A chi andranno i premi individuali della NBA?

A pochi giorni dalla fine della regular season, cerchiamo di tirare le somme di questo campionato NBA che ha visto senza ombra di dubbio i Golden State Warriors e i San Antonio Spurs come protagonisti assoluti. Abbiamo visto anche le difficoltà incontrate da altre squadre – su tutte i Chicago Bulls e gli Houston Rockets – ma in compenso c’è stata qualche piacevole sorpresa come gli Hornets e i Blazers.

MVP

Kyle Terada : USA Today Sports
Kyle Terada : USA Today Sports

Senza ombra di dubbio il premio più semplice da assegnare: Stephen Curry vince meritatamente il premio di miglior giocatore della stagione. Grazie a lui, i Warriors si apprestano a eguagliare o superare il record dei Bulls di Jordan di 72 vittorie e 10 sconfitte. Chef Curry sta siglando una stagione da 30 punti di media (suo massimo, attualmente, in carriera) e riscrivendo la storia della NBA moderna. Con lo stile suo e della squadra, fatto di tiri veloci e contropiedi, si sta cambiando il modo di giocare a basket. Non solo in America ma anche in tutto il mondo. Che sia un bene o che sia un male ancora non lo possiamo sapere. A contendergli, solo per rappresentanza, il premio è stato per tutto l’anno Kawhi Leonard. La nuova stella dei San Antonio Spurs ha condotto la truppa di coach Popovich a un grande anno che è stato oscurato da una stagione leggendaria da parte dei Golden State.

Matricola dell’anno

Getty Images
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La scelta qua è stata più difficile. Due sono i giocatori fino alla fine in lizza per vincere questo ambito premio. Ad ovest troviamo Karl-Anthony Towns (Wolves), ad est, invece, Kristaps Porzingis (Knicks). Il lettone è il primo rookie nella storia della NBA a siglare in una singola stagione 1000 punti, 500 rimbalzi, 75 triple a segno e 100 stoppate. Dall’altra parte, però, Towns ha registrato 40 doppie doppie e non solo: è il primo rookie dalla stagione 1999-2000 ad avere almeno 17 punti di media, 10 rimbalzi, 1.5 assist e 1.5 stoppate a partita. Si unisce a un club esclusivo di cui hanno fatto parte, nel loro anno da matricola, Tim Duncan, David Robinson e Shaquille O’Neal. Dopo aver esaminato i numeri di questi due giocatori e l’andamento delle rispettive squadre, ritengo che il premio andrà alla matricola dei TWolves.

Difensore dell’anno

Gary A. Vasquez / USA Today
Gary A. Vasquez / USA Today

Il premio per il secondo anno consecutivo andrà con ogni probabilità a Kawhi Leonard. Il numero 2 degli Spurs ha fatto un anno da superstar su entrambi i lati del campo. Decisivo sia in attacco che in difesa, la truppa di coach Popovich ha fatto un anno straordinario, secondi solo ai Warriors. E proprio nella squadra di Oakland troviamo il secondo principale candidato a questo premio: Draymond Green. Il lungo di coach Kerr è stato uno dei protagonisti di questo campionato, ma più volte è stato oscurato da Curry e per questo il premio andrà a Leonard.

Rivelazione dell’anno

(Sam Forencich, Getty Images)
Sam Forencich, Getty Images

Il premio non può che aspettare di diritto a C.J. McCollum. La guardia tiratrice di Portland è l’artefice, assieme a Lillard, dell’incredibile campionato che sta facendo la squadra di coach Stotts. Dalle 3 partite iniziate nello starting five dello scorso anno alle 76 presenze su 76 di quest’anno. Ma soprattutto il numero 3 è diventato il secondo violino in attacco dove è protagonista di 20,7 punti di media.

Sesto uomo dell’anno

AP Photo/John Raoux
AP Photo/John Raoux

Lo scontro è tra due giocatori entrambi nella Eastern Conference. Ai Magic troviamo Oladipo che ha trovato una sua nuova dimensione in questa stagione, uscendo dalla panchina per ben 50 volte. Agli Hornets, invece, troviamo un rinato Jeremy Lin che, dopo alcuni anni passati in penombra, è ritornato ai suoi standard ed è un fattore determinante per la corsa al terzo posto per i suoi Charlotte.

Coach dell’anno

fonte: sportingnews.com
fonte: sportingnews.com

Assistiamo qua a una lotta a quattro. Ad ovest troviamo la coppia Kerr-Popovich, mentre ad est Stevens-Clifford. I Golden State Warriors forse riscriveranno la storia in questa stagione siglando il miglior record di sempre della NBA. I San Antonio, invece, inseguono i campioni in carica ed è il migliore anno dell’era di Popovich nella regular season. Boston e Charlotte lotteranno fino all’ultimo per la terza piazza nella Eastern Conference e sono le assolute rivelazioni di quest’anno. Molto dipenderà dalla squadra di Oakland: se la truppa di Kerr riuscirà a battere il record dei Bulls di Jordan, allora il premio sarà suo, altrimenti la corsa rimarrà aperta.

GM dell’anno

fonte: basketballsociety.com
fonte: basketballsociety.com

La battaglia rimane tra due squadre che avranno molto probabilmente i rispettivi allenatori come candidati al premio “Coach of the Year”. Danny Ainge per i Boston Celtics e Rich Cho per i Charlotte Hornets. Il primo ha sicuramente piazzato un colpo importante nel prendere la scelta dei Brooklyn Nets (nelle prime chiamate al draft) e con un buon spazio salariale, questa estate può acquistare un ottimo free agent. Inoltre le basi sono ottime, dato che i Celtics sono già qualificati ai playoff e sono l’unica squadra ad aver battuto Golden State a Oakland. Cho, invece, ha lavorato molto la scorsa estate ed è riuscito a costruire una squadra solida che dall’anno scorso a questo, ha 11 vittorie in più e un posto ai playoff garantito.

In un’ultima analisi le squadre che hanno più deluso sono i Chicago Bulls e gli Houston Rockets. I primi allenati da Hoiberg hanno fatto un campionato che dire sottotono è un eufemismo. Forse non arriveranno nemmeno ai playoff. Si è capito che bisogna rifondare la squadra su Jimmy Butler. Houston ha visto l’esonero di McHale e l’arrivo di Bickerstaff ma, rispetto all’anno scorso, ha faticato in tutte le partite e anche lei avrà bisogno di qualche giocatore in più la prossima estate.

 

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Sergio Pannocchia

Diplomato al Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana” (maturità scientifica) di Roma, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’università Roma Tre. È da sempre appassionato di sport e in particolar modo di Basket. Segue da anni il campionato della NBA con particolare interesse per i San Antonio Spurs. Ha collaborato come redattore e video maker con i siti Basketlive e Basketitaly pubblicando diversi articoli. Ha inoltre svolto attività di collaborazione sul canale youtube Roma Breaking Videos. Attualmente è l’addetto stampa della società romana Smit Roma Centro. VICE CAPOSERVIZIO SPORT

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