MoVimento 5 stelle a Torino: cronaca della diversità

Le 5 stelle: “Ambiente-acqua-sviluppo-connettività e trasporti”. Leggendo questi punti focali si ha l’impressione di osservare il manifesto di un partito scandinavo! Mentre invece siamo di fronte al Movimento 5 stelle che a differenza di ciò che è stato detto poco fa non è un partito ed il suo fondatore non è un politico.

Prima di addentrarsi nelle vicende che si sono susseguite in quel di Piazza Castello è doveroso fare delle precisazioni contro la religio che a differenza dei tempi di Epicuro (in cui essa portava alla paura della morte) di questi tempi porta alla paura della vita. Molti votanti guardano questo movimento con senso di pericolo poichè viene considerato come un dispersore dei voti nella sfera del centro-sinistra(si veda il caso delle regionali a Torino, dove Cota vinse con uno scarto minimo, grazie al risultato raggiunto dal candidato del Movimento 5 stelle Davide Bono).  Nessuno di questi “ben pensanti” si e posto questa domanda: “Perchè il centro-sinistra perde voti nei confronti di un movimento con alle spalle meno di un anno di esperienza politica?”. La risposta è ovvia, in quanto il centro-sinistra non rappresenta più il suo elettorato da quasi mezzo secolo! Di conseguenza è naturale che gli elettori cerchino un alternativa e in questo caso il Movimento si è dimostrato, sino ad ora, un alternativa sensata(si noti il lavoro dei consiglieri regionali che si sono fatti ridurre lo stipendio dell’80% e inoltre, si sono attivati in molte questioni di interesse pubblico; a differenza della maggior parte dei partiti presenti nel consiglio). Un altra accusa portata avanti da molti elettori e da altrettanti politici è il “populismo”. Questo termine è utilizzato spesso in maniera inadeguata, quando invece assume in se un significato positivo (la sovranità appartiene al popolo e non alle elitè) che a volte può portare alla demagogia ma spesso porta a riequilibrare le democrazie. Il Movimento è un classico esempio di riequilibrio di fronte ad un marciume senza fondo! Il centro-sinistra non è l’unico esempio di alienazione rispetto alle esigenze degli elettori;  ma quasi tutti i partiti (chi più chi meno) producono o accettano proposte di legge che non rappresentano minimamente i propri elettori.  E quale miglior modo di riappropriarsi delle propria sovranità se non partecipando attivamente alla vita politica?

Ed ecco che finalmente giungiamo alla analisi dell’evento di Sabato 30 Aprile. La prima impressione è quella di trovarsi in un assemblea degli studenti, dove ognuno dice la sua, rappresentando una parte delle persone che lo ascoltano. Infatti sul palco oltre a Grillo (tra l’altro protagonista di una splendida performance) si susseguono i candidati delle varie circoscrizioni e il candidato sindaco.  Tutte persone incensurate, competenti ma sopratutto appartenenti alle classi popolari più diffuse. “Sono persone come noi…persone normali” questa è il pensiero che frulla nella mente degli ascoltatori.  Dalla mamma che pensa ad un futuro per i suoi figli allo studente che vuole studiare e lavorare in condizioni dignitose e altri esempi di vita comune. Questi candidati non sono leader carismatici ma semplici cittadini che cercano di migliorare la propria comunità. L’aria che si respirava era quella presente nell’art. 3 della costituzione che oltre a sancire l’uguaglianza tra tutti i cittadini, pone un ruolo fondamentale alla repubblica: quello di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitano l’uguaglianza tra le persone. Il principio della libertà come partecipazione cantato da Gaber viene pienamente soddisfatto.  Anche la presenza del pubblico ha dimostrato questa esigenza(ben 10.000 persone in piazza!). Attraverso  continui richiami al senso civico di responsabilità, i candidati e lo stesso Grillo hanno fatto capire che i protagonisti di questo movimento sono prima di tutto i cittadini che possono partecipare attivamente alla vita politica, senza assumere passivamente le decisioni di un partito.

I propositi sono ottimi e anche le prime esperienze pratiche dimostrano questo cambiamento. Però come dice lo stesso Grillo, il candidato sindaco Bertola non riuscirà a vincere le elezioni(uno dei motivi per cui non le vincerà sono i fondi del Movimento che per queste comunali si aggirano attorno ai 3500€ senza chiedere i rimborsi elettorali ma autofinanziandosi, attraverso i soldi dei candidati e degli stessi elettori tramite contributo libero). Però ogni voto sarà fondamentale per la sopravvivenza di questo progetto. Grillo conclude il suo intervento pensando al futuro:” Se noi resistiamo fino al 2013 quando ci saranno le nazionali attraverso la rete sarà votata una lista che entrerà nel parlamento. Ed io sono sicuro che se 30, 40 ragazzi entrano nel parlamento -i partiti- sono morti!”.

MATTEO ROSELLI

4 pensieri riguardo “MoVimento 5 stelle a Torino: cronaca della diversità

  • 2 Maggio 2011 in 8:48 pm
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    Se entrassero a far parte di una coalizione larga contro PDL e Lega li voterei perchè portano avanti idee condivisibili, ma fino a che continueranno a raccontarsi che B è uguale a tutti gli altri (esclusi loro) il mio voto non lo vedranno mai.
    Un’altro partitino da 5% che disperde le forze e frammenta ulteriormente il centro sinistra lo trovo non solo inutile ma anche del tutto dannoso.
    Se i partigiano avessero ragionato come loro e avessero giocato a chi era il più pulito il fascismo avrebbe potuto dormire sonni tranquilli.
    Invece in quel frangente nessuno se ne è venuto fuori dicendo che tanto Mussolini o De Gasperi erano la stessa cosa , hanno stretto un patto di ferro e si sono coalizzati tutti contro il dittatore, poi a regime caduto e a costituzione firmata ognuno è andato per la propria direzione con le proprie idee.
    Gli stellini purtroppo questo non vogliono capirlo, e sottolineo il purtroppo .

  • 2 Maggio 2011 in 9:30 pm
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    Il problema è che sembra che il centrosinista(apparte qualche piccola eccezione) non voglia mandare a casa Berlusconi! Per quanto mi riguarda Berlusconi e D’Alema o Berlusconi e Fassino non sono molto diversi. Rimanendo sulle comunali l’unico partito che voterei apparte il Movimento è probabilmente l’IDV di Di Pietro. Ma il mio voto a gente come Fassino o chiunque sostenga Berlusconi non arriverà mai!

  • 3 Maggio 2011 in 2:38 am
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    Hai scritto:

    «“Perchè il centro-sinistra perde voti nei confronti di un movimento con alle spalle meno di un anno di esperienza politica?”. La risposta è ovvia, in quanto il centro-sinistra non rappresenta più il suo elettorato da quasi mezzo secolo!»

    Premesso che il voto è segreto e che di conseguenza non si può sapere con certezza chi esattamente ha votato chi, né chi ha cambiato idea, la risposta non è affatto ovvia. Che il centro-sinistra (ma lo stesso discorso può essere esteso a tutti i partiti) non rappresenti più il suo elettorato è in contraddizione, stando all’episodio da te proprio segnalato di Cota e Bono, col fatto che la stragrande maggioranza ha votato o continuato a votare i vecchi partiti, mentre il Movimento 5 Stelle si è piazzato a quote percentuali molto basse.

    Ognuno vota il partito o il movimento da cui si sente rappresentato. Non mi sembra una verità di fede.

  • 3 Maggio 2011 in 11:59 pm
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    Il Movimento 5 stelle è ancora poco conosciuto per via della mancanza di spot pubblicitari(dato il budget volutamente basso della campagna elettorale) e inoltre viene messo in cattiva luce ogni qual volta se ne parla nei telegiornali più visti(tg1 e tg5).

    Inoltre bisogna contare che la maggior parte dei votanti non ha le competenze per scegliere un candidato valido. Di conseguenza è naturale che le percentuali siano ancora basse; però nonostante questo è notevole che un progetto nato da così poco tempo riesca già a prendere queste percentuali di voti(a Torino era intorno al 3,5% ma a Bologna era al 7%). Significa che l’elettorato piano piano stà cambiando. Si informa e trae le proprie conclusioni(a due settimane dalle elezioni risulta che il Movimento abbia guadagnato un 4-5% in ogni comune dove potrà essere votato). Però questo processo sarà lento e può darsi che si fermi prima di diventare esteso.

    Infine ritengo giusta la tua osservazione sul fatto che la mancanza di rappresentazione possa essere estesa a tutti i partiti. Però l’elettorato Berlusconiano è uno degli esempi più totalizzanti della disinformazione; poichè molti non hanno capito che Berlusconi è in un partito di centro-destra per interessi, In quanto la gente era stanca del centro-sinistra per via dei governi vergogna che hanno portato a tangentopoli. E quindi lui ha approfittato della situazione per utilizzare il suo potere mediatico per entrare in politica e risolvere i suoi problemi con la giustizia. Di conseguenza non rappresenta minimamente il proprio elettorato. Gli altri partiti principali cioè: Lega, IDV, SEL e UDC rappresentano ancora in parte il proprio elettorato, ed infatti alle elezioni regionali hanno guadagnato molti voti a discapito dei partiti più grandi. Ma comunque ritengo che se più gente sapesse e conoscesse a fondo il programma ma sopratutto le azioni pratiche del Movimento, cambierebbe idea sul voto oppure tornerebbe a votare(il partito degli astenuti è ancora il primo partito italiano).

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