chicchitto e Gasparri, senza dare spazio a una voce a favore del Presidente della Camera. Per questo, due commissari dell’AgCom hanno chiesto di vederci chiaro e di analizzare la registrazione della puntata di domenica sera. Nel comunicato si legge che si deve capire se il Tg1, secondo quanto previsto dal contratto di servizio con la Rai, ha rispettato i principi della corretta informazione, di equilibrio e di pluralismo. La multa, nel qual caso la il contratto non sia stato rispettato, sarebbe di 200 mila euro che dovremmo pagare noi contribuenti. Anzi, VOI contribuenti…..

GIAMPAOLO ROSSI
giampross@katamail.com

Giampaolo Rossi

Residente a Belluno, studia all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna alla facoltà di Lettere, con indirizzo storico, per poi specializzarsi in giornalismo. giampross@katamail.com

2 pensieri riguardo “Minzo is back!

  • 16 Settembre 2010 in 1:05 am
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    Minzolini è un pazzo, un folle.

    Non lo sa, Minzolini, che il pensiero unico di regime non ammette opinioni discordi ?

    Non lo sa Minzolini, che deve allinearsi al pensiero di Orfeo, direttore TG2 e già giornalista di Repubblica ? O a quello del compagno Di Bella del TG3, da poco sostituito dalla figlia del capo dell’ex PCI, Berlinguer ?

    Non lo sa Minzolini, che deve pensarla come Santoro, come Travaglio, come Floris, come Fabio Fazio, come la Dandini, come Bisio, come Lerner ?

    Non lo sa Minzolini che deve piegare la gobba ed appecoronarsi al regime come tutti gli altri suoi colleghi e che altro pensare non è ammesso?

  • 16 Settembre 2010 in 1:07 pm
    Permalink

    non l’ho capita……

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