Regione Lazio: Zingaretti verso le dimissioni e voto a novembre?

Tempo di vacanze estive, di ferie e di “staccare la spina” dalla routine quotidiana. Se però molti sono già con “i piedi a mollo”, lo scacchiere delle prossime elezioni per la regione Lazio muove le prime pedine.
ZINGARETTI TENTATO DAL VOTO ANTICIPATO.
Partiamo dal centrosinistra, attuale maggioranza di governo con Nicola Zingaretti presidente. Proprio l’inquilino di Via Rosa Raimondi Garibaldi non sembra intenzionato a ripresentarsi per un secondo mandato. Molto meglio passare i prossimi 5 anni in Parlamento.
Anche nel partito, ormai, la notizia è nota, come è noto anche il nome da schierare in campo per la corsa elettorale regionale: Enrico Gasbarra, europarlamentare dem ed ex Presidente della Provincia di Roma.
A questo punto per Zingaretti rimane sul tavolo solo la questione della exit strategy. Come uscire di scena? Secondo le ultime voci di corridoio sembra che il governatore abbia intenzione di dimettersi adesso, nel mese di agosto, per far sì che la Regione Lazio torni al voto nella prima finestra utile (il 5 novembre), in coincidenza con le elezioni regionali siciliane. Il periodo non è casuale perché offrirebbe una buona sponda con l’uscita dal commissariamento laziale sulla sanità e con la lontananza dalle elezioni politiche (nelle quali il centrosinistra potrebbe uscire con le “ossa rotte”).
IL CENTRODESTRA.
Nel centrodestra, invece, la situazione sembra ancora poco chiara. Le cronache danno per certa la candidatura – fortemente voluta da Berlusconi in persona sembrerebbe – del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

L’interessato, però, nega un suo coinvolgimento: «Ringrazio il presidente Berlusconi. In questo momento sono molto concentrato sulla ricostruzione e sui 16 punti che ho posto al presidente Gentiloni. A breve sulla ricostruzione dovremmo avere delle risposte […] Qualche giorno fa poi ho dovuto rinunciare a un’allettante proposta di una squadra di Lega Pro. Ora non ho la testa per fare altro».
«Questi riconoscimenti – continua Pirozzi – però fanno piacere. Io sono sempre stato abituato a farmi la squadra, a non farmela imporre da nessuno […] per l’ospedale ho litigato sia con Polverini che con Zingaretti. Sono un po’ scomodo. Sono però disponibile a fare qualsiasi cosa per migliorare la vita delle persone. Io penso che in questo momento noi che siamo impegnati in politica dovremmo essere più vicini ai problemi della gente».
IL MOVIMENTO 5 STELLE.
Il Movimento 5 Stelle, a meno di smentite, sembrerebbe che “marci” compatto verso il nome di Roberta Lombardi. Far scendere in campo “una big” rientrerebbe nella volontà dei pentastellati di formare un asse unico con la Capitale, blindando ancora di più l’amministrazione Raggi.
Che vinca allora il migliore.
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