Molise al voto
Un presidente inguaiato con la giustizia. Un ex-forzista a guidare il centro-sinistra. Ed un terzo polo inesistente. Il quadro partitico molisano si presenta, come sempre, sempre anomalo e fuori dagli schemi che seguono le vicende nazionali anche per queste elezioni regionali.
La piccola regione del centro-sud si pone come l’unico scenario elettorale di rilievo dell’autunno italiano. Si vota per il rinnovo del consiglio regionale. Momento insolito che non segue il classico ciclo elettorale italiano. In Molise, infatti, si sarebbe dovuto votare l’anno scorso. Ma alcune irregolarità alle elezioni del 2000 fecero ripetere le elezioni nel 2001, sfalzando così l’appuntamento elettorale della regione.
Ed è proprio da quel 2001 che regna incontrastato il Presidente Michele Iorio. Perdente nel 2000, ottiene la vittoria proprio l’anno dopo. Ex DC, e addirittura candidato nel 1996 per la Camera dei deputati con la coalizione di centro-sinistra l’Ulivo, la rispunterà anche nel 2006. E il Molise divenne così una sorta di sultanato dove parenti e amici del Governatore spuntarono misteriosamente in posizioni amministrative di rilievo. Ampiamente criticato per la gestione dei fondi per il terremoto che ha colpito il Molise nel 2002 e per la gestione della sanità molisana di cui egli stesso fu nominato commissario straordinario (!!!), oggi si ricandida per il terzo mandato (nel dubbio della legalità dato il divieto del ripresentarsi dopo il secondo mandato) con un rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e un’indagine in corso su alcune questioni legati allo smaltimento di rifiuti (wikipedia). Da ricordare anche l’illegalità del doppio mandato dal 2001 al 2003 dove Iorio si alternò tra Presidente della Regione e Senatore, fino a quando fu dichiarato decaduto da quest’ultima carica per incompatibilità.
Dall’altra parte, in maniera quasi bipolare, a sfidarlo sarà Paolo Di Laura Frattura. Con circa il 40% delle preferenze alle primarie del PD è riuscito a proporsi come l’alternativa a Iorio, addirittura riuscendo a raggruppare in un unica coalizione tutte le forze del centro-sinistra, includendo perfino l’Italia dei Valori che, negli ultimi anni, in territorio molisano, si era sempre presentata sola e, comunque, mai con il PD. C’è, però, un piccolo difetto che riguarda Frattura. E’ un “uomo del PdL”. Tra i fondatori di Forza Italia e eletto nelle liste di Iorio per ben due volte. Insomma, un ex-forzista, alla guida della sinistra italiana. Un po’ come se a guida del Partito Democratico nazionale oggi ci fosse Alfano…o Cicchitto.
Questione affascinante è quella relativa al terzo polo. Ecco…in Molise praticamente non esiste. L’UdC segue da anni Iorio e lo affiancherà anche in questa tornata elettorale, l’ApI sosterrà Frattura mentre, caso emblematico, Futuro e Libertà non si presenterà. Se inizialmente intenzionato a sostenere Frattura (come anche sostenuto da Gianfranco Fini) il partito non apparirà sulle schede elettorali molisane mentre i suoi candidati si ritroveranno sparpagliati un po’ con Iorio (in prevalenza) e un po’ con Frattura.
All’estremo della competizione politica si presenta invece Giovancarmine Mancini, con La Destra, che, a differenza degli avvicinamenti al PdL in ottica nazionale, rimane lontana dall’alleanza con i Pidiellini in Molise. Il Movimento 5 stelle invece sarà presente con Antonio Federico e una lista fatta tutta di giovani e sulla quale punta fortemente Beppe Grillo, che parteciperà in piazza alla presentazione del Movimento.
Il 16 e il 17 ottobre il Molise sarà chiamato alle urne. Io personalmente mi sento di sostenere il 5 stelle. L’impero di Iorio e una sinistra che si finge di destra per vincere non meritano sostegno.
FRANCESCO ANGELI
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